Sciopero aereo del 17 dicembre 2025, stop di quattro ore e possibili disagi

Sciopero aereo del 17 dicembre 2025, stop di quattro ore per personale aeroportuale e compagnie, possibili ritardi e cancellazioni

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

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Il 17 dicembre 2025 il trasporto aereo italiano sarà interessato da uno sciopero nazionale di quattro ore, in programma dalle 13:00 alle 17:00. La mobilitazione coinvolge diverse categorie professionali del settore e potrebbe avere effetti significativi sull’operatività degli aeroporti e sui collegamenti aerei, sia nazionali sia internazionali. La giornata cade in una fase delicata dell’anno, con l’avvio dei primi spostamenti legati alle festività natalizie, aumentando il rischio di ritardi e cancellazioni.

Le categorie coinvolte nello sciopero

La protesta interessa più segmenti della filiera del trasporto aereo. Sono coinvolti il personale Enav dell’Area di Controllo di Roma, addetto alla gestione del traffico aereo, e i lavoratori delle aziende di handling associate ad Assohandlers, che operano nei principali scali italiani occupandosi di servizi a terra come check-in, imbarco, carico e scarico bagagli.

Partecipano allo sciopero anche diverse categorie di personale di compagnie aeree. Tra queste figurano il personale e gli assistenti di volo di Vueling, una parte del personale di terra di Air France e KLM, i dipendenti di Ita Airways e alcune unità di Techno Sky operative nel comprensorio siciliano.

In aggiunta, è prevista l’adesione del personale navigante di easyJet. La presenza contemporanea di più soggetti rende probabile un impatto trasversale sulle attività aeroportuali.

Le motivazioni della protesta

Alla base dello sciopero ci sono rivendicazioni di natura contrattuale e industriale.

Le organizzazioni sindacali segnalano la mancanza di risposte ritenute adeguate sul piano industriale approvato dal consiglio di amministrazione di Ita Airways, giudicato carente sotto il profilo degli investimenti sulla flotta e delle prospettive di crescita occupazionale.

Viene inoltre richiamata la situazione del personale ancora in cassa integrazione straordinaria e di quello in attesa di stabilizzazione.

Un altro punto centrale riguarda il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, scaduto a dicembre 2024. Secondo i sindacati, la trattativa procede con eccessiva lentezza, mentre il personale continua a garantire l’operatività in condizioni definite non più sostenibili.

A questo si aggiunge il mancato riconoscimento della quota aggiuntiva del premio di risultato relativa all’ultimo esercizio.

Le procedure e il quadro normativo

Lo sciopero del 17 dicembre è stato proclamato nel rispetto della normativa vigente sui servizi pubblici essenziali.

Le organizzazioni sindacali hanno dichiarato di aver esperito senza esito positivo sia la prima fase della procedura di raffreddamento in sede aziendale, svoltasi il 19 settembre 2025, sia la seconda fase di conciliazione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 17 novembre 2025.

La protesta rientra quindi nelle previsioni della Legge 146/1990 e delle successive modifiche, che regolano il diritto di sciopero nei settori essenziali, imponendo fasce orarie definite e il rispetto dei servizi minimi garantiti.

Possibili effetti su voli e aeroporti

Lo stop di quattro ore nella fascia centrale della giornata potrebbe tradursi in ritardi nelle partenze e negli arrivi, oltre a possibili cancellazioni, soprattutto per i voli a corto e medio raggio.

Le criticità potrebbero emergere nelle operazioni di check-in, nelle attività di imbarco e nelle procedure di assistenza a terra, con effetti a cascata sull’intera programmazione dei voli.

Le compagnie aeree hanno già iniziato a segnalare ai passeggeri la possibilità di disagi e invitano a verificare lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto. Anche gli aeroporti potrebbero registrare un aumento dei tempi di attesa, in particolare negli scali con maggiore traffico.