Mirafiori, scontro tra Stellantis e sindacati: contratto di solidarietà per 1.200 lavoratori

Contratto di solidarietà per quasi 1.200 lavoratori dell'impianto Stellantis di Mirafiori: la denuncia dei sindacati

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

I sindacati hanno annunciato che quasi 1200 lavoratori dell’impianto Stellantis di Mirafiori firmeranno un contratto di solidarietà, uno strumento con il quale i dipendenti accettano una riduzione del monte ore e della retribuzione per evitare che i propri colleghi vengano licenziati. La misura riguarda la linea Fiat che produce la 500 elettrica e arriva dopo dati molto negativi per il mercato dell’auto europeo.

L’azienda ha confermato ai sindacati in una nota l’attuazione dei contratti, che i sindacati hanno ritenuto necessaria per una transizione dignitosa e per la tutela del reddito dei lavoratori di Mirafiori. Da diverso tempo Stellantis si scontra con il Governo e i rappresentanti dei lavoratori sul futuro dell’impianto torinese.

I contratti di solidarietà a Mirafiori: le dichiarazioni dei sindacati

1174 operai dell’impianto Stellantis di Mirafiori hanno accettato un contratto di solidarietà. Questi vanno ad aggiungersi ai 968 loro colleghi della linea Maserati della fabbrica torinese, che già avevano attuato la stessa misura. Il numero totale sale quindi a 2.142, almeno fino al 4 agosto. Di fatto questi lavoratori scelgono di ridursi le ore lavorate e lo stipendio in modo da evitare che l’azienda licenzi loro o i loro colleghi, equiparando il risparmio economico così ottenuto a quello che la società avrebbe lasciando alcuni dipendenti senza lavoro.

“Il contesto in cui ci troviamo è estremamente sfidante e al contempo preoccupante. La firma di questo contratto è necessaria al fine di preservare il massimo possibile di posti di lavoro, garantire un percorso di transizione dignitoso e per la migliore tutela del reddito. Si dimostra sempre più urgente, però, che il Governo intervenga con una politica industriale ad Hoc per il settore e che vengano allocati quanto prima tutti i modelli della 500 a Mirafiori”. ha detto Sara Rinaudo, segretario territoriale Fismic Confsal di Torino.

Interviene a riguardo anche Rocco Cutrí, segretario Generale FIM-CISL Torino: “Il cambio di ammortizzatore da cassa integrazione ordinaria a cassa integrazione straordinaria attraverso il contratto di solidarietà, evidenzia quanto ad oggi la situazione delle produzioni Stellantis su Torino, dalla contingenza momentanea si sposti su una flessione negativa via via più strutturale. Siamo quasi alla conclusione dei tavoli nazionali, ci aspettiamo che Stellantis abbandoni ogni indugio e presenti nei prossimi giorni progetti industrializzabili a breve media scadenza che assicurino, a partire da Mirafiori, produzioni per il raggiungimento del milione di veicoli nel nostro Paese.”

Stellantis e Mirafiori: il crollo delle vendite di auto elettriche a marzo

Mirafiori è in difficoltà anche a causa del crollo delle vendite delle auto elettriche in Italia e in tutta Europa. A marzo nel nostro Paese i veicoli a batteria immatricolati sono stati il 34% in meno rispetto all’anno precedente. Un dato che secondo diversi esperti dipende soprattutto dal fatto che in consumatori sono rimasti in attesa dei possibili incentivi all’acquisto che il Governo potrebbe implementare proprio come parte di un accordo con Stellantis.

L’impianto torinese è però da anni secondario nella strategia del gruppo automobilistico che include anche Fiat. Le assunzioni sono completamente azzerate e i lavoratori sono incentivati a lasciare il posto di lavoro andando in pensione con accordi preventivi con la società. L’età media a Mirafiori è sempre più alta e la cassa integrazione di circa 2.000 operai del reparto carrozzeria continua a essere prorogata di mese in mese fin dall’inizio del 2024, con l’ultima decisione che ha esteso il provvedimento fino a inizio maggio.