L’estate 2023, che ricorderemo senz’altro per essere stata torrida e costosissima, manifestazione implacabile del cambiamento climatico che ancora qualcuno nega, ha visto anche una flessione dei consumi non indifferente, seppur in ripresa rispetto al periodo pandemico. Anche il settore moda ne ha risentito parecchio, con negozi mai presi d’assalto, nemmeno a fronte di sconti del 50 o 70%, e con prezzi in impennata nel comparto vestiti e accessori.
Luglio 2023 è stato il mese più caldo mai registrato in termini di temperatura media globale, come hanno dichiarato l’Organizzazione meteorologica mondiale e il Copernicus Climate Change Service: durante i primi 23 giorni del mese, la temperatura media globale è stata di 16,95°C. Un dato ben al di sopra del record precedente di luglio 2019, pari a 16,63°C.
A livello di costi, è stata un’estate che ha letteralmente stritolato le famiglie italiane, già schiacciate dall’inflazione. Prezzi del carrello esagerati, scontrini pazzi, addebiti “creativi”, come l’ormai celebre taglio del tramezzino, lettini e ombrelloni da oltre 150 euro al giorno (qui gli stabilimenti balneari più costosi e qui le città di vacanza più care), voli proibitivi (qui la top 20 dei rincari dell’estate 2023). Anche il comparto fashion, dicevamo, ha risentito del carovita, ma nel complesso si può dire che ha tenuto.
Come sono andati i saldi estivi
Non ci sono ancora i dati ufficiali dei saldi estivi 2023, ma sicuramente gli esercenti si aspettavano di meglio. “Il 2022 ci aveva un po’ illuso, facendo registrare, al comparto moda, ordini in aumento anche del 15-20% nella prospettiva di un ottimo 2023” ha detto il presidente di Federmoda Confcommercio Veneto e di Federmoda Ascom Padova Riccardo Capitanio a PadovaOggi. “Purtroppo, l’erosione continua del portafoglio della clientela ad opera dell’inflazione ha lasciato al palo le previsioni relative ad un incremento delle vendite del fashion retailer”.
Inoltre, all’aumento percentuale del fatturato non ha corrisposto una pari redditività del negozi fisici, già alle prese con aumenti nella gestione dell’ordinario, tra affitti e bollette. E questo vale sostanzialmente per tutto il Belpaese, seppur con alcune differenze.
I saldi iniziati in tutta Italia il 6 luglio (per la prima volta non di sabato) non hanno fatto faville, ma in generale i commercianti possono dirsi soddisfatti. La tendenza sempre più chiara, però, è che a spendere tanto, nello Stivale, sono i turisti stranieri, perché il Made in Italy è un brand inconfondibile, in tutto il mondo, con una straordinaria capacità attrattiva.
Gli italiani si sono dimostrati un po’ più timidi per questi saldi estivi, ma hanno comunque speso (qui cosa hanno comprato di più). Nonostante le vetrine siano già allestite con i capi autunno/inverno, ancora per qualche giorno è possibile sfruttare le ultime occasioni in saldo.
Le regole dei saldi 2023
La Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano sempre le regole generali da tenere a mente durante i saldi:
- vestiti e accessori in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo
- prezzi: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, che di norma è il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti l’avvio dei saldi, lo sconto e il prezzo finale
- pagamenti: obbligo di accettazione del commerciante di carte di credito o bancomat
- cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione e, nel caso queste siano impossibili, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro 2 mesi dalla data della scoperta del difetto. La prova dei cambi è rimessa alla discrezionalità del negoziante.
Saldi estivi 2023: quando finiscono, tutte le date per regione
In alcune regioni i saldi estivi sono già terminati:
- Lazio, 19 agosto
- Liguria 19 agosto
- Piemonte 31 agosto
- Veneto 31 agosto
- Marche 31 agosto
Ecco quando finiscono i saldi estivi nelle altre regioni:
3 settembre
- Lombardia 3 settembre
- Trento e Provincia 3 settembre, ma i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi
- Emilia Romagna 3 settembre
- Toscana 3 settembre
- Abruzzo 3 settembre, ma possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
- Molise 3 settembre, con divieto vendite promozionali 30 giorni dopo della data inizio saldi
- Umbria 3 settembre, con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
- Campania 3 settembre
- Sardegna 3 settembre
4 settembre
- Calabria 4 settembre
6 settembre
- Basilicata 6 settembre
15 settembre
- Puglia 15 settembre
- Sicilia 15 settembre, con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
30 settembre
- Friuli Venezia Giulia 30 settembre, con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
- Valle d’Aosta 30 settembre
Discorso a parte per l’Alto Adige, che al suo interno ha regole diverse:
Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina
– Bolzano, Andriano, Terlano, Nalles, Meltina, Laives, Vadena, Bronzolo, Ora, Egna, Montagna, Termeno, Magrè, Cortaccia, Cortina, Salorno, Aldino, Trodena, Anterivo, S. Genesio, Fiè, Sarentino, Appiano, Caldaro, Cornedo, Nova Ponente, Nova Levante
11 agosto (già finiti)
– Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena 15 settembre
Distretto di Merano e Burgraviato
– Merano, Moso in Passiria, San Leonardo in Passiria, S. Martino in Passiria, Rifiano, Tirolo, Scena, Lagundo, Caines, Parcines, Avelengo, Marlengo, Verano, Plaus, Cermes, Lana, Postal, Gargazzone, San Pancrazio d’Ultimo, Ultimo, Proves, Lauregno, Tesimo, Senale/S. Felice, Naturno 11 agosto (già finiti)
Distretto Valle Isarco e Alta Valle Isarco
– Bressanone, Rio Pusteria, Fortezza, Varna, Rodengo, Naz-Sciaves, Luson, Velturno, Chiusa, Funes, Barbiano, Laion, Ponte Gardena, Vipiteno, Brennero, Racines, Campo di Trens, Val di Vizze, Villandro, Vandoies 11 agosto (già finiti)
Distretto Val Pusteria
– Brunico, Perca, Valdaora, Rasun Anterselva, Monguelfo-Tesido, Valle di Casies, Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Chienes, Terento, Gais, Selva dei Molini, Valle Aurina, Predoi, Campo Tures, Sesto 11 agosto (già finiti)
– Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara 15 settembre
Distretto Val Venosta
– Curon Venosta (tranne Resia e San Valentino alla Muta), Glorenza, Sluderno, Malles, Lasa, Castelbello-Ciardes, Silandro, Laces, Martello, Tubre, Prato allo Stelvio, Senales (tranne Maso Corto) 11 agosto (già finiti)
– Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta 15 settembre.