In Italia è emergenza salute: questi farmaci non si trovano più

Massima allerta dei farmacisti italiani sulla carenza di alcuni farmaci d’uso comune e stagionale: perché le medicine scarseggiano e quali sono

Foto di Miriam Carraretto

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

È in atto una “tempesta perfetta“. Questa volta non stiamo parlando strettamente di economia, ma della nostra salute. La carenza di alcuni farmaci d’uso comune e stagionale continua a essere una realtà con cui dobbiamo fare i conti. La situazione è tutt’altro che semplice, per via della guerra in Ucraina ancora in corso, dei problemi produttivi legati alla crisi energetica e alla scarsità di reperire alcuni materiali, quelli per il packaging ad esempio, come vetro e alluminio, uniti al picco della stagione influenzale e l’onda lunga del Covid, che sta interessando anche i Paesi asiatici produttori di principi attivi, come la Cina e l’India.

La scarsità di farmaci, iniziata già la scorsa primavera, quando la Federazione dei farmacisti per prima aveva denunciato l’indisponibilità di alcuni farmaci antinfiammatori, sta continuando a influenzare – perdonate il gioco di parole – la vita degli italiani. L’allarme arriva forte e chiaro dal presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) Andrea Mandelli, che ha tracciato le linee di un quadro piuttosto preoccupante.

Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Agenzia Italiana del Farmaco, oggi in Italia sono circa 3.200 i medicinali che scarseggiano nelle farmacie, da Nord a Sud, senza distinzione. Quasi il 50% di queste medicine “mancanti” è dettato dalla cessazione della loro commercializzazione, ma in questi casi se ne trovano altre in sostituzione, quindi il problema spesso è facilmente tamponabile. Il 46%, invece, proprio scarseggia, e quindi chi si deve curare rischia davvero di non poterlo fare.

Tutto questo in unn momento difficile anche per gli ospedali e le strutture sanitarie, che sono anche a rischio tenuta non solo per le nuove ondate di influenza e Covid, ma anche a causa del meccanismo del payback sanitario, su cui il governo Meloni è intervenuto per ora soltanto prendendo tempo.

Perché in Italia le medicine scarseggiano

Pesano l’aumento dei consumi di determinate classi di farmaci e i problemi legati alla produzione dei medicinali, considerata anche la delocalizzazione degli stabilimenti in Cina e India, ma non solo.

Prima di tutto, si registra un aumento dei consumi, anche per lo spostamento delle cure contro il Covid a livello domiciliare, oltre che per un’influenza che si sta rivelando particolarmente contagiosa e aggressiva, l’australiana, ha sottolineato Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale (qui i sintomi dell’influenza e i campanelli d’allarme a cui stare attenti).

“Ragioni, dunque – tranquillizza Cossolo – puramente epidemiologiche, alle quali si aggiunge una crisi internazionale che sta determinando carenze di alluminio, materiale fondamentale per la realizzazione dei blister, ma anche di plastica e vetro”.

La situazione quindi è dovuta da una parte alla carenza dei principi attivi più richiesti, per la notevole diffusione delle tipiche malattie stagionali e del Covid, e dall’altra anche alle difficoltà nell’approvvigionamento delle materie necessarie al confezionamento di tutti i farmaci e medicinali. Con l’aumento dei costi di carburanti, poi, molte aziende hanno diradato le consegne.

Le 10 cosa da fare e da non fare per curare il Covid nei bambini

Farmacie prese d’assalto: cosa sapere e cosa fare

Il risultato è un vero e proprio assalto alla diligenza: dopo le notizie di questi giorni, migliaia di italiani si sono riversati in farmacia per fare scorte, ma sono gli stessi farmacisti a mettere uno stop, invitando le persone a non preoccuparsi, visto che spesso sono reperibili alternative, nella maggioranza dei casi anche più economiche.

Guai insomma a lasciarsi andare a sterili allarmismi. I farmacisti restano un baluardo irrinunciabile per fornire le corrette informazioni ai cittadini, e consigliarli al meglio, anche suggerendo l’utilizzo di farmaci equivalenti, o alternative della stessa classe terapeutica e ancora, dove possibile, preparando medicinali nei laboratori galenici di cui molte farmacie sono dotate.

La FOFI – prosegue Mandelli – aveva prefigurato questa situazione già alla fine della scorsa primavera, e si era subito attivata affinché le circa 2mila farmacie italiane in grado di realizzare preparati galenici avessero tutti gli strumenti per attivarsi e sopperire alle carenze esistenti, in primis di farmaci antinfiammatori pediatrici a base di ibuprofene (vi avevamo parlato qui della carenza della scorsa primavera/estate di uno dei farmaci più utilizzati per la cura del Covid nei bambini).

“I farmacisti – prosegue Mandelli – restano un punto di riferimento competente e sempre disponibile per informare e orientare il paziente, anche sull’utilizzo di eventuali alternative terapeutiche, laddove l’irreperibilità di uno specifico medicinale dovesse perdurare. In ogni caso, vista la situazione piuttosto complicata, ribadiamo il nostro appello al senso civico e allo spirito di solidarietà dei cittadini, invitandoli caldamente – conclude il presidente dei farmacisti italiani – a non ricorrere a inutili scorte o accaparramenti di farmaci già carenti, che sono quindi indispensabili a coloro che ne hanno un bisogno attuale e immediato”.

Il consiglio per i pazienti è di ricorrere ai medicinali equivalenti, che hanno la stessa efficacia terapeutica di quelli di marca. Inoltre, in alcuni casi, ci si può rivolgere alle farmacie che possono realizzare preparazioni galeniche, efficaci e sicure tanto quanto i prodotti industriali, spiega ancora il numero uno di Federfarma Cossolo.

I farmaci che non si trovano più in farmacia

Ma quali sono nel dettaglio i farmaci che non si trovano? L’AIFA monitora costantemente la temporanea irreperibilità sul mercato nazionale di medicinali, in particolare di quelli indispensabili per la cura di determinate patologie.

Con l’influenza che sta colpendo duramente, e la nuova e più aggressiva variante Covid Kraken giunta anche in Italia (qui i sintomi più pesanti), tra i farmaci più difficile da trovare in circolazione adesso ci sono antinfiammatori, antipiretici, alcuni tipi di antibiotici, soprattutto per uso pediatrico: mancano ibuprofene, paracetamolo e amoxicillina, tra gli altri. Ma anche cortisonici per l’aerosol, prodotti per la tosse, ma anche farmaci antiepilettici, contro l’ipertensione e persino alcuni antitumorali.

Andando a spulciare l’elenco dei farmaci carenti costantemente aggiornato dall’AIFA, vediamo che diversi farmaci – la metà circa come detto prima – mancano a causa della cessata commercializzazione; altri scarseggiano invece perché stanno registrando picchi notevoli di richieste, e altri ancora per problemi legati alla produzione, spesso extra Europa.

Ecco i principali medicinali che non si trovano più nelle farmacie italiane (indichiamo di seguito i più diffusi e i più noti, soltanto a titolo esemplificativo: l’elenco completo dei farmaci carenti lo potete consultare qui).

Cessata commercializzazione

Per cessata commercializzazione scarseggiano ovunque:

  • AUGMENTIN
  • BENACTIV GOLA
  • BETADINE
  • BIOCHETASI
  • CIQORIN
  • ENANTYUM
  • FASTUM
  • FLUIMUCIL
  • GAVISCON
  • GOLA ACTION
  • MAALOX
  • MOMENT
  • MOTILIUM
  • OKI
  • VENTOLIN

Elevata richiesta

Per elevata richiesta in farmacia mancano ad esempio:

  • ACETILCISTEINA HEXAL AG
  • ALBUMINA BAXALTA
  • AMOXICILLINA E ACIDO CLAVULANICO
  • AZITROMICINA
  • CLARITROMICINA
  • CLAVULIN
  • CREON
  • EFFERALGAN
  • ESOMEPRAZOLO ZENTIVA
  • FEMITY
  • FENROO
  • FLUVASTATINA
  • GAVISCON
  • IBUPROFENE
  • LANSOPRAZOLO
  • LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO
  • MAXALT
  • PARACETAMOLO MYLAN PHARMA
  • RIOPAN
  • TACHIPIRINA
  • TAVOR
  • TESTOVIRON
  • VICKS FLU TRIPLA AZIONE
  • VICKS MEDINAIT
  • ZINDEL
  • ZITROMAX.

Problemi produttivi

Per problemi produttivi mancano invece ad esempio:

  • ASPIRINA
  • ATROPINA
  • BENAGOL
  • BISOLVON TOSSE SEDATIVO
  • CALCIO
  • KETODOL
  • LOPERAMIDE
  • LORAZEPAM
  • MAG 2
  • MOMENTACT
  • MORFINA CLORIDRATO MOLTENI
  • MUCOSOLVAN
  • MUSCORIL
  • NUROFEN
  • PANTOPRAZOLO ZENTIVA
  • PLASIL
  • TACHIDOL
  • ZOFRAN.