Truffe social: come segnalarle, difendersi e riavere i soldi

Adottare alcuni accorgimenti risulta essere utile per evitare di cadere in qualche tranello online o rimanere vittima di una delle tante truffe social che circolano

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

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Purtroppo al giorno d’oggi le truffe sui social sono all’ordine del giorno. Non sempre, però, si deve disperare: in alcuni casi è possibile recuperare i soldi persi, ma è necessario muoversi tempestivamente. La truffa deve essere segnalata alla Polizia o ai Carabinieri e, soprattutto, si deve contattare immediatamente la banca presso la quale si ha il proprio conto corrente.

Il passo successivo è quello di raccogliere tutte le prove disponibili che attestino la truffa di cui si è vittima. Potrebbe inoltre essere necessario consultare un legale o rivolgersi a un’associazione dei consumatori, che sono sempre attive nel supportare le vittime di una raggiri online.

Cosa sono le truffe social

Le truffe social sono delle frodi che avvengono online sfruttando le piattaforme social, come Facebook, Instagram o Linkedin. L’intento è quello di sottrarre agli utenti denaro, dati personali o informazioni sensibili. Per riuscire a centrare il loro obiettivo, i truffatori utilizzano diverse tattiche, adottando, di volta in volta, dei profili falsi, inviando messaggi di phishing e applicando delle tecniche di ingegneria sociale. Si punta così a creare delle situazioni che possono trarre in inganno le ignari vittime.

Le truffe più comuni attraverso i social media sono le seguenti:

  • catfishing. Consiste nella creazione di un profilo falso, assumendo l’identità di un’altra persona, grazie alla quale viene instaurata una relazione romantica con la vittima per chiedere del denaro;
  • phishing. È la truffa più comune: vengono inviati dei messaggi che sembrano provenire da delle fonti affidabili – come delle banche o dei servizi online – grazie ai quali vengono chieste delle informazioni personali alle vittime. Quello che interessa ottenere sono le password e i dati bancari;
  • quiz scams. Guardandoli superficialmente sembrano degli innocui quiz, ma in realtà sono degli strumenti per raccogliere o delle informazioni personali o per infettare il dispositivo con dei malware;
  • truffe commerciali. Vengono offerti dei prodotti o dei servizi a dei prezzi esageratamente bassi per essere veri. Viene richiesto il pagamento con dei mezzi non tracciabili;
  • hijacking del profilo. Viene sottratto il controllo di un determinato account per poterlo utilizzare in modo fraudolento;
  • le truffe del Mi Piace. Viene offerto del denaro in cambio di condivisioni o like. Lo scopo è quello di rubare dei dati o effettuare del phishing.

È sempre importante ricordare che le banche, le assicurazioni e le autorità (come Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza) non chiedono mai i dati via mail. Quando si dovessero ricevere delle richieste di questo tipo è sempre opportuno diffidare.

Quando è necessario denunciare una truffa

Una delle domande che sorgono nel momento in cui si è vittima di una truffa è se sia necessario effettuare una denuncia. È il momento giusto di recarsi alla Polizia o dai Carabinieri quando:

  • nel momento in cui è stata persa una somma significativa di denaro. A seguito di un pagamento per un prodotto o un servizio che non è mai stato ricevuto o quando è stato trasferito del denaro e si hanno dei dubbi sull’operazione, è tempo di agire;
  • il truffatore non è rintracciabile. Quando il venditore o, addirittura, il sito web sono spariti subito dopo aver ricevuto i soldi e non si riesce ad entrare in contatto con loro, è tempo di denunciare la truffa;
  • il sito web, la piattaforma o il profilo social sembrano sospetti. Nel momento in cui sorga il sospetto che ci siano delle attività fraudolente intorno al sito – possono insospettire eventuali errori grammaticali o degli indirizzi email sospetti – è bene muoversi con la necessaria tempestività;
  • sei entrato in possesso di una serie di prove con le quali hai appurato che il sito e l’offerta fossero ingannevoli. Una volta raccolta la documentazione, la denuncia è indispensabile.

Come recuperare i soldi persi

Non sempre è possibile riuscire a recuperare dei soldi persi a seguito di una truffa social. Ad ogni modo è possibile intraprendere una serie di azioni:

  • se il pagamento è stato effettuato tramite una carta di credito o un bonifico bancario è opportuno contattare immediatamente la propria banca. Spesso e volentieri vengono offerte delle protezioni contro le truffe;
  • se il pagamento è stato fatto recentemente e non è ancora stato completato è possibile annullarlo;
  • in alcuni casi l’unica soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi ad un legale per esplorare quali siano le opzioni a tua disposizione.

Come prevenire le truffe social

Per prevenire problemi si possono adottare alcuni accorgimenti per auto proteggersi dalle truffe:

  • verificare sempre l’affidabilità dei siti e dei profili social dai quali arrivano le offerte. È sempre opportuno utilizzare delle piattaforme sicure e conosciute;
  • non devono essere condivise delle informazioni sensibili;
  • è opportuno utilizzare dei metodi di pagamento sicuri, come Paypal, che mettono a disposizione delle protezioni contro le truffe;
  • controllare sempre le recensioni degli altri utenti prima di fare un acquisto.