Come è noto il Reddito di cittadinanza è stato abolito e dalle sue ceneri sono sorte due nuove misure a sostegno dei più fragili: il Supporto per la formazione e il lavoro e l’Assegno di inclusione. La prima misura è finalizzata al reinserimento nel mondo del lavoro, la seconda è una misura pressoché assistenziale. Lo stop al Rdc ha suscitato l’ira di migliaia di ex percettori che in alcune zone del Paese hanno preso d’assalto i centri per l’impiego e altri uffici comunali.
Reddito di cittadinanza sospeso: cosa fare
Una recente comunicazione dell’Inps cerca di fare chiarezza per spiegare agli ex percettori come muoversi. Con il messaggio numero 2835 del 31 luglio 2023 l’Istituto fa chiarezza in merito alle nuove misure in arrivo, fornendo anche indicazioni operative, e spiega la disciplina transitoria per la fruizione del Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. Sì, perché il Rdc continuerà ad essere erogato per altri sei mesi, ma solo per determinate categorie di percettori.
Supporto per la formazione e il lavoro: come funziona
Per tutti gli altri, invece, dall’1 settembre 2023 si passa dal Rdc all’Sfl (Supporto per la Formazione e per il Lavoro).
Il governo ha più volte specificato che lo scopo dell’Sfl è quello di passare dalla logica assistenziale al reinserimento nel mondo del lavoro di chi sia in grado di lavorare. Si tratta della stessa ratio che era alla base del Rdc, anche se i fatti hanno dimostrato criticità nella capacità di trovare lavoro ai percettori.
Il Supporto per la formazione e per il lavoro si propone di individuare percorsi di riqualificazione professionale e prevede anche la messa a disposizione di un sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro allo scopo di agevolare l’occupazione.
La contropartita per l’adesione a questo percorso è l’erogazione di 350 euro mensili per 12 mensilità.
L’Inps specifica che per accedere al beneficio occorre presentare una domanda e seguire un iter che consiste nel
- sottoscrivere il patto di attivazione digitale;
- contattare le Agenzie per il lavoro;
- sottoscrivere il patto di servizio personalizzato.
All’avvio della frequenza ai percorsi di formazione o delle altre iniziative di attivazione verrà erogata la somma di 350 euro.
L’Inps specifica che coloro “che sono stati già avviati ai Centri per l’impiego e siano già inseriti nei programmi nazionali per la Garanzia occupabilità lavoratori (GOL) o in progetti utili alla collettività oppure in altre iniziative di attivazione” potranno proseguire nel percorso che è valido per il riconoscimento del diritto ai 350 euro mensili.
La valutazione del percorso di reinserimento lavorativo già in corso sarà valutato durante la fase di sottoscrizione del patto di servizio personalizzato. I percettori del reddito di cittadinanza che hanno già smesso di percepire la misura, o che smetteranno nei prossimi mesi, potrebbero essere contattati dai centri per l’impiego. Costoro riceveranno indicazioni per orientarsi tra percorsi di formazione e agenzie per il lavoro, attività essenziale per arrivare preparati alla data di avvio dell’Sfl.
Supporto per la formazione e il lavoro, la domanda
Il ministero del Lavoro ha specificato che si potrà fare domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro a partire dall’1 settembre.
Il ministero del Lavoro ha predisposto della Faq per aiutare gli ex percettori del Rdc a orientarsi.
Per definire la materia sono attualmente al lavoro Ministero, Regioni, servizi sociali, centri per l’impiego e Inps.
Reddito di cittadinanza e Assegno unico
L’Inps ricorda infine che chi smetterà di percepire il reddito di cittadinanza e sia anche fruitore della quota integrativa di Assegno unico universale dovrà presentare una nuova domanda per continuare a percepire la misura. Maggiori indicazione nel Messaggio Inps numero 2632 del 12 luglio 2023.