Lavorare negli Usa, info utili

Che tipologie di visto servono per lavorare negli Usa e quali sono le informazioni importanti per trovare lavoro

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Pubblicato: 21 Ottobre 2024 12:52

Chi vuole trasferirsi negli Usa per viverci o lavorare deve obbligatoriamente ottenere un visto e informarsi su tutta la documentazione necessaria. Se ad oggi il viaggio intercontinentale è diventato più comodo in quanto ci sono voli diretti per gli Stati Uniti, lo stesso non si può dire della burocrazia che invece si è rafforzata. A differenza dei paesi Unione Europea nei quali ci si può muovere liberamente grazie agli accordi Schengen e Ue, infatti, negli Usa il tutto è più complicato. Ecco dunque, tutte le principali informazioni per trasferirsi e lavorare negli Stati Uniti.

Il visto è indispensabile per lavorare negli Usa

Se si desidera lavorare in modo temporaneo negli Usa è necessario un visto specifico che viene rilasciato in base al tipo di lavoro che si svolgerà. Tra le categorie di visti più comuni c’è l’H1B. Si tratta di quello rilasciato al personale altamente specializzato che ha un elevato livello di istruzione. Tale categoria include anche le iniziative di ricerca e di sviluppo avviate dal Governo o dei progetti di cooperazione amministrati dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Dallo scorso 19 dicembre 2019, gli italiani che richiedono tale tipologia di visto insieme ai coniugi e figli, devono pagare una tassa di reciprocità che è di 168 dollari a persona. Il pagamento va effettuato presso la sezione consolare quando viene concesso il visto.

Ci sono poi l’H2A e l’H2B. Il primo è per i lavoratori agricoli temporanei o stagionali. Per ottenerlo, un datore di lavoro o un’associazione di produttori agricoli deve presentare il modulo I-129 e soddisfare precisi requisiti come la garanzia che l’impiego di questa tipologia di lavoratori non danneggerà i salari e le condizioni dei lavoratori americani. Inoltre, dovrà essere offerto il medesimo salario percepito dalla forza lavoro americana e dimostrare di aver cercato dipendenti statunitensi senza successo.

L’altro invece è destinato a facilitare l’assunzione di lavoratori stranieri per occupazioni temporanee o stagionali soprattutto in settori dove c’è un’improvvisa richiesta di manodopera e dove è difficile trovare lavoratori locali. Solitamente tale visto include i settori dell’ospitalità e del turismo, i magazzini, i ristoranti e i bar, solo per citarne alcuni. A differenza dell’H-2A che è specifico per l’agricoltura e non ha un limite annuale, tale visto è soggetto invece a una quota annuale. Significa che ne vengono rilasciati solo un determinato numero.

Infine, il visto H3 è quello che viene rilasciato a chi si reca negli Usa per un tirocinio che non è medico o accademico. È per chi partecipa a programmi di formazione professionali e nel caso venga fornito sarà necessario anche dimostrare l’intenzione di tornare nel proprio paese di origine per applicare la formazione ricevuta.

Le altre tipologie di visto

Ci sono anche altre tipologie di visto per lavorare saltuariamente negli Usa. Quella L, ad esempio, riguarda i dipendenti trasferiti all’interno della stessa azienda che hanno lavorato almeno 1 anno negli ultimi 3 e che sono destinati a una succursale affiliata o consociata negli Stati Uniti con ruoli altamente specializzati. Il visto O, invece, è per coloro che hanno buone abilità nelle scienze, arti, istruzione, affari, commercio, sport o che hanno ottenuto ottimi risultati nel campo televisivo o cinematografico. C’è poi il visto P che è quello destinato agli atleti, alle squadre sportive o ai membri di gruppo di intrattenimento riconosciuti a livello internazionale. Infine ci sono il Q1 e l’R1. Il primo riguarda chi partecipa a programmi di scambio culturale internazionale, il secondo invece è per chi vuole lavorare temporaneamente negli States in funzioni religiose.

Si può lavorare negli Usa senza autorizzazione?

Non si può entrare negli Usa come turista e cercare lavoro senza autorizzazione in quanto tale pratica è considerata illegale. Per lavorare legalmente in tale paese è necessario possedere un Temporary Work Visa o una Green Card. Il primo è destinato a chi si reca negli Usa per svolgere un lavoro specifico e per un periodo limitato. Come detto, esistono varie tipologie di visto per lavori temporanei e ognuno è progettato per particolari settori e situazioni. Il Temporary permette però solo di lavorare per uno specifico datore di lavoro e per la durata indicata sul visto.

Se si vuole rimanere si deve ottenere la Green Card che è un visto definitivo. Ottenerla però è difficile in quanto non solo bisogna produrre numerosi documenti ma anche effettuare diversi passaggi burocratici. È però necessaria se ci si vuole stabilire in modo definitivo nel paese e accedere a tutte le opportunità lavorative presenti sul territorio senza la necessità del visto che invece consente solo di lavorare in modo temporaneo.

Il percorso per la pratica del visto è semplice. È necessario infatti completare il modulo DS-160 online, accessibile al sito ufficiale dello U.S Department of State, stampare la pagina di conferma, pagare la tariffa consolare non rimborsabile (MRV) online e prenotare un appuntamento per la data prescelta.

Come fare per trovare lavoro negli Usa?

Come spiegato, per lavorare negli Usa in modo saltuario serve un visto. Ovviamente per entrare in tale paese i cittadini dell’Unione Europea devono essere in possesso anche di un passaporto con la data di scadenza successiva a quella del ritorno nel proprio stato. Chi ne possiede uno elettronico o biometrico, può beneficiare anche del programma di esenzione dal visto. Si può però entrare nel paese solo per soggiorni turistici o di lavoro di massimo di 90 giorni.

Per chi desidera lavorare negli Usa, in ogni caso, il consiglio è quello di trovare un impiego dall’Italia già prima di partire in quanto, come detto, l’offerta di lavoro è spesso richiesta per ottenere un visto. Per trovarlo, ci si può collegare alle diverse piattaforme di lavoro online dove le aziende multinazionali americane pubblicano offerte. Un’alternativa è quella di contattare le agenzie di collocamento americane che possono essere d’aiuto a trovare le posizioni più adatte. In ogni caso, le posizione più comuni sono spesso pubblicizzate online e sono accessibili più velocemente.

Il consiglio è quindi quello di preparare un buon curriculum vitae che dovrà essere impeccabile e redatto in lingua inglese. Sarebbe preferibile limitarlo a una sola pagina (massimo due) usando elenchi puntati e numerati per presentare le informazioni nel modo più chiaro possibile. Il curriculum non dovrà contenere la foto e nemmeno la data di nascita in quanto le aziende non vogliono esporsi a querele di natura discriminatoria. Seguendo tali suggerimenti, si avranno sicuramente maggiori possibilità di trovare lavoro negli Usa e si faciliterà il processo di ottenimento del visto.