Gianluca Isaia, Made In Naples

Membro della terza generazione della famiglia, Gianluca Isaia racconta l’evoluzione del brand e il suo progetto d’internazionalizzazione.

Foto di Paolo Gelmi

Paolo Gelmi

Esperto di moda e lifestyle maschile

Esperto di moda e lifestyle, è stato direttore di svariate riviste cartacee nel settore luxury.

Un esempio di successo di un’impresa familiare che, col tempo, si è trasformata in un modello di business internazionale. Parliamo di Isaia, azienda produttrice di abbigliamento di lusso maschile, fondata a Napoli negli anni Venti da un’intuizione di Enrico Isaia, il capostipite dell’omonima famiglia, che decide di aprire un negozio di tessuti di lusso per i più famosi sarti della città. In seguito Enrico crea anche un piccolo laboratorio accanto al negozio, dove abili artigiani confezionavano abiti da uomo su misura e ordinazione, mentre nel 1957 i fratelli Enrico, Rosario e Corrado trasferiscono l’attività a Casalnuovo, un paese alle porte di Napoli, dove la metà degli abitanti era costituita da sarti professionisti; nel giro di dieci anni Isaia diventa una vera e propria sartoria, che produce capi di alta qualità per i più prestigiosi negozi italiani.

Saranno gli anni ’80 a decretare il successo del brand con l’affermazione del marchio a livello internazionale attraverso una nuova e più incisiva strategia commerciale, passando ad un processo di industrializzazione e internalizzazione, vendendo i propri capi all’estero, partendo dall’Europa per approdare sui mercati giapponesi, cinesi e degli Stati Uniti.

Oggi Isaia conta più di 300 dipendenti ed è gestita dalla terza generazione della famiglia, guidata magistralmente da Gianluca Isaia. La prima fase di consolidamento sul territorio italiano avviene con l’apertura dei negozi monomarca di Milano, Capri e Roma, e anche la presenza all’estero cresce in modo omogeneo, attraverso una rete internazionale di distribuzione che vede il brand presente a Baku, Chicago, Dnepropetrovsk, Ekaterinburg, Harrods Londra, Hong Kong, Kiev, Kuwait City, Limassol, Los Angeles, Miami, Mosca, Londra, Nuova Delhi, New York, Riyadh, San Francisco, Sochi, St Moritz, Tokio e Toronto. Attraverso questa capillare distribuzione e alcune boutique monomarca, il brand afferma la sua identità del “ben fatto” e il suo Made In Naples, concetti e valori intesi come tradizione sartoriale napoletana e conoscenza assoluta della lavorazione del prodotto in tutte le sue fasi. Questi valori sono radicati nel DNA dell’azienda e in tutti coloro che ne fanno parte: i capi Isaia vengono prodotti esclusivamente nello stabilimento di Casalnuovo di Napoli, dove viene applicato un rigoroso controllo di qualità in tutte la fasi di lavorazione.

QF Lifestyle ha incontrato Gianluca Isaia, oggi al comando dell’azienda di famiglia.

Gianluca, quanto sono importanti la tradizione e l’innovazione nella vostra azienda?
Fondamentali. Il successo del brand è dovuto proprio alla capacità di reinterpretare il concetto di storia e di coniugare tradizione e innovazione, l’antica cultura sartoriale di ago e filo a tecnologie all’avanguardia con una ricerca costante sullo stile.

Una volta esisteva il “Sogno americano” adesso gli americani sognano lo stile napoletano. Ci vuole raccontare quali sono state le leve per conquistare con il vostro stile i paesi oltre oceano?
Il Made in Napoli, inteso sia come tradizione sartoriale napoletana, sia come esclusiva conoscenza del prodotto è apprezzato in tutto il mondo. Questo valore è radicato nel DNA di ISAIA e di tutte le persone che ne fanno parte, alcune da generazioni. Basti pensare che tutti i capi sono interamente prodotti nello stabilimento di Casalnuovo, paese alle porte di Napoli definito, non a caso, “città dei sarti”. Ciò che ci fa crescere di anno in anno e apprezzare oltre oceano è proprio l’artigianalità e l’esclusività del nostro prodotto, la continua ricerca del dettaglio, l’originalità delle forme e dei colori, la ricercatezza dei tessuti, l’approccio customer oriented, la riconoscibilità nel linguaggio di comunicazione, l’offerta di prodotti o servizi alternativi a quelli del nostro core business.

Gli uomini cambiano a secondo del loro luogo di nascita : come fate ad adattare le vostre collezioni in modo da essere indossabili da ogni tipo di fisicità?
La nostra offerta è dedicata al menswear total look, non solo in termini di categorie di prodotto, ma anche di modellistica, sviluppata a seconda delle particolari necessità di un mercato sempre più esigente. Quello che facciamo è unire il meglio della tradizione napoletana con i tessuti più pregiati, adattando la vestibilità di ogni capo in base ai gusti e le aspettative di ogni singolo cliente.

Quali sono i tessuti irrinunciabili per il brand Isaia?
Abbiamo circa 800 tessuti in collezione e il 90% di essi sono esclusivi ISAIA. Ogni gruppo ha il suo nome e le sue caratteristiche: ce ne sono troppi da annoverare! Il tessuto più speciale che abbiamo, è offerto nel nostro servizio su misura ed è la vicuna: originariamente era usato per tessere i vestiti dell’antico re Inca ed è ancora chiamato “il tessuto degli dei”. Ma irrinunciabili sono anche i nostri tessuti “Aqua” (Aquaspider, Aquacashmere, Aquasilk ecc), i nostri bestseller, tessuti che subiscono un trattamento in fibra che li rende idrorepellenti e adatti quindi alle occasioni più disparate.

Qual è il capo più iconico del brand Isaia?
Sicuramente la giacca in tutte le sue infinite varianti e combinazioni.

Avete mai pensato di inserire nel vostro organico un direttore creativo che arrivi da maison del fashion come fanno molte aziende?
No.

Quando pensate ad una collezione seguite le tendenze del momento e quindi se la vestibilità è over progettate abiti che soddisfino questa esigenza, oppure avete una vostra visione stilistica indipendentemente dalle mode del momento?
Più che seguire le tendenze del momento (che vengono comunque prese in considerazione), l’approccio per ogni nuova collezione è soprattutto customer oriented. Si parte dall’ispirazione della collezione, che è sempre legata al territorio napoletano o comunque campano e da lì poi si parte con la modellistica e la scelta dei tessuti.

In termini di sostenibilità, come si sta muovendo la vostra azienda?
La sostenibilità e la cura per l’ambiente sono incredibilmente importanti per la nostra attività. Il nostro uso di fibre naturali e il modo in cui trattiamo i tessuti sono il cuore e l’anima di ciò che facciamo. Basti pensare ai nostri maglioni realizzati con pigmenti naturali, alla capsule “Natural Black Sheep” per abiti, giacche, cappotti e outerwear, alle flip flop realizzate con una mescola di gomma vegetale riciclata a basso impatto ambientale. Da annoverare anche il packaging con carta realizzata con gli scarti dei nostri tessuti e stampa eseguita con inchiostro ecologico.

 Chi è l’uomo Isaia?
L’uomo Isaia ha una vita dinamica e una carriera di successo. Ha a cuore il proprio aspetto, ma senza essere ossessionato, per sentirsi a proprio agio in ogni momento della giornata. Non è necessariamente bello ma è sexy e affascinante. È un uomo che sa andare oltre le definizioni comuni e i luoghi comuni stereotipati. Libero dai dettami dell’industria della moda, ha uno stile personale, sofisticato ed eclettico, casual ed elegante. Un po’ narciso, un po’ Peter Pan, ama farsi osservare, non ha paura di farsi notare, è inconfondibilmente stiloso, vive con passione ed emozione.

Se ci fosse una frase che racchiuda tutta la vostra storia e il vostro saper fare quale sarebbe
Contemporary Tradition, con un pizzico di ironia.

Quali sono i vostri mercati di riferimento e quali invece quelli che vorreste conquistare nel medio periodo?
La maggior parte della nostra produzione è rivolta al mercato americano, ma una buona fetta è indirizzata anche ai mercati dell’est Europa, al Far East e ora anche al medio Oriente. Negli ultimi anni infatti la nostra strategia è stata proprio quella di affrontare la crisi post-covid aprendo nuovi retail: alle boutique americane di Chicago, Miami e Toronto, si sono aggiunti anche Kuwait City e Riyadh. La nostra intenzione è quindi quella di ampliare sempre più la nostra rete di distribuzione allargandola anche a mercati non ancora esplorati.

Vestite molte celebrity nazionali ed internazionali c’è un personaggio che vi piacerebbe poter vestire perché più di altri rappresenta lo stile Isaia?
Non c’è un cliente ideale: tutti rappresentano bene il marchio. Ci rivolgiamo ad attori, sex symbol, atleti, intellettuali, politici, uomini d’affari e al ragazzo della porta accanto. Sono tutti in grado di esprimere chi sono e allo stesso tempo comprendere la qualità e l’artigianalità. Se proprio devo indicare qualcuno, mi vengono in mente Brad Pitt, Hugh Jackman, James Patterson e Will Smith (che tra l’altro ha già indossato ISAIA in più occasioni!).

Un sogno nel cassetto?
Aprire un ristorante.