Tempistiche e documenti per iscriversi all’università

Scopri come iscriversi all'università pubblica e privata, e fino quando si può presentare la domanda

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Francesca Cimellaro

Avvocato Civilista

Laureata presso l'Università degli Studi di Milano, in seguito alla formazione presso il Foro di Milano, è iscritta all'albo degli avvocati di Varese e si occupa principalmente dell'ambito civilistico.

Pubblicato: 13 Ottobre 2021 16:55Aggiornato: 2 Maggio 2024 12:00

Al giorno d’oggi è fondamentale continuare il percorso di studi dopo la scuola dell’obbligo, per acquisire una serie di competenze essenziali e riuscire ad inserirsi in un mercato del lavoro sempre più competitivo. Una volta scelto il corso universitario giusto bisogna effettuare l’iscrizione all’università, un passaggio indispensabile per proseguire il cammino formativo iniziato con la scuola primaria.

Si tratta di un’operazione abbastanza semplice, tuttavia bisogna seguire delle procedure specifiche, fornendo tutta la documentazione richiesta e presentando la domanda entro le scadenze stabilite ogni anno. Inoltre è necessario evitare errori che potrebbero creare problemi, rispettando le regole previste dal nostro ordinamento. Ecco tutto quello che bisogna sapere su come iscriversi all’università.

La scadenza per l’iscrizione all’università

All’ultimo anno di scuola superiore bisogna prendere la fatidica decisione, scegliendo il corso universitario più adatto in base agli sbocchi lavorativi che può offrire e alle proprie preferenze. Per essere ammessi all’università è necessario aver conseguito un titolo di studio valido, quindi un diploma di scuola secondaria di secondo grado della durata di cinque anni, oppure un diploma con una durata di quattro anni, con l’obbligo di recuperare eventuali carenze formative secondo quanto richiesto dalla facoltà.

Prima di potersi iscrivere effettivamente all’università bisogna sostenere i test d’ingresso, ovvero le prove d’ammissione ai corsi universitari previsti dalle facoltà. Le università, infatti, a loro discrezione possono essere a numero aperto, quini accettare qualsiasi studente in possesso dei requisiti anche senza test d’ingresso, oppure a numero chiuso con una serie di prove da superare per essere ammessi all’iscrizione finale. In questo caso si tratta di facoltà che prevedono un numero ristretto di studenti, in genere per via dell’alta domanda che ricevono.

Un’altra tipologia sono le facoltà con accesso programmato a livello nazionale, tra le quali rientrano le università di Medicina e Chirurgia, Architettura e Odontoiatria. Ognuna di esse è soggetta a regole dedicate per le scadenze e le modalità d’ingresso alla facoltà, le quali possono essere disciplinate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), oppure dai consigli di amministrazione delle facoltà stesse a seconda delle diverse circostanze.

Per l’iscrizione all’università non esiste una scadenza unica, infatti variano dal tipo di facoltà e dall’accessibilità del corso universitario di laurea (numero chiuso o aperto). Di solito le facoltà a numero aperto concedono più tempo per l’iscrizione, con la possibilità di presentare la richiesta a partire dal mese di settembre fino a novembre. Per le facoltà a numero chiuso e accesso programmato a livello nazionale le scadenze sono comunicate dalle università e dal MIUR, quindi bisogna prestare attenzione alla pubblicazione delle comunicazioni.

Cosa serve per l’iscrizione all’università

Una volta superato il test d’ingresso per le facoltà a numero chiuso, oppure per frequentare un corso di laurea a numero aperto, è necessario immatricolarsi all’università. Le procedure cambiano per ogni facoltà, per questo motivo bisogna sempre consultare il sito web dell’università prescelta. All’interno del portale le facoltà pubblicano tutte le informazioni necessarie per iscriversi all’università, proponendo il bando completo con i dati in merito alle scadenze e alla documentazione necessaria. Nonostante ogni facoltà possa prevedere dei requisiti specifici, in linea generale i documenti richiesti per l’iscrizione al corso di laurea sono:

  • fotocopia del diploma di scuola superiore;
  • documento di riconoscimento valido;
  • codice fiscale;
  • domanda d’iscrizione al corso universitario;
  • ricevuta di pagamento della tassa d’iscrizione.

Il diploma di maturità viene rilasciato dalla scuola secondaria di secondo grado, basta rivolgersi alla segreteria dell’istituto dopo il superamento dell’esame di Stato sostenuto al termine del quinquennio. La domanda d’iscrizione, invece, è un modulo che si può scaricare online in formato elettronico dal portale della facoltà. Altrimenti è possibile rivolgersi alla segreteria dell’ateneo, dove richiedere una copia cartacea del documento per l’immatricolazione.

Il costo dell’iscrizione all’università

Per iscriversi ad una università è necessario versare la tassa di iscrizione, versando la prima rata prevista per poter frequentare il corso di laurea. All’interno è conteggiata anche la tassa regionale, un’imposta obbligatoria per usufruire del diritto allo studio. Un passaggio fondamentale è l’autocertificazione del reddito ISEE, con il quale viene calcolato l’importo da pagare per il contributo. Allo stesso modo l’ISEE università serve per ottenere una borsa di studio, oppure per essere esonerati dal pagamento della tassa universitaria se in possesso dei requisiti previsti dalle norme di legge.

Il calcolo delle tasse universitarie dipende dalla fascia di reddito, perciò è essenziale recarsi presso un CAF abilitato per accertare il reddito della famiglia e ottenere l’ISEE università. In caso contrario la facoltà può applicare l’aliquota più alta consentita, ovvero richiedere il pagamento più elevato riconosciuto alle famiglie con un reddito alto. Per questo motivo è importante calcolare in modo accurato l’ISEE, affinché il contributo universitario sia compatibile con la situazione economica della propria famiglia.

L’ISEE per università serve per tutti i pagamenti e i benefici ad accezione della tassa di iscrizione, infatti questo versamento è uguale per tutti e non cambia in base al reddito. L’importo quindi non dipende invece dalla facoltà, infatti l’università non può richiedere una somma specifica. Per gli studenti che hanno diritto all’esonero della tassa di iscrizione, dopo il versamento è comunque possibile ottenere il rimborso, con la restituzione dell’importo realizzato dalla facoltà dopo la presentazione dell’ISEE oppure dell’autocertificazione equivalente.

Il costo della prima rata è di 156 euro, dei quali 140 euro per la tassa regionale per il diritto allo studio e 16 euro per l’imposta di bollo. In genere il pagamento deve essere effettuato prima dell’inizio del corso universitario, da luglio a settembre, subito dopo il processo di immatricolazione. La seconda rata invece prevede un importo variabile, in base alla fascia di reddito, alla facoltà e alla posizione dello studente (in corso o fuori corso da uno o più anni). L’importo può andare da un minimo di 300 euro circa, fino a un massimo di 1.800 euro circa, tuttavia alcune università arrivano anche a cifre superiori.

Doppia iscrizione università: è possibile?

In materia si è registrata una recentissima novità. Infatti, il MIUR, in data 29 luglio 2022, ha emanato il Decreto che disciplina, in concreto, le opzioni possibili in merito alla possibilità di contemporanea iscrizione a due corsi di formazione superiore.

La legge 12 aprile 2022, n. 33 – Disposizioni in materia di iscrizione contemporanea a due corsi di istruzione superiore – entrata in vigore il 13 maggio 2022 sancisce “la possibilità di contemporanea iscrizione a due corsi di formazione superiore, introducendo la possibilità per lo studente di conseguire due titoli appartenenti a tali tipologie di corsi nella medesima finestra temporale, così rimuovendo un divieto esistente dal 1933 e allineando in tal modo la normativa nazionale alle norme europee in materia di libera circolazione ex articolo 21 TFUE, di promozione della mobilità degli studenti ex articolo 165 TFUE e di diritto all’istruzione ai sensi dell’articolo 14 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE”.

Ogni studente, dunque, può contemporaneamente iscriversi a due differenti corsi di laurea, di laurea magistrale, anche presso più Università, Scuole o Istituti superiori ad ordinamento speciale, purché i corsi di studio appartengano a classi di laurea o di laurea magistrale diverse, conseguendo due titoli di studio contraddistinti, allo scopo di favorire l’interdisciplinarità della formazione.

È consentito iscriversi simultaneamente a un corso di laurea o di laurea magistrale e a un corso di master, di dottorato di ricerca o di specializzazione, ad eccezione dei corsi di specializzazione medica. È permessa l’iscrizione contemporanea a un corso di dottorato di ricerca o di master e a un corso di specializzazione non medica.

Non è consentita, invece, la contemporanea iscrizione a due corsi di laurea o di laurea magistrale appartenenti alla medesima classe, ovvero allo stesso corso di master, anche presso due diversi Atenei, Scuole o Istituti superiori ad ordinamento speciale.

Non essendo ancora definita una precisa modalità di monitoraggio della doppia iscrizione, che potrebbe essere attuata anche mediante l’incremento dell’Anagrafe nazionale dell’istruzione superiore di cui all’art. 62-quinquies del CAD, gli Atenei dovranno richiedere allo studente che voglia iscriversi ad un secondo corso di studio una autocertificazione, resa ai sensi del DPR 28 dicembre 2000, n. 445 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa – in modo da verificare la possibilità e la sussistenza dei requisiti per la doppia iscrizione.

Al momento dell’iscrizione lo studente dovrà attestare la volontà di iscriversi anche ad un diverso corso universitario, autocertificando il possesso dei requisiti necessari. Tale dichiarazione dovrà essere presentata presso entrambe le istituzioni.

Come ottenere il certificato di iscrizione all’università

Dopo aver completato l’iscrizione all’università, presentando tutta la documentazione alla facoltà entro i termini previsti, è possibile rivolgersi all’ateneo per richiedere il certificato di iscrizione. In questo caso basta presentarsi allo sportello dello studente della propria università, oppure utilizzare i servizi online messi a disposizione del proprio ateneo. Alcune facoltà propongono procedure semplificate, con il rilascio online di una serie di autocertificazioni tra cui quella per l’iscrizione ai corsi di laurea.

Come fare dopo la rinuncia agli studi

Non tutti gli studenti riescono a concludere il corso di laurea, infatti possono subentrare dei motivi che costringono a effettuare la rinuncia agli studi, abbandonando la facoltà senza portare a termine il percorso di studio. L’interruzione della carriera universitaria non comporta necessariamente la perdita di tutti gli esami sostenuti, infatti chi desidera iscriversi a un corso di laurea dopo la rinuncia può comunque usufruire di alcune agevolazioni.

In questi casi è necessario immatricolarsi di nuovo alla facoltà, tuttavia il consiglio dell’ateneo valuterà prima quali sono i crediti che possono essere mantenuti. La domanda d’iscrizione all’università prevede invece lo stesso iter delle prime iscrizioni, quindi bisogna presentare la domanda scaricando il modulo dal portale della facoltà, inviando anche la ricevuta di pagamento della tassa di iscrizione, il diploma di scuola superiore e il modello ISEE università.

Anche in questo caso si deve pagare la prima rata uguale per tutte le facoltà, mentre la seconda viene calcolata in base alla fascia di reddito. Dopo la conferma da parte dell’università è possibile iniziare a frequentare le lezioni, con un piano di studio che terrà conto dei crediti riconosciuti. Prima di compiere questa scelta, dunque, bisogna valutare con attenzione quali sono gli esami esonerati, per capire quali potrebbero essere i costi da sostenere e le tempistiche per concludere il corso di laurea interrotto.

Come iscriversi agli anni universitari successivi al primo

L’iscrizione universitaria richiede il pagamento della prima annualità, la quale come abbiamo visto è suddivisa in due rate. A partire dal secondo anno bisogna versare un contributo annuale, oltre ad eventuali debiti arretrati comunicati dall’ateneo. La data di pagamento dipende dalla facoltà, tuttavia in genere può avvenire da luglio a novembre, ad ogni modo la scadenza può essere fissata anche a settembre oppure a ottobre a discrezione dell’ateneo.

Di norma viene comunicata una data entro la quale è possibile pagare la tassa universitaria con mora, comunque è fondamentale essere in regola con i versamenti precedenti altrimenti bisogna regolarizzare la propria situazione. Nell’annualità ci sono dei costi fissi come avviene per il primo anno di università, ovvero la tassa regionale per il diritto allo studio e l’imposta di bollo, con modalità di pagamento che possono essere in un’unica soluzione oppure in due o tre rate.