Contatto stretto con un positivo, nuove regole: cosa si intende e cosa fare

Come funziona dal 31 dicembre la nuova quarantena per i contatti stretti, cioè per tutte le persone classificate ad alto rischio?

Come funziona dal 31 dicembre la nuova quarantena per i contatti stretti, cioè per tutte le persone classificate ad alto rischio? Cosa si intende con questa definizione e cosa devono fare? Ecco tutte le risposte.

Contatto con positivo ad alto rischio: definizione

Iniziamo col dire che il contatto stretto (ad alto rischio) di un caso probabile o confermato positivo al Covid è definito come:

  • una persona che vive nella stessa casa di un caso Covid
  • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso positivo (per esempio la stretta di mano)
  • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso positivo (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso Covid in assenza di DPI idonei
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso positivo oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso positivo senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
  • una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro 2 posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso positivo; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.

Come comportarsi: le nuove regole dal 31 dicembre

Cosa si deve fare se si rientra in uno di questi casi? Come dicevamo, il governo Draghi ha introdotto nuove regole, in vigore dal 31 dicembre, anche per chi si trovi in una di queste condizioni alla data di entrata in vigore del nuovo decreto Covid.

Come comportarsi? Cosa dice la legge? Ricordiamo che chi non rispetta la seguenti norme è soggetto a sanzioni. Se si ha avuto un contatto stretto con un positivo, le regole cambiano a seconda della condizione in cui si trova:

  • vaccinati con terza dose, o 2 dosi da meno di 4 mesi o guariti da meno di 4 mesi: non si applica la quarantena ma solo l’autosorveglianza, che consiste nell’obbligo di indossare mascherine respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al contatto con il positivo (qui dove comprarle). Il periodo di autosorveglianza termina al giorno 5. E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare nel caso della comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi
  • vaccinati con 2 dosi da più di 4 mesi e che abbiano tuttora in corso di validità il green pass, se asintomatici: la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo;
  • non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (es. che abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni: 10 giorni di quarantena dall’ultimo contatto con la persone positiva, con tampone finale negativo.

Gli operatori sanitari devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al 5° giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato.

Qui invece le regole in caso di contatto cosiddetto a basso rischio.