E se ci dicessero che risparmiare in bolletta si può, davvero, ma non ne siamo tanto capaci? Secondo uno studio di Switcho, servizio gratuito online per risparmiare sulle spese di luce e gas, 9 connazionali su 10 potrebbero risparmiare in media ben 190 euro l’anno. Ma non lo sanno. O non ne sono capaci perché non sanno cogliere le migliori offerte, o ne sono totalmente disinteressati. Ci sono, però, delle importanti differenze a livello regionale.
La fine del mercato tutelato il 30 giugno segna senza dubbio un chiaro spartiacque. Ed è vero che con l’arrivo della primavera scorsa, sono arrivate per fortuna buone notizie dal mercato energetico. Com’è possibile osservare nel grafico che segue, dopo quasi oltre due anni di crisi, con picchi che sono arrivati al prezzo di 0,54 €/kWh per la luce e 2,47 €/m3 per il gas, il costo all’ingrosso è tornato ai livelli pre-crisi, sotto i 0,10€/kWh ed intorno ai 0,30 €/m3. Con il netto miglioramento del mercato, anche la fiducia dei fornitori di energia è aumentata, al punto da tornare a proporre offerte convenienti. Questo ha spinto moltissimi italiani a cambiare fornitore di energia, risparmiando un bel po’. Ma per farlo è necessaria un’attenta analisi del mercato.
Quindi è, sì, possibile tagliare i costi in bolletta e pagare meno le forniture di luce e gas, ma non è detto senza un’accurata analisi”, spiega a QuiFinanza Redi Vyshka, co-founder e COO di Switcho. “Il peso delle bollette dipende, oltre che dai consumi, anche e soprattutto dalla tariffa di provenienza. La soluzione per alleggerire la bolletta diventa, quindi, molto soggettiva e può variare da consumatore a consumatore. Non esiste la migliore offerta che possa andare bene per tutti”.
Vyshka, il mercato libero è una grande opportunità o una pericolosa trappola? Secondo la narrazione più comune sembra essere estremamente complicato e ricco di insidie…
In un certo senso è vero: ci sono centinaia di fornitori di luce e gas attivi sul territorio e ciascuno propone almeno 4 o 5 offerte. Questo certamente non semplifica la gestione efficace delle proprie utenze. Tuttavia, è proprio grazie alla vasta gamma di proposte offerte dai fornitori del mercato libero che le possibilità di trovare offerte competitive sono molto elevate.
E come se la cavano gli italiani a identificare e sottoscrivere le offerte più convenienti?
Sebbene l’attenzione negli ultimi anni stia migliorando, c’è ancora tanto da fare. Infatti, dopo aver analizzato oltre 430mila bollette pervenuteci negli ultimi 12 mesi, abbiamo notato che solo per 1 italiano su 10 non esistono offerte migliorative, con differenze virtualmente insignificanti tra Nord, Centro e Sud.
E per il risparmio? Ci sono differenze regionali?
Una prima analisi sembrerebbe mostrare una certa uniformità della situazione energetica nazionale per quanto riguarda il risparmio medio annuale ottenuto passando all’offerta più vantaggiosa disponibile: 183 euro al Centro e 191 euro al Nord, Sud e nelle Isole. Ma il fenomeno veramente interessante è quello osservabile a livello regionale. I dati raccolti ci hanno permesso di creare una vera e propria mappa del risparmio medio ottenuto negli ultimi 12 mesi passando alla migliore offerta disponibile sul mercato.
La regione più virtuosa? E quella più distratta?
Secondo le nostre analisi la regione più attenta è la Valle d’Aosta, dove negli ultimi 12 mesi si sono risparmiati in media 137 euro l’anno, seguita dal Trentino-Alto Adige, con 142 euro. Un risparmio medio più basso di circa il 26% rispetto alla media di risparmio nazionale (di circa 190 euro). Le regioni meno attente, e quindi con risparmi maggiori al cambio offerta, sono invece l’Umbria e la Sardegna, rispettivamente con risparmi medi annuali di 201 e 222 euro. Devo però sottolineare che questa classifica si basa sul risparmio medio ottenuto, quindi anche per le più virtuose si sono registrati ampi margini di risparmio.
Quali sono i fattori che incidono maggiormente sulla difficoltà di trovare l’offerta giusta?
Prima fra tutti, la difficoltà a comprendere le condizioni delle offerte sottoscritte, seguita dalla complessità della ricerca e della comparazione della propria tariffa di partenza con le offerte disponibili sul mercato, in particolar modo quelle online, spesso le più convenienti grazie ad una filiera ridotta.
Da dove partire quindi per risparmiare davvero?
La bassissima percentuale di italiani con la migliore offerta disponibile sul mercato dimostra che il primo passo è sicuramente fare un’attenta analisi della propria tariffa e comprendere le varie voci in bolletta. La difficoltà a destreggiarsi nel mercato è evidente, quindi affidarsi a esperti è essenziale.