Cosa sono e quanto costano i Bitcoin

Scopri quali sono le peculiarità dei Bitcoin, il loro valore e le loro caratteristiche

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Virginia Manca

Content Specialist

Content Specialist esperta in materie economiche-giuridiche, finanziarie e di marketing. Ha due grandi passioni: l'economia e il mondo digitale.

 

I Bitcoin, detti anche criptovalute, rappresentano una delle più famose monete virtuali e devono la loro notorietà al fatto di non essere regolamentate o controllate da nessun governo, Stato o ente economico nazionale o internazionale. I Bitcoin non vengono stampati, bensì creati e commercializzati sul web in modo completamente virtuale. Scopriamo in questo articolo le principali caratteristiche e quanto costa un Bitcoin, al fine di investire al meglio.

Cosa sono i Bitcoin: definizione e funzionamento

Il primo Bitcoin è stato creato nel 2009 ed è senza dubbio la criptovaluta più famosa al mondo. Questo crypto token utilizza avanzati sistemi di crittografia per generare, scambiare, tutelare e tenere traccia di tutte le transazioni generate da ogni specifica unità di questa criptovaluta.

Le monete virtuali sono conservate all’interno di un portafoglio crypto (in inglese wallet), a sua volta virtuale, dotato di due differenti chiavi: una pubblica, per essere condivisa e permettere così la sua circolazione nei mercati dove è possibile spenderla, e una privata, che consente al proprietario di accedervi e gestire le transazioni in maniera sicura. Per utilizzare i Bitcoin è necessario l’utilizzo di un wallet, disponibile in tre differenti tipologie:

  • desktop: è il portafoglio di criptovalute più utilizzato, in quanto assicura totale autonomia nella gestione e nella messa in sicurezza del proprio capitale in Bitcoin;
  • mobile: sono portafogli crypto simili ai wallet desktop, ma si scaricano direttamente sul proprio smartphone tramite app;
  • web: in rete ci sono molti siti che permettono la creazione di portafogli virtuali, la cui sicurezza è affidata alla piattaforma stessa impostando una semplice password. Attenzione però a scegliere un servizio affidabile.

Come generare nuovi Bitcoin: il mining

Prima di comprendere quanto costa un Bitcoin, occorre analizzare come generarne di nuovi. In particolare, oltre alla blockchain, i Bitcoin si basano sulla tecnologia peer to peer (P2P), la stessa utilizzata per scaricare film e musica. Si tratta di un sistema che suddivide le informazioni in più unità di file distribuiti su vari computer connessi tra loro.

Infatti, è proprio grazie alla rete P2P che i Bitcoin vengono creati e scambiati. Questo è supportato dal processo di mining, che consente di assicurare un meccanismo regolamentato stabile alla rete.

Il mining permette di creare proprio nuovi blocchi al fine di generare nuova moneta virtuale. Nonostante ciò bisogna tenere presente che eseguire il mining con il proprio computer ha dei notevoli costi, in generale per gli ingenti livelli di consumo di energia elettrica per supportare la potenza di calcolo.

Quanto costa un Bitcoin: ecco il valore

Questa tecnologia sta alla base del complesso sistema che permette ai Bitcoin di funzionare ed essere utilizzati, tuttavia non garantisce alla criptovaluta la possibilità di mantenere il suo valore nel tempo ed evitare le oscillazioni. Il prezzo dei Bitcoin, infatti, è legato al meccanismo della domanda e dell’offerta; inoltre operando in un settore non regolamentato è esposto anche a fenomeni come la speculazione finanziaria.

Nel chiedersi quanto costa un Bitcoin bisogna considerare che il valore medio previsto per il 2023 è di 33mila euro, simile al valore medio che ha raggiunto nel 2022. Il picco c’è stato nel novembre 2021, quando valeva poco meno di 60.000 euro.

Come funziona una transazione di Bitcoin

Ipotizziamo che una persona voglia inviare soldi ad un’altra realizzando un trasferimento di Bitcoin, ovvero effettuando un pagamento tramite BTC. Per farlo deve inviare una richiesta all’interno della rete blockchain di Bitcoin, specificando i dati necessari per effettuare la transazione (conto di partenza e di arrivo, quantità di denaro da inviare).

Questi dati passano attraverso una serie di nodi dislocati sulla rete, gestiti nel caso delle criptovalute dai miners, persone abilitate a trascrivere la transazione e a loro volta passare i dati al nodo successivo. Ad ogni passaggio il nodo trascrive i dati sul proprio registro virtuale. Se la catena alla fine risulta corretta, ed è stata verificata la provenienza originaria del denaro, la transazione può definitivamente avvenire. La sua validità è dunque determinata da quelle precedenti.

Tasse bitcoin
Le tasse sui bitcoin

Guadagno Bitcoin: ecco le tasse da pagare

Dopo aver messo in evidenza quanto costa un Bitcoin è bene comprendere se ci sono delle tasse da pagare sui guadagni. Infatti è possibile generare un guadagno con le criptovalute, grazie all’analisi tecnica e alle strategie applicate nei propri investimenti.

Dal 2023 infatti sono previste delle tasse con riferimento agli introiti generati dai Bitcoin, in particolare in Italia si paga il 26% sul capital gain, come per altri strumenti finanziari, però solo se la plusvalenza è superiore ai 2.000 euro.

Nel caso in cui le minusvalenza superano i 2.000 euro, allora possono essere portate in deduzione dalle eventuali plusvalenze entro i 4 anni successivi.