Alessandro Cattelan genio e ironia all’Eurovision: quanto guadagna

Il conduttore di Tortona, entrato in pianta stabile nel gotha degli artisti italiani, vince e convince sul palco di Torino (e non solo): tutti i suoi affari

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Quella che si è svolta ieri sera a Torino è stata una finale dove la politica ha fatto irruzione tra le canzoni, gli artisti e un pubblico proveniente da tutta Europa. Non poteva che essere così visto lo scenario bellico a poche migliaia di chilometri di distanza e alla fine l’Eurovision Song Contest se l’è portato a casa proprio l’Ucraina. Ma già prima del verdetto (arrivato in tarda serata) gli scenari di guerra avevano coperto il suono della musica.

Il presidente Volodymyr Zelensky è apparso in video, collegato da Kiev, per ricordare a tutto il mondo che la festa deve andare avanti ma che negli stessi attimi qualcuno sta lottando per sopravvivere; poi ha invitato tutti (in modo scherzoso, per stemperare un po’ la tensione) a votare la Kalush Orchestra, che alla fine ha trionfato rispettando i pronostici della vigilia.

Eurovision, i giudizi su conduttori e format

In attesa di capire se tra un anno il Paese potrà ospitare la rassegna, un altro vincitore è emerso dal palco del Pala Alpitour di Torino: si tratta di Alessandro Cattelan, co-conduttore insieme a Mika e Laura Pausini (unico a farlo di mestiere, mentre i due cantanti si poggiano sulla loro fama globale), ormai inamovibile nel gotha dei presentatori made in Italy.

Gli ascolti sono stati ottimi (“La Rai ha vinto brillantemente la prova” il commento di viale Mazzini), con uno zoccolo duro di cinque milioni e mezzo di spettatori che si sono appassionati alle prove di cantanti sconosciuti. Merito di un format snello, che corre veloce all’interno di una scaletta da molti ritenuta troppo rigida.

Alessandro Cattelan vince la sfida: i commenti sulla sua conduzione

Il lato debole è rimasto appunto nella conduzione ma – giudizio unanime – non per colpa di Alessandro Cattelan, ma dello show in sé. Pare infatti difficile immaginare e trovare una soluzione migliore di quanto visto: questo perché i tre presentatori ufficiali si occupano della versione internazionale, anche se poi in ogni Paese vengono “oscurati” dalle voci dei commentatori fuori campo a cui ricorre ogni televisione locale. E così alla fine sembrano un po’ sprecati, figure di spicco che fanno da contorno.

In tutto questo però l’anchorman piemontese (a Torino era di casa, essendo natio della vicina Tortona) è comunque riuscito ad emergere a suon di balli, battute e scherzi inseriti in maniera ponderata e accorta all’interno di una conduzione sempre limpida e sciolta, in cui l’uomo appare come in pieno controllo della situazione in ogni istante dello show.

Quanto guadagna il conduttore di Tortona

Sul compenso che percepirà non ci sono dati ufficiali, ma Alessandro Cattelan non ha di ché preoccuparsi: oltre allo stipendio percepito in Rai (anche questo si saprà solo a fine anno, in base ai progetti in cui sarà coinvolto), anche la sua società personale di affari “Sono un drago srl” sta registrando utili da record.

Fondata nel 2018 e gestita da Andrea Carlo Deriu, consulente finanziario della Banca Mediolanum della famiglia Doris, nel 2020 la società ha fatto registrare entrate per quasi 470mila euro, in netta crescita (nonostante la pandemia) rispetto ai 230mila dell’anno precedente: questo grazie alle tante partecipazioni di Cattelan ad eventi, festival e spettacoli dal vivo, oltre che alle sue entrate pubblicitarie figlie della collaborazione con grandi marchi internazionali (tra tutti Enel e Vodafone).