Con l’arrivo dell’estate, le vacanze al mare tornano a essere un appuntamento irrinunciabile per milioni di italiani e turisti stranieri. Ma il 2025 presenta un contesto particolarmente dinamico sul fronte dei prezzi e delle prenotazioni, che impone una riflessione strategica a chi ancora non ha deciso dove e quando partire.
La parola d’ordine è prenotare il prima possibile, soprattutto per chi punta al mare, che tra l’altro è la tipologia di vacanza più esposta al trend dei costi in aumento nelle prossime settimane.
Indice
Dove le tariffe stanno già aumentando
I dati diffusi da Albergatore Pro, che analizza l’attività di oltre mille strutture ricettive attraverso i gestionali interni, mostrano una crescita complessiva del 2,3% della ADR (Average Daily Rate), ovvero della tariffa media giornaliera per una camera doppia con trattamento bed & breakfast, con differenze significative tra le destinazioni.
A stupire sono le località marittime (spesso Bandiere Blu con tanti servizi), che già gli scorsi anni in questo periodo vedevano i prezzi aumentare. Adesso, invece, nonostante un buon andamento delle prenotazioni (+4% rispetto al 2024), il prezzo medio giornaliero è sceso del 3%, attestandosi a 157 euro.
Complice la primavera 2025, caratterizzata da una concentrazione di festività e ponti ravvicinati (Pasqua, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno), gli italiani stanno prendendo tempo e molti non hanno pianificato le proprie ferie. Quindi, la domanda non è ancora aumentata e così, per la più semplice legge del mercato, nemmeno i prezzi.
Da quello che emerge dai numeri, da un lato, con un +17% di prenotazioni in primavera, c’è stato un aumento dei flussi turistici anticipato e sostenuto già prima dell’estate, dall’altro questo ha comportato un posticipo delle vacanze estive, o per lo meno della loro programmazione.
Anche per questo motivo, è probabile che le prenotazioni finiranno col concentrarsi nelle stesse settimane, facendo lievitare la spesa media del 9% nei periodi centrali della stagione (luglio-agosto) appena ci sarà più richiesta.
Di conseguenza, questo è il momento giusto per prenotare, ora cioè che i prezzi non sono ancora lievitati. Prenotare ora infatti consente di evitare l’ondata di aumenti che si prospetta per le prossime settimane, soprattutto nelle mete balneari più gettonate.
Di quanto potrebbero salire i prezzi al mare
Il mare rimane tra le tipologie di destinazione preferite, ma nel 2025 ha perso il primato di traino del comparto alberghiero, oggi guidato dalle città d’arte.
Tuttavia, il livello di occupazione delle stanze (al 51%) indica che l’interesse resta elevato. E proprio questo interesse, che tende ad accumularsi in un periodo ristretto, rappresenta la molla che farà scattare rincari futuri delle tariffe, oggi ancora “sotto tono” per motivi temporanei.
I viaggiatori che decideranno di prenotare a luglio potrebbero trovarsi di fronte a prezzi più alti fino al 15% rispetto a chi prenota ora, con la beffa di una scelta più ristretta e meno flessibile in termini di disponibilità.
Dove i prezzi sono più bassi (per ora)
Ci sono alcune eccezioni che possono offrire occasioni interessanti per chi vuole fare una vacanza “di livello” senza sforare il budget.
A sorpresa, Venezia registra una contrazione della tariffa media del -5%, fermandosi a 220 euro a notte, e anche Milano mostra una lieve flessione (-1%), con una tariffa media di 157 euro.
Le due città, pur rimanendo tra le più care, potrebbero offrire promozioni interessanti per chi sa cercare con anticipo o approfittare dei momenti di minore afflusso.
Il settore turistico italiano è oggi sempre più sensibile alle dinamiche della domanda in tempo reale, che si riflettono immediatamente su disponibilità e prezzi. Per l’estate 2025 chi prenota tardi rischia di pagare molto di più e avere meno scelta. E questo vale soprattutto per le località balneari.