Nintendo Switch 2 in ritardo, assenza a Gamescom e licenziamenti sono un segnale di crisi

Nintendo mancherà l'appello alla Gamescom e in molti parlano di segnale di crisi per ritardo annuncio di Switch 2

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Nintendo si prepara al nuovo evento Nintendo Indie World, ma lascia a bocca asciutta tutti i fan che si aspettavano la data di annuncio della nuova console Switch 2. A mettere fine a ogni dubbio sull’annuncio della console, ormai considerata in ritardo rispetto alle aspettative del pubblico e del mercato, è l’assenza a Gamescom.

Diversi analisti sono convinti che non solo a Nintendo siano iniziati ad arrivare i conti delle crisi precedenti, ma anche che presto toccherà all’azienda nipponica il giro di licenziamenti che ha interessato molte produzioni e grandi nomi del settore videoludico. Le voci potrebbero restare tali, ma intanto la lineup di Nintendo per il 2024 non fa esaltare i fan come invece accaduto per il 2023. Un ulteriore segnale di crisi?

Assenza alla Gamescom: un segnale che Switch 2 non è in arrivo

L’assenza alla prossima Gamescom (21-25 agosto 2024) è stata una mossa ben ponderata. Il portavoce della casa di Kyoto ha affermato che, per quanto sia un evento centrale nel calendario di Nintendo, dopo un’attenta riflessione “abbiamo deciso di non prendere parte alla kermesse di Colonia”. In altre parole i fan non potranno restare in contatto con Nintendo nel luogo dove si pensava sarebbe arrivata la notizia della nuova Switch 2. Ad aprile si terrà invece lo showcase dedicato alle produzioni indipendenti: il Nintendo Indie Word. Per gli appassionati è comunque qualcosa.

Lo scorso anno, per fare un esempio sull’importanza della Gamescom nel panorama videoludico, Nintendo ha trionfato con l’attesissimo Zelda Tears of The Kingdom.

C’è quindi chi vede dietro la mancata partecipazione di Nintendo alla Gamescom 2024 un qualche collegamento con Switch 2 e il suo ritardo. Una sensazione che è dovuta alle aspettative sul ciclo di vita che le console Nintendo hanno sempre presentato, una teoria che sembra supportata da una lineup meno incisiva degli scorsi anni, anche se non carente.

Nintendo in crisi? Le motivazioni dietro i licenziamenti

La crisi dell’industria del videogioco supera ormai i giornali di settore ed entra tra le notizie di attualità. Sono migliaia i professionisti che stanno perdendo il lavoro in tutto il mondo e in diverse realtà. Secondo i dati di settore, nel solo mese di febbraio 28 aziende hanno ridotto il personale. Si tratta, nel giro di poco tempo, di oltre 6mila dipendenti licenziati. Numeri elevati e che hanno fatto parlare a lungo gli esperti di una possibile crisi del videogioco.

Anche Nintendo non sfugge alla crisi e ha annunciato una serie di licenziamenti. Dai portavoce dell’azienda arrivano termini più neutri, come “ristrutturazione”, che è una parola molto usata quando si vuole parlare di licenziamenti per riduzione dei posti di lavoro.

In particolare il provvedimento di ristrutturazione prevede il licenziamento di circa 100 tester, anche con esperienza decennale. Nintendo America ha spiegato che si tratta di cambiamenti dovuti a fine incarichi di alcuni appaltatori, ma che a questa operazione seguiranno nuove assunzioni. Nel frattempo la grande N ringrazia e offre pacchetti di buonuscita ai dipendenti.

Difficile dire quali saranno i prossimi passi di Nintendo, soprattutto in assenza del grande annuncio di Switch 2.