Perché Chat Control è stato rinviato? A rischio milioni di utenti in Europa

Il voto sullo strumento Chat Control slitta dopo il ritiro della Germania. Restano i dubbi su privacy, crittografia e sicurezza digitale

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 15 Ottobre 2025 15:24

È stato rinviato il voto per il nuovo regolamento CSAR, più noto come Chat Control. Doveva essere votato il 14 ottobre, ma dai Paesi favorevoli si è sfilato uno dei più influenti. La Germania, infatti, è tornata sui suoi passi e ha portato alla luce alcuni dubbi mossi dagli esperti e dai cittadini.

Dal 2022 la Commissione europea cerca di integrare uno strumento di controllo della messaggistica per combattere la diffusione di materiali espliciti con protagonisti minori. La lotta alla pedopornografia prende una forma particolare in Europa: quella del controllo di massa di messaggi, foto, documenti, video e mail. L’apertura di una porta nel sistema di crittografia end-to-end ha però fatto storcere il naso a moltissimi esperti, che hanno sottolineato come questo rischi di aprire una falla nel sistema, accessibile anche ai criminali digitali.

Per ora la votazione sul sistema Chat Control è stata rinviata per risolvere i problemi tecnici, ma è molto probabile che si torni a votare già tra pochi mesi e che si raggiunga un accordo. Resta aperto il tema della privacy: siamo disposti a pagare la tutela dei minori con un controllo di massa?

Che cos’è Chat Control?

Per capire il motivo dietro il rinvio della votazione per dare l’ok al regolamento per la rivelazione di materiali di abuso sessuale su minori, questo il nome completo, facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire che cos’è Chat Control.

Con questo termine si intende la proposta di legge che vuole limitare la diffusione delle immagini CSAM, ovvero Child Sexual Abuse Material. Chat Control, così chiamato dai giornali, è quindi uno strumento pensato per tutelare i minori. Un nobile scopo, ma che, così come concepito, rischia di creare un enorme danno alla privacy di milioni di cittadini europei.

Dietro Chat Control c’è la scansione di tutta la comunicazione privata: si parla di miliardi di messaggi, mail, immagini e video che circolano nell’intera Unione Europea. Per far applicare un simile sistema servono due principi:

  • il venir meno della crittografia delle comunicazioni;
  • un “occhio digitale” che controlla i messaggi.

Immediatamente emergono due problemi: il primo è l’assenza di privacy e il secondo è il rischio che l’intelligenza artificiale dietro al sistema di controllo confonda le intenzioni di alcuni messaggi, immagini e video, segnalando anche contenuti innocenti. Non è infatti raro trovare in rete critiche a Chat Control che lo paragonano al sistema di polizia predittiva raccontato nel film Minority Report.

Quando entrerà in vigore Chat Control?

Al momento la discussione e il voto per l’applicazione del regolamento sono stati rimandati. Il 14 ottobre non si è votato per l’ok a Chat Control, ma non è neanche la prima volta che la proposta viene accantonata e riproposta ancora e ancora. È come se l’Europa stesse aspettando il momento giusto nel quale tutti i Paesi favorevoli e quelli indecisi convergano verso il sì. Ma restano aperti molti problemi.

Bisogna ringraziare la Germania, che ha bloccato l’iter legislativo sfilandosi dalla discussione. Il Paese ha preso posizione contro il progetto, ma ben presto le trattative riprenderanno. Basterà, per esempio, superare l’ostacolo della sicurezza digitale. Una volta trovata la chiave per impedire l’accesso alle informazioni da parte degli hacker, che potrebbero compiere intrusioni, abusi e furti di dati, è molto probabile che Chat Control passi.

Oltre al problema tecnico, resta il nodo etico. Una società, per tutelare i minori, può privarsi della propria privacy? Questo tipo di sorveglianza, secondo gli esperti, è da temere. Il rischio è che oggi il sistema serva per salvaguardare i minori, ma domani vengano inseriti nuovi criteri di valutazione dei messaggi come la “tutela della vita”, con lo spionaggio e la schedatura delle persone che vogliono abortire. Ma di scenari critici, dicono gli esperti, ce ne sono molti.