Quando sono stati accreditati gli arretrati del Reddito di Cittadinanza

Scopri con QuiFinanza quando i pagamenti arretrati del Reddito di Cittadinanza vengono accreditati.

Foto di Alessandro Speziali

Alessandro Speziali

Esperto di Economia

Dopo la laurea triennale in Economia e Gestione Aziendale, durante gli studi magistrali vola all'Università della California dove ha modo di studiare la finanza da un punto di vista internazionale.

Il Reddito di Cittadinanzaè stato introdotto con il decreto 4/2019 come una misura importante per il contrasto alla povertà. In caso l’esito della domanda per il Reddito di Cittadinanza risulti positivo, si è avuto diritto a una quota mensile per facilitare la propria condizione economica, utilizzandola per acquistare beni essenziali come alimenti, medicine e le bollette.

Coloro che hanno ricevuto risposta positiva dall’INPS sono stati convocati presso le Poste Italiane per il rilascio della prepagata sulla quale è stata già caricata la prima quota mensile del Reddito di Cittadinanza. Tale quota per coloro i quali la domanda è stata accolta positivamente è stata conferita all’interessato a partire dal mese successivo a quello in cui è stata fatta la domanda per il Reddito di Cittadinanza.

In alcune circostanze, però, si sono verificati dei ritardi nelle risposte delle domande presentate e, di conseguenza, anche ritardi nei primi pagamenti. In questi casi, è stato necessario sapere quando e se sarebbero stati accreditati questi arretrati per coloro che avevano già fatto domanda per il Reddito di Cittadinanza seguendo tutta la procedura nel modo corretto ed entro i tempi previsti.

Chi ha diritto agli arretrati e perché vi sono questi ritardi nei pagamenti?

Se la domanda per il Reddito di Cittadinanza è stata accettata secondo il decreto 4/2019, nel quale vengono descritte le regole di base per la fruizione del reddito, il beneficio è decorso dal mese successivo a quello della richiesta. Quindi, nel caso in cui la domanda sia stata accolta positivamente, il richiedente avrebbe dovuto percepire il beneficio economico già dal mese successivo a quello in cui ha fatto la richiesta. Ma cosa è accaduto se, pur avendo inviato la domanda, non si sono ricevute le mensilità dovute o addirittura non si è ricevuta risposta?

Se l’INPS ha tardato nella valutazione della domanda e nel comunicare l’esito positivo della stessa, il richiedente ha avuto diritto a tutte le mensilità dovute al momento della richiesta del Reddito di Cittadinanza. In questi casi, infatti, invece di ricevere la Card con una mensilità, si sono ricevute due o più mensilità del Reddito di Cittadinanza, cioè quella del mese corrente più l’arretrato del mese precedente o di tutti i mesi persi durante il ritardo per la verifica della domanda e di tutti i suoi dati.

Vi sono stati però anche altri ritardi per coloro che già percepivano il Reddito di Cittadinanza e questi sono stati verosimilmente dovuti alle restrizioni e alle limitazioni imposte contro l’epidemia da coronavirus. Conseguentemente, seppur gli uffici pubblici siano rimasti operativi, hanno dovuto ridurre le loro attività nei limiti consentiti con conseguente rallentamento nella lavorazione delle pratiche.

Anche gli uffici pubblici, pur restando operativi, hanno dovuto limitare le loro attività e ridurre i propri dipendenti all’essenziale. In ogni caso, per quanto riguarda tutti coloro che si trovavano in regola con l’ISEE per percepire il Reddito di Cittadinanza, questi hanno ricevuto tutti gli arretrati nei prossimi mesi con caricamento diretto sulla propria carta Postepay. È stato possibile, infine, verificare il proprio saldo e quindi se si sono ricevuti gli accrediti dovuti direttamente sul portale online.

Come aggiornare l’ISEE se i CAF sono chiusi?

Benché in questa particolare situazione di emergenza coronavirus sia capitato che gli uffici CAF siano stati chiusi al pubblico, le pratiche hanno continuato ad essere esaminate. Per chi ha presentato domanda, infatti, è stato possibile verificare lo stato della propria richiesta del Reddito di Cittadinanza contattando il call center dell’INPS al numero 803164 da telefono fisso o al numero 06164164 se si chiama da telefono cellulare.

In molti casi, comunque, il ritardo nel pagamento e gli arretrati del Reddito di Cittadinanza sono stati dovuti a un mancato aggiornamento dell’ISEE; anche in questo caso, nell’eventualità che gli uffici siano stati chiusi al pubblico a causa dell’emergenza, è stato possibile aggiornarlo direttamente sul portale online INPS.

Non c’è stata quindi alcuna sospensione del Reddito di Cittadinanza, come alcuni hanno cominciato a pensare in questo periodo di ritardi nei pagamenti, ma semplicemente, a causa appunto di probabili carenze di personale INPS, vi sono stati dei rallentamenti nell’esaminare le pratiche e nei pagamenti.

È importante sottolineare che il Reddito di Cittadinanza non è più attivo. Questa misura, introdotta con grande attenzione alle necessità delle famiglie in difficoltà economica, si è conclusa a partire da gennaio 2023.