Come vengono fatti i sondaggi politici

Ecco come sono realizzati i sondaggi politici, spesso accusati dall’opinione pubblica di essere poco attendibili

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 30 Maggio 2018 13:30Aggiornato: 27 Maggio 2024 18:42

Nei momenti di campagna elettorale, le televisioni e i giornali si riempiono di sondaggi politici: ma come si fanno? Una delle convinzioni più diffuse è che i sondaggi politici non rispecchino mai la realtà delle cose. In realtà la questione non è così semplice perché anche quando si rispettano tutte le regole per la sua creazione, queste a volte possono essere scompaginate e disattese dai cittadini stessi.

Come si fa un sondaggio

Partiamo dalle basi: un sondaggio politico attendibile, per essere tale, deve essere sviluppato e svolto seguendo dei criteri scientifici approvati dagli studiosi. Questo vuol dire che l’azienda incaricata di effettuare questi test deve selezionare un campione di persone che risponde ai requisiti della società che si vuole analizzare per il sondaggio. Normalmente sono vagliate circa mille cittadini in base al genere, all’età, al titolo di studio e al tipo di lavoro. Le percentuali secondo le quali sono scelte dipendono dalla particolare composizione della società. Queste cifre, quindi, cambiano non solo a seconda degli Stati, ma anche tra le varie regioni.

Il numero di persone da inserire nel campione non dipende dalla dimensione della popolazione. Non possono essere comunque meno di mille: questa, infatti, è la cifra che consente un margine di errore minimo, pari al 3%. Un buon sondaggio politico non deve salire oltre questo numero, altrimenti è poco attendibile. Sono molti però gli imprevisti che possono capitare durante la sua realizzazione, e che fanno sì che questo possa poi non rispecchiare la realtà futura dei fatti.

I sondaggi politici possono essere realizzati in modalità diverse: per telefono o tramite internet. Ciò che spesso accade però, è che non tutte le persone inserite nel campione rispondono alle domande: in questo modo, se si avranno solo 800 risposte da analizzare, è chiaro che il margine d’errore non sarà più il 3%, ma un numero molto più alto. Che renderà difficile l’attendibilità del sondaggio politico.

E per quanto riguarda l’Italia? Il nostro paese costituisce un caso a parte perché caratterizzato – sin dalla sua creazione – da un multipartitismo estremo e da una grande instabilità politica. Ciò rende difficile realizzare un sondaggio politico che possa davvero rispecchiare la realtà, anche selezionando un campione che risponde in maniera perfetta a tutti i criteri scientifici del caso.

Come creare campioni rappresentativi

Al di là di determinati criteri scientifici, da rispettare necessariamente, è fondamentale che la persona incaricata di effettuare i sondaggi politici sia competente e preparata. In senso generale? Certo, ma soprattutto in merito all’obiettivo da raggiungere e su come raggiungerlo.

Una maggior preparazione aumenta le chance che il sondaggio risulti reale. Per quanto questo possa risultare arbitrario, sotto certi aspetti, affidarlo a un soggetto ampiamente esperto nel caso specifico trattato è il primo passo. In questo caso ci è utile un esempio. Un semplice sondaggio d’opinione, dunque non politico, basato su un nuovo smartphone, prevede una certa esperienza nel selezionare i campioni giudicati rappresentativi. Inutile targhettizzare persone non abbienti o comunque distanti dalle previsioni di spesa di 1.000/1.200 euro per un cellulare.

Detto ciò, ogni società di sondaggi mescola criteri universali e inviolabili con altri personali. Si torna dunque a parlare di un elemento arbitrario, che avvolge la fase di scelta dei campioni rappresentativi, in grado di restituire un valore reale. Una volta ottenuti i dati, bisogna elaborarli. Un’azione tutt’altro che semplice. Pur avendo rispettato le quote, occorre ragionare su quelle caselle per le quali non si è stati in grado di ottenere le quote adeguate. Cosa accade quando si cercavano 50 persone di un certo sesso e condizione sociale, ma ne sono state intervistate 43? Sta all’esperto sondaggista attribuire un valore alle caselle mancanti, basandosi sulle altre risposte e trovando un equilibrio grazie agli altri parametri ottenuti.