Tornano i saldi invernali, uno degli appuntamenti più attesi per i consumatori. Per gennaio 2026, come ogni anno, alcune regioni anticipano l’inizio degli sconti rispetto al resto d’Italia, offrendo ai clienti la possibilità di accedere prima alle riduzioni di prezzo. La data di riferimento per l’inizio dei saldi invernali 2026, nella maggior parte d’Italia, è sabato 3 gennaio. Non tutte le Regioni, però, seguono lo stesso calendario.
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Saldi gennaio 2026, le regioni che iniziano prima e dopo
La Valle d’Aosta rappresenta il caso più evidente di anticipo: qui i saldi iniziano il 2 gennaio, un giorno prima, consentendo ai consumatori di approfittare degli sconti con un giorno di anticipo rispetto al resto del Paese. Anche le Province autonome di Trento e Bolzano seguono un calendario distinto.
In Alto Adige, in particolare, l’avvio dei saldi non è uniforme e varia in base ai distretti: in molte aree urbane e di fondovalle gli sconti partono l’8 gennaio, mentre nelle località a forte vocazione turistica invernale l’inizio viene posticipato a marzo, dopo la fine dell’alta stagione sciistica. Questa differenziazione risponde all’esigenza di tutelare il commercio locale durante i periodi di massimo afflusso turistico.
Perché alcune regioni anticipano l’avvio
La possibilità di anticipare o modulare le date dei saldi deriva dalle competenze attribuite alle Regioni in materia di commercio. Gli “Indirizzi unitari delle Regioni”, approvati nel 2011, fissano come riferimento il primo giorno feriale antecedente l’Epifania, prevedendo però deroghe legate alle specificità territoriali.
In questo quadro si inseriscono sia l’anticipo della Valle d’Aosta sia la gestione autonoma delle Province di Trento e Bolzano. Per i consumatori, queste differenze rappresentano un’opportunità, soprattutto per chi vive in zone di confine o è disposto a spostarsi per intercettare prima le offerte.
Il calendario dei saldi regione per regione
Confcommercio ha pubblicato le date di avvio e della durata dei saldi invernali 2026, con indicazione delle regole sulle vendite promozionali. Questo il quadro:
| Regioni | Saldi |
|---|---|
| Abruzzo | 3 gennaio per 60 giorni |
| Basilicata | 3 gennaio – 1 marzo |
| Calabria | 3 gennaio per 60 giorni |
| Campania | 3 gennaio per 60 giorni |
| Emilia-Romagna | 3 gennaio per 60 giorni |
| Friuli Venezia Giulia | 3 gennaio – 31 marzo |
| Lazio | 3 gennaio per 6 settimane |
| Liguria | 3 gennaio – 16 febbraio (45 giorni) |
| Lombardia | 3 gennaio – 3 marzo |
| Marche | 3 gennaio – 1 marzo |
| Molise | 3 gennaio per 60 giorni |
| Piemonte | 3 gennaio per 8 settimane |
| Puglia | 3 gennaio per 60 giorni |
| Sardegna | 3 gennaio per 60 giorni |
| Sicilia | 3 gennaio – 15 marzo |
| Toscana | 3 gennaio per 60 giorni |
| Umbria | 3 gennaio per 60 giorni |
| Valle d’Aosta | 2 gennaio – 31 marzo |
| Veneto | 3 gennaio – 28 febbraio |
| Provincia autonoma di Trento | per 60 giorni (periodi determinati dai commercianti) |
| Provincia autonoma di Bolzano | 8 gennaio – 5 febbraio (in molti distretti) oppure 7 marzo – 4 aprile (in alcune aree turistiche) |
A parte la Valle D’Aosta, tutte le regioni inizieranno i saldi il 3 gennaio. La differenza sta nella durata come per il Lazio dove è previsto un periodo di 6 settimane, mentre in Piemonte le settimane saranno 8.
La trasparenza dei prezzi
Anche nelle regioni che iniziano prima restano valide le regole nazionali a tutela dei consumatori. I negozi devono indicare in modo chiaro il prezzo originario, quello scontato e la percentuale di riduzione.
Lo sconto deve essere calcolato sul prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti l’avvio dei saldi, per evitare operazioni fuorvianti. La possibilità di sostituire un articolo dipende dalle politiche del singolo esercente. Anche i resi, nei negozi fisici, non sono un diritto automatico e spesso vengono gestiti tramite buoni spesa.