Decreto Flussi 2025, al via il primo click day per 164mila domande

Il primo click day del Decreto Flussi 2025 si è aperto. In migliaia hanno inviato la domanda per lavorare in diversi settori

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 5 Febbraio 2025 17:59

Il 5 febbraio prende ufficialmente il via il primo click day del Decreto Flussi 2025, il sistema con cui l’Italia regola l’ingresso di lavoratori stranieri. Il meccanismo permette ai datori di lavoro italiani di presentare richieste di nulla osta per assumere lavoratori subordinati non stagionali, provenienti da Paesi con accordi di cooperazione con l’Italia.

La procedura è a numero chiuso: le domande vengono accettate in base all’ordine di presentazione, fino all’esaurimento delle quote stabilite dal Governo. Per questo motivo, le aziende e le famiglie interessate a richiedere manodopera straniera devono agire rapidamente. Di seguito i settori di lavoro, ma soprattutto i calendari delle prossime giornate di click day.

Chi può partecipare al primo click day

Il click day di oggi riguarda esclusivamente i lavoratori subordinati non stagionali, ovvero quelli assunti con un contratto a tempo determinato o indeterminato in specifici settori produttivi. I lavoratori stranieri potranno essere impiegati in:

  • edilizia;
  • autotrasporto merci;
  • turismo e ristorazione;
  • industria meccanica e metallurgica;
  • telecomunicazioni;
  • industria alimentare;
  • cantieristica navale;
  • trasporto passeggeri con autobus;
  • pesca e lavorazione del pescato;
  • servizi alla persona (elettricisti, idraulici, acconciatori);
  • assistenza familiare e socio-sanitaria (colf, badanti, operatori sanitari).

Calendario decreto Flussi: le date

Dopo il primo appuntamento del 5 febbraio, seguiranno altre due date per l’invio delle richieste:

  • 7 febbraio, click day per lavoratori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria, inclusi i lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela;
  • 12 febbraio, click day per lavoratori subordinati stagionali nei settori agricolo e turistico-alberghiero.

A partire dal 7 febbraio, inoltre, sarà possibile inviare fino a 10mila domande fuori quota per il settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria, destinate a chi si occuperà di persone con disabilità o grandi anziani.

Come presentare la domanda

Le richieste devono essere inviate attraverso il Portale Servizi Ali del ministero dell’Interno. L’accesso è possibile a partire dalle 8:40 per il login con Spid o Cie, mentre l’invio effettivo delle domande parte alle 9:00.

Documenti necessari per la richiesta di nulla osta:

  • documento d’identità valido del datore di lavoro;
  • copia del passaporto del lavoratore straniero;
  • certificato di iscrizione alla Camera di Commercio (per aziende e imprese);
  • ultima dichiarazione dei redditi per dimostrare la capacità economica dell’azienda o del datore di lavoro;
  • autocertificazione che attesti l’assenza di condanne per sfruttamento lavorativo;
  • indirizzo di residenza in Italia del lavoratore (se disponibile).;
  • certificato di idoneità alloggiativa, che garantisce condizioni abitative adeguate per il lavoratore.

Solo se la richiesta viene approvata, il nulla osta consentirà al lavoratore straniero di richiedere il visto per entrare in Italia.

Le difficoltà del sistema

Ogni anno, il decreto Flussi solleva polemiche, in particolare a causa del meccanismo del click day, che favorisce chi riesce a inviare la richiesta nei primissimi secondi. Il rischio maggiore è che molte domande restino escluse, nonostante l’alta richiesta di lavoratori stranieri in determinati settori.

Basti pensare che gli interessati hanno avuto la possibilità di precompilare le domande prima della data di invio ufficiale. Attualmente, sono già state completate 164.787 richieste, così suddivise:

  • 57.812 domande per il lavoro subordinato non stagionale;
  • 61.432 domande per il lavoro stagionale;
  • 44.809 domande per l’assistenza familiare e socio-sanitaria all’interno delle quote previste;
  • 734 domande fuori quota, per cui sono previsti 10.000 ingressi.

Le imprese italiane e le associazioni di categoria chiedono da tempo una riforma del sistema, con una gestione più equa e meno caotica delle quote disponibili. Nel frattempo, per il 2025, il click day resta l’unico strumento per regolare l’ingresso di nuovi lavoratori.