Sindrome da rientro: come tornare al lavoro senza traumi

Lo stress da rientro ha gravi ripercussioni sulla salute psicofisica: ecco alcune dritte per affrontare il ritorno alla routine senza traumi

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Lasciarsi alle spalle le vacanze e tornare in ufficio (ma anche in studio, in fabbrica, in redazione, in officina, ecc…) è un vero e proprio trauma che può avere ripercussioni sullo stato di salute.

Sindrome da rientro dalle vacanze

La pubblicistica la chiama sindrome da rientro dalle vacanze, ma negli anni le sono stati dati anche altri nomi: post vacation blues e stress da rientro, fra gli altri.

Stress da rientro: i sintomi

Si tratta, in sintesi, di una risposta psicofisica automatica innescata dal ritorno a una routine fatta di scadenze, impegni familiari, impegni lavorativi, orari predefiniti e responsabilità. E fra le risposte possono esservi ansia, insonnia, irritabilità, stanchezza e crollo dell’umore.

Lo stress da rientro sembra avere una maggiore incidenza fra le donne e dura, in genere, dai due giorni a una settimana.

Come affrontare il trauma da rientro dalle ferie

Nessuno potrebbe mai sostenere che tornare ai ritmi serrati della vita lavorativa possa essere più piacevole che rilassarsi in vacanza, ma con qualche piccolo accorgimento è spesso possibile minimizzare il trauma da rientro che comincia in genere con un controesodo da bollino nero. Ecco alcune dritte…

  • Rientro graduale: molti, per sfruttare al massimo il periodo delle ferie, tornano a casa la sera prima del ritorno al lavoro. Qualcuno poi torna al lavoro direttamente dalla vacanza, magari con il primo volo del mattino, portandosi appresso i bagagli. Questa scelta rischia di massimizzare il trauma da rientro: meglio, forse, tornare un paio di giorni prima di riprendere l’attività lavorativa e approfittare di quel periodo-cuscinetto per riprendere gradualmente il ritmo.
  • Non abbandonare i piaceri della vacanza: non si smetta di fare nuove esperienze stimolanti solo perché si è rientrati in città. Ogni città e il suo circondario offrono una serie di luoghi da scoprire e di esperienze da fare. Una “to do list” può essere una buona idea per tenersi attivi e interessati.
  • Fissare un weekend fuori porta: una prospettiva a breve termine, come una mini-vacanza intermedia fra le ferie estive e quelle natalizie, può essere una buona idea per minimizzare il trauma da rientro.
  • Lo sport è un toccasana per la salute e l’umore: le endorfine rendono allegri e gli effetti dell’attività sportiva possono aumentare l’autostima nella percezione del proprio aspetto. Lo sport aiuta anche a sfogare lo stress accumulato.
  • Coltivare la socialità: il vecchio adagio secondo il quale il mal comune è un mezzo gaudio è una verità universale. Frequentare persone che si trovano nella stessa situazione di disagio da rientro, e fare insieme a loro esperienze piacevoli, può aiutare a non sentirsi soli.
  • Gratificarsi: lo stress da rientro è un fatto psicologico, ma i suoi effetti sull’organismo sono concreti. Per contrastare la sindrome da rientro è una buona idea mettere in pratica tutte quelle attività piacevoli finalizzate ad alzare i livelli di serotonina e dopamina, responsabili della percezione del piacere.
  • Ripartire adagio: le pratiche accumulate sulla scrivania non si smaltiranno da sole, ma partire in quarta è il miglior modo per aumentare i propri livelli di stress. Meglio, se è possibile, concedersi una ripartenza soft per un paio di giorni prima di riprendere il pieno ritmo.
  • Fissare progetti e portarli a termine: William McRaven, ammiraglio della Marina americana e autore di best seller motivazionali, ha spiegato il perché di una fissazione negli ambienti militari di tutto il mondo, quella di costringere i soldati a rifarsi il letto ogni mattina. Si tratta, in sintesi, del primo compito della giornata. E portare a termine un primo semplice compito fornisce la soddisfazione necessaria per affrontare ulteriori sfide nelle ore successive. Un buon modo di affrontare il rientro dalle vacanze è fissare una lista di cose da fare e andare facendole: la soddisfazione per ogni compito portato a termine terrà impegnati e aprirà la strada a nuovi obiettivi.
  • Sfruttare lo smart working quando è possibile: chi ne ha facoltà può sfruttare il lavoro in modalità smart per ridurre il trauma da rientro in ufficio.