Scuola, assunzioni per oltre 54mila docenti: l’annuncio di Valditara

Il Ministro Valditara annuncia l'assunzione di oltre 54mila docenti per l'anno scolastico 2025/2026 tra posti comuni, di sostegno e di religione

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Claudio Cafarelli

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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato l’assunzione di oltre 54.000 docenti per l’anno scolastico 2025/2026. Lo ha comunicato il ministro Giuseppe Valditara, firmatario del decreto che autorizza le nuove immissioni in ruolo nelle scuole statali di ogni ordine e grado. Il provvedimento prevede 48.504 posti, di cui 13.860 riservati al sostegno, a cui si aggiungeranno 6.022 assunzioni di docenti di religione cattolica attraverso un successivo decreto ministeriale in seguito al concorso bandito nel 2024. Le assunzioni saranno suddivise tra posti comuni, sostegno e insegnamento della religione cattolica. Le modalità di assegnazione saranno stabilite dagli Uffici Scolastici Regionali (USR), sulla base dei posti vacanti e della disponibilità di candidati nelle rispettive graduatorie territoriali.

Cosa sarà utilizzato per le assunzioni

Come specificato dal comunicato del Ministero, saranno utilizzate le graduatorie ad esaurimento e le graduatorie concorsuali ancora valide tra cui quelle dei concorsi del 2016, 2018 e 2020. Il numero maggiore di assunzioni sarà effettuato tramite le graduatorie dei concorsi banditi nel 2023 e 2024, noti come PNRR1 e PNRR2, nell’ambito del piano europeo per la ripresa e la resilienza. Per quanto riguarda il sostegno, i posti non assegnati attraverso le graduatorie principali verranno attribuiti ai docenti specializzati inclusi nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze. In caso di esaurimento dei candidati nella provincia di appartenenza, gli aspiranti potranno richiedere assegnazione nelle province di altre regioni.

Nei prossimi mesi gli Uffici Scolastici Regionali pubblicheranno le assegnazioni definitive. Il personale selezionato dovrà completare le formalità per la presa di servizio entro la fine dell’estate, in modo da garantire la regolare partenza del nuovo anno scolastico.

Le parole del ministro Valditara

Il ministro Valditara ha dichiarato: “Si tratta di un numero record. Contiamo così di dare maggiori garanzie di continuità didattica agli studenti e di stabilità agli insegnanti”. In merito all’insegnamento della religione cattolica, ha sottolineato che si tratta della più importante immissione in ruolo degli ultimi venti anni. L’inserimento dei docenti di religione cattolica, secondo il decreto in arrivo, sarà possibile grazie al concorso bandito nel 2024. L’ultima selezione per questa categoria risaliva a circa 21 anni fa rendendo l’intervento particolarmente significativo per garantire la copertura dei posti vacanti in modo stabile.

L’obiettivo del piano è quello di dare garanzie di continuità didattica agli studenti e di stabilità agli insegnanti. In particolare il ministro ha sottolineato la particolare attenzione alla continuità per i ragazzi più fragili che hanno bisogno bisogni educativi speciali.

La critica dei sindacati

I sindacati hanno accolto con perplessità il piano annunciato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito sottolineando che molti dei futuri docenti assunti lavorano già da anni nelle scuole come supplenti. C’è una discordanza di dati secondo la Cgil perché i precari per il ministero risulterebbe oltre 150 mila, mentre per il sindacato sarebbero vicini ai 200 mila. Anche la Uil Scuola accoglie il piano con qualche dubbio: “Le immissioni in ruolo sono positive, ma non risolvono il problema del precariato. Che è più che raddoppiato dal 2015 a oggi, passando da 126.679 a quasi 286.000 contratti a termine”, queste le parole di Giuseppe D’Aprile, segretario della Uil Scuola