Il costo delle case in affitto a Barcellona è salito del 68% dal 2014 e del 17,7% solo nell’ultimo anno (da giugno 2023 a giugno 2024). Oggi il prezzo medio per l’affitto a raggiungere la cifra di 22 euro al mq, decisamente inferiore a quello di Parigi e delle capitali del nord Europa, ma che rappresenta una criticità per i residenti al punto che la protesta contro il caro-affitti è sfociata, sabato 6 luglio 2024, in una manifestazione contro il sovraffollamento turistico e a favore della proposta di legge per vietare l’affitto temporaneo di appartamenti ai turisti a partire da novembre 2028.
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La protesta contro gli affitti brevi a Barcellona
I manifestanti (circa 20mila per l’associazione della “decrescita turistica” che ha organizzato il corteo) hanno espresso la loro contrarietà all’over tourism “sparando” ai turisti con pistole ad acqua: un gesto innocuo per l’incolumità dei villeggianti ma, sicuramente, non per la loro percezione di ospitalità della città. La ragione di questo “stress da turismo” sta, numeri alla mano, nell’ascesa vertiginosa dell’economia dell’ospitalità di Barcellona: a marzo 2024, come fotografa El Paìs, il 90% di tutti i nuovi annunci di immobili in affitto era per un contratto temporaneo, quello destinato a turisti, studenti e lavoratori stagionali. I giovani lavoratori e la famiglie di nuova costituzione di Barcellona sono quindi alle prese con una situazione che riguarda tutte le grandi città europee da Oslo a Milano: l’esodo dei residenti verso la periferia a “caccia” di affitti economicamente sostenibili. Ma quali sono le zone di Barcellona più economiche per l’affitto? Eccole.
Barcellona, il distretto più economico per l’affitto
Nuo Barris, periferia nord della città, a 8,2 chilometri dalla Barceloneta, la spiaggia di Barcellona è una di quelle aree dove si possono trovare un alloggio a prezzi abbordabili anche per i residenti (oltre che per chi vuole trasferirsi a Barcellona. Se è vero che la condizione per vivere in affitto a Barcellona a un prezzo sostenibile è scegliere un alloggio lontano dal centro città e dal mare, il distretto di Nuo Barris fa eccezione: qui si può beneficiare della tranquillità di un quartiere residenziale, dell’accessibilità dei trasporti pubblici ma soprattutto, di un prezzo dell’affitto sensibilmente inferiore rispetto al resto dei quartieri della città. A Nuo Barris il prezzo medio per l’affitto è di 1.152 euro. In particolare, in questo quadrante della periferia nord di Barcellona, i quartieri più economici sono Ciutat Meridiana e Torre Baró.
I vantaggi di prendere casa in affitto a Sant Andreu
Rimanendo a nord ma avvicinandosi al centro città, una zona da tenere d’occhio per trovare un affitto economico a Barcellona è rappresentata dal distretto Sant Andreu. Sant Andreu è un’antica municipalità (annessa a Barcellona nel 1897) rinomata per il forte senso di appartenenza tra i suoi residenti, qui hanno sede infatti alcune delle associazioni di cittadini più attive di Barcellona su questioni come la riqualificazione urbana e la mobilità. A Sant Andreu, inoltre, ci sono numerose zone verdi tra cui il Parc de la Pegaso e il Parc de Can Dragó. Il costo medio dell’affitto a Sant Andreu è 1.711, i quartieri più convenienti sono Trinitat Vella, Baró de Viver, e El Bon Pastor.
Barcellona, affitti economici vicino al mare
L’unica opzione per vivere in affitto a Barcellona vicino al mare senza spendere una fortuna è rappresentata dal distretto di Ciutat Vella, il cuore storico di Barcellona dove i canoni sono più accessibili rispetto ad altre zone costiere più lussuose come Diagonal Mar, uno dei quartieri più moderni della capitale catalana. Nel distretto di Ciutat Vella i quartieri più economici per l’affitto vicino al mare sono, naturalmente, quelli che non sorgono direttamente sulla costa ma immediatamente vicino come El Raval, una delle aree più multietniche della città conosciuto in passato come Barrio Chino, la Chinatown di Barcellona. Il costo medio per l’affitto a El Raval è di 1.295 euro.
Vivere a Barcellona, il quartiere dei designer
Soprannominato in passato “la Manchester catalana” il distretto finanziario di Barcellona porta ora il bizzarro nome di “22@Barcelona”: si tratta dell’ex zona industriale di Poblenou nel quartiere San Martì, sorto nei primi anni Duemila attraverso uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana europei. Sede di aziende tecnologiche, start-up e centri di ricerca è altresì un punto di riferimento per le agenzie di Barcellona che si occupano di comunicazione e design. Nella capitale della Catalogna, infatti, il settore delle industrie creative impiega oltre 145mila persone: circa il 13% dell’occupazione totale della città. Il distretto 22@Barcelona è noto per i suoi edifici futuristici realizzati all’insegna della sostenibilità, tra cui la Torre Glòries e il Barcelona Growth Center. Qui il costo dell’affitto è tra i più alti di tutta la città, un piccolo appartamento studio o un monolocale a 22@Barcelona difficilmente viene via a meno di 1.600 euro al mese.