Sciopero aereo, Europa a rischio paralisi: cosa succede

Piloti e addetti al servizio di terra sono pronti a incrociare le braccia per un nuovo sciopero aereo ad agosto che può paralizzare l'Europa

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Redazione

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Dopo il mese di luglio segnato da numerosi scioperi indetti dalle compagnie aeree che hanno provocato disagi, ritardi e cancellazioni di voli, anche agosto sarà un mese caldissimo. Milioni saranno i viaggiatori con le valigie in mano pronti per iniziare le vacanze, ma ancora una volta tanti saranno i dubbi su chi riuscirà effettivamente a partire e chi no (qui vi abbiamo spiegato come poter chiedere il rimborso per i voli in ritardo o cancellati).

Alla base del nuovo caos annunciato per il traffico aereo c’è, ancora una volta, il movimento di dissenso degli operatori delle compagnie che, tra hostess, steward e piloti rischiano di far rimanere a terra numerosi voli. Ad annunciare lo sciopero sono stati i lavoratori di Lufthansa, pronti a incrociare le braccia se la compagnia non dovesse ascoltare le loro richieste.

Sciopero aereo, Europa a rischio paralisi

Tra le più grandi compagnie aeree in Europa, con milioni di viaggiatori che scelgono i voli per le numerose tratte coperte in giro per il mondo, Lufthansa rischia di paralizzare il traffico aereo di agosto nel Vecchio Continente. Da sola, infatti, la compagnia tedesca opera oltre 40.000 voli al mese, una media giornaliera di 1.300 voli e circa 6,3 milioni di posti in vendita.

Anche un solo giorno di sciopero, quindi, potrebbe causare danni inimmaginabili al traffico aereo e, soprattutto, alle tasche dei viaggiatori. Si stima, infatti, che l’eventuale stop ai voli in un solo giorno d’agosto potrebbe coinvolgere 200mila persone, senza contare i quasi 700 voli annullati per lo sciopero del personale di terra del 27-28 luglio e i circa 7.000 cancellati dalla compagnia a causa della carenza di personale nei cieli europei.

I motivi dello sciopero e le richieste

Il 97,6% dei membri del sindacato tedesco dei piloti Vereinigung Cockpit ha dato parere favorevole all’azione sindacale per far sentire la propria voce alla compagnia, ma questo non significa che ci sarà di sicuro lo sciopero. Il personale, con questa chiara presa di posizione, vuole fare pressione per avere un peso nelle contrattazioni dei rinnovi contrattuali per i quali è stato chiesto uno sforzo a Lufthansa.

I piloti, infatti, chiedono l’aumento salariale del 5,5% più l’adattamento automatico all’inflazione, mentre gli addetti dei servizi di terra hanno chiesto l’aumento del 9,5%. Numeri alla mano si tratta di circa 350 euro in più al mese per 12 mesi, ma dalla compagnia tedesca è stato alzato un muro.

Lufthansa, secondo i risultati degli ultimi incontri avvenuti con i sindacati, ha infatti proposto agli addetti ai servizi di terra, circa 20mila lavoratori, un pacchetto di 18 mesi suddiviso in 150 euro in più al mese a partire da luglio fino alla fine dell’anno, poi 100 euro mensili in più da gennaio 2023 e più un 2% di incremento da metà 2023. I prossimi incontri sono previsti in settimana, ma intanto dal personale non sono arrivate risposte incoraggianti e la possibilità di veder annullati centinaia di aerei ad agosto è dietro l’angolo. Dall’altro lato ci sono invece i vacanzieri, che fanno i dovuti scongiuri affinché i propri viaggi siano al sicuro da questo terremoto interno a Lufthansa (intanto i biglietti aerei costano di più, qui vi abbiamo spiegato il perché).