Le truffe sentimentali, note anche come “romance scam”, sono raggiri che sfruttano i sentimenti e la fiducia delle vittime per ottenere denaro o informazioni personali. Si tratta di uno dei reati più dolorosi perché, oltre al danno economico, provoca conseguenze emotive e psicologiche profonde. La Polizia Postale definisce queste truffe come “un colpo al desiderio di felicità”, poiché manipolano le emozioni della vittima fino a renderla dipendente dal truffatore.
I malintenzionati utilizzano profili falsi sui social network o sui siti di incontri online, spesso con foto rubate dalla rete. Si presentano come persone affascinanti e con occupazioni prestigiose, ad esempio imprenditori, medici, militari in missione o membri di organizzazioni umanitarie. Quasi sempre dichiarano di essere single, vedovi o separati.
Le vittime sono spesso donne oltre i 50 anni, separate, vedove o divorziate, ma negli ultimi anni si è registrato un aumento anche dei casi che coinvolgono uomini. Il contatto inizia con una richiesta di amicizia, seguita da messaggi che diventano sempre più personali e coinvolgenti.
Come funzionano le truffe sentimentali sui social
Il primo passo del truffatore è instaurare un rapporto di fiducia. I messaggi iniziali sono cordiali e calibrati sugli interessi della vittima, osservati e studiati attraverso i contenuti che pubblica online. Col tempo, le conversazioni si arricchiscono di dettagli intimi e confidenze, creando un legame virtuale intenso e apparentemente autentico.
Una volta conquistata la fiducia, il truffatore inizia a formulare richieste di denaro. Le motivazioni sono varie: spese mediche urgenti, acquisto di biglietti aerei per raggiungere la vittima, tasse universitarie, problemi burocratici, necessità di pagare una tangente per lasciare un Paese. In alcuni casi, si parla di comprare una casa insieme.
Gli importi richiesti possono crescere rapidamente, arrivando anche a centinaia di migliaia di euro. Molte vittime, convinte della sincerità del sentimento, assecondano queste richieste.
Segnali tipici di una truffa sentimentale includono:
- rifiuto di incontri di persona o videochiamate;
- uso di un italiano sgrammaticato, in genere tradotto automaticamente;
- messaggi insistenti sull’onestà e integrità del truffatore;
- comunicazione a orari insoliti dovuti a presunti fusi orari.
Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, i testi sono diventati più curati e coerenti, riducendo gli errori grammaticali che un tempo rappresentavano un campanello d’allarme.
I numeri delle truffe sentimentali in Italia
Nel 2024 sono stati denunciati alla Polizia Postale 461 casi di truffe sentimentali. Si tratta di un dato parziale, poiché molti episodi restano sommersi a causa della vergogna o della paura di essere giudicati. Secondo la dirigente della Polizia Barbara Strappato, “sono persone normalissime che colmano con qualche amicizia online qualche vuoto della loro vita”.
Le somme sottratte superano i 7 milioni di euro in un solo anno, ma la cifra reale è probabilmente molto più alta. La reticenza nel denunciare è legata anche al senso di colpa e alla difficoltà di ammettere di essere stati ingannati.
Un identikit del truffatore sentimentale emerge dalle indagini: si tratta spesso di individui che dichiarano di vivere e lavorare all’estero, con ruoli affascinanti e vite piene di avventure. Sfruttano ogni spazio vuoto nella vita della vittima, scrivendo messaggi dall’alba a notte fonda per mantenere alta l’attenzione e la dipendenza emotiva.
Come sventare una truffa sentimentale
Per evitare di cadere vittima di una truffa romantica, la Polizia Postale e le autorità competenti suggeriscono alcune precauzioni:
- verificare foto e nome su motori di ricerca per scoprire eventuali segnalazioni o utilizzi sospetti;
- controllare il profilo social: data di iscrizione recente, pochi amici o scarsa attività possono essere segnali di un account falso;
- diffidare di chi chiede denaro con insistenza o inventa motivazioni urgenti;
- mantenere le conversazioni sulle piattaforme di incontri o social, evitando di spostarsi su canali privati come chat o telefono;
- non condividere informazioni personali come dati bancari, numeri di carta di credito o documenti;
- chiedere foto recenti in contesti quotidiani per verificare l’autenticità.
Un’ulteriore misura preventiva è confidarsi con una persona di fiducia, che possa offrire un punto di vista esterno e più lucido.
Cosa fare se si è truffati
Se si sospetta di essere vittima di una truffa sentimentale, è fondamentale agire rapidamente:
- sospendere ogni contatto con il presunto truffatore;
- denunciare immediatamente alla Polizia Postale, portando con sé tutte le prove (messaggi, email, ricevute di pagamento);
- informare la propria banca o l’istituto di credito per tentare di bloccare le transazioni in corso;
- non inviare ulteriori somme di denaro.
Il sito ufficiale della Polizia Postale consente di inviare segnalazioni online e fornisce aggiornamenti sugli “alert” riguardanti nuove modalità di truffa. Le denunce tempestive possono contribuire a individuare i responsabili, spesso membri di organizzazioni criminali internazionali con base in Paesi come Nigeria, Ghana e Costa d’Avorio.