Dal Viminale direttiva zone rosse per Capodanno, più controlli e allontanamenti

Il Viminale ha previsto zone rosse per Capodanno, con controlli intensificati. C'è chi rischia l’allontanamento dalle aree più affollate

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 31 Dicembre 2024 17:51

Con l’arrivo dei festeggiamenti per il Capodanno, il ministero dell’Interno ha adottato misure straordinarie per garantire la sicurezza nelle città italiane. Tra le novità c’è la Direttiva per le “zone rosse”, che prevede controlli più severi e la possibilità di allontanare le persone considerate pericolose o con precedenti penali. Ma cosa comportano esattamente queste nuove misure e come influenzeranno la sicurezza pubblica, specialmente durante le celebrazioni di fine anno?

Cos’è la direttiva zone rosse del Viminale?

La Direttiva “zone rosse” è stata inviata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ai prefetti di tutta Italia. Con questo provvedimento, il ministero chiede di individuare e definire zone delle città ritenute più problematiche in base a criteri di sicurezza, come il rischio di illegalità diffusa, microcriminalità o situazioni di degrado urbano. Si tratta, in sostanza, di aree sensibili che richiedono interventi mirati per garantire l’ordine pubblico.

Il cuore del provvedimento è l’applicazione del daspo urbano, introdotto nel 2017, che consente di allontanare le persone che ostacolano la fruizione di luoghi pubblici come stazioni, fermate dei mezzi pubblici e aree verdi.

La direttiva non impone misure obbligatorie, ma invita i prefetti a prendere iniziative nei contesti urbani considerati sensibili. In pratica, i prefetti devono decidere autonomamente dove e quando applicare il provvedimento, ma le “zone rosse” sono particolarmente concentrate in luoghi ad alta affluenza di persone, come stazioni ferroviarie, piazze affollate, e aree turistiche nel periodo di Capodanno.

Cosa prevede: chi rischia l’allontanamento?

La direttiva estende l’uso del daspo urbano, che permette di allontanare soggetti pericolosi o con precedenti penali. Chiunque venga identificato come minaccia per la sicurezza pubblica può essere allontanato da zone ritenute vulnerabili. Ma non si tratta solo di persone con precedenti penali: il provvedimento può riguardare anche individui sospettati di comportamenti molesti o criminali.

In pratica, chi viene giudicato pericoloso per l’ordine pubblico e ostacola la fruibilità di luoghi pubblici, anche solo per il loro comportamento intimidatorio, rischia di essere allontanato. Le persone colpite da questa misura potrebbero essere interdette da aree come:

  • stazioni ferroviarie
  • aree verdi pubbliche
  • piazze e luoghi di grande afflusso turistico
  • zone della movida (concentrati di locali e attività commerciali)

Le misure sono applicate durante i festeggiamenti di Capodanno, in cui è prevista una grande affluenza di persone.

Esempio di zone rosse a Roma, Milano e Napoli

Le zone rosse individuate dal ministero dell’Interno sono distribuite su diverse città italiane, con una particolare attenzione alle aree turistiche e alle zone della movida. Ecco alcuni esempi significativi:

  • Roma: per la notte di Capodanno, il Circo Massimo e il Palazzo dello Sport sono tra le zone rosse individuate. Questi luoghi, dove si terranno concerti ed eventi pubblici, sono destinati a diventare aree ad alto rischio, quindi sottoposte a controlli intensificati;
  • Milano: la città ha già adottato la direttiva dal 30 dicembre, con misure che resteranno in vigore fino al 31 marzo. Le zone rosse milanesi comprendono stazioni principali come Centrale, Garibaldi e Rogoredo, e aree della movida, come i Navigli e la Darsena. Non solo, anche Piazza Duomo, solitamente meno frequentata di notte, è stata inclusa per via dell’alta affluenza attesa a Capodanno;
  • Napoli: anche il capoluogo campano ha definito alcune zone rosse strategiche, tra cui il lungomare e Piazza Plebiscito, dove sono previsti numerosi eventi di Capodanno. Questi luoghi, già in passato teatro di episodi di microcriminalità, sono stati ritenuti particolarmente sensibili.

Le misure applicabili riguardano anche l’aumento dei controlli di polizia, la videosorveglianza e una maggiore illuminazione nelle aree verdi, per garantire un ambiente sicuro per residenti e turisti.