Assicurazione sulla vita: tipologie, cosa copre e quanto costa

L'assicurazione sulla vita è una polizza che garantisce il pagamento di una somma di denaro ai beneficiari designati nel caso di decesso del sottoscrittore, fornendo sostegno finanziario per coprire perdite economiche e spese future

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Alessandro Cavallaro

Agente assicurativo

Intermediario assicurativo con 17 anni di esperienza alle spalle, specializzato in tutti i rami assicurativi.

Pubblicato: 31 Dicembre 2019 10:31Aggiornato: 10 Febbraio 2025 16:31

Ama il tuo prossimo come te stesso” potrebbe essere un ottimo slogan per dare un input agli indecisi, perché l’assicurazione sulla vita è un dono che si fa a chi vuole bene a se stesso e ai suoi cari, infatti un riconoscimento economico viene attivato nel caso in cui l’assicurato dovesse passare a miglior vita o dovesse avere un handicap grave, cosa che prevede un precedente premio economico.

L’argomento è moralmente impegnativo, infatti sentimenti come la coscienza, l’amore e l’affetto per i familiari sono le forze motrici di questo investimento. Tecnicamente cosa succede: la persona assicurata decide di beneficiare ai suoi cari un capitale, e, nel momento in cui avviene il contratto ovvero la polizza, decide chi saranno coloro che ne trarranno il beneficio in caso di disgrazie.

Cos’è e come funziona l’assicurazione sulla vita

Un’assicurazione sulla vita è un contratto stipulato tra un individuo e una compagnia assicurativa. In questo accordo, l’assicurato si impegna a versare un premio che può essere annuale, semestrale, trimestrale o mensile, a seconda delle condizioni contrattuali. In cambio, la compagnia assicurativa garantisce il pagamento di una somma predeterminata ai beneficiari indicati nel contratto al verificarsi di specifici eventi, come il decesso dell’assicurato o il raggiungimento di una certa età.

Cosa copre l’assicurazione sulla vita?

Le coperture offerte da un’assicurazione sulla vita variano in base al tipo di polizza sottoscritta e alle clausole inserite nel contratto. Generalmente, le polizze vita possono coprire:

  • Decesso: in caso di morte dell’assicurato, i beneficiari ricevono il capitale assicurato.
  • Invalidità permanente: alcune polizze prevedono il pagamento di una somma in caso di invalidità totale e permanente dell’assicurato.
  • Malattie gravi: alcune coperture includono l’erogazione di un capitale al verificarsi di determinate patologie gravi.
  • Superamento di una certa età: nelle polizze caso vita, l’assicurato riceve una somma al raggiungimento di un’età prestabilita.

È importante leggere con attenzione le condizioni contrattuali per comprendere esattamente quali eventi sono coperti e quali esclusi. Alcune polizze possono prevedere esclusioni o limitazioni, ad esempio in caso di suicidio nei primi anni di validità del contratto o di attività considerate pericolose.

Inoltre, molte polizze offrono la possibilità di aggiungere garanzie opzionali o riders, come la copertura per infortuni, esenzioni dal pagamento dei premi in caso di disabilità o l’indicizzazione del capitale assicurato per contrastare l’inflazione.

Scegliere un’assicurazione sulla vita adeguata alle proprie esigenze richiede una valutazione approfondita delle proprie condizioni personali, familiari ed economiche, al fine di garantire una protezione efficace e completa.

Le tipologie di assicurazione sulla vita

Le polizze vita si suddividono principalmente in tre categorie:

  1. Assicurazione caso morte: protegge i beneficiari designati garantendo loro un capitale o una rendita in caso di decesso dell’assicurato durante il periodo di validità del contratto.
  2. Assicurazione caso vita: prevede il pagamento di un capitale o di una rendita all’assicurato stesso se è in vita alla scadenza del contratto, fungendo spesso da strumento di risparmio o investimento.
  3. Polizza mista: combina le caratteristiche delle prime due tipologie, offrendo una copertura sia in caso di decesso che di sopravvivenza alla scadenza, garantendo così una doppia tutela.

Oltre a queste, esistono altre forme di polizze vita, come le unit-linked, legate all’andamento di fondi di investimento, e le index-linked, collegate a indici finanziari. Queste soluzioni sono più orientate all’investimento e comportano un livello di rischio maggiore, legato alle oscillazioni dei mercati finanziari.

Assicurazione caso morte

L’assicurazione caso morte è una polizza che mira a garantire una sicurezza economica ai beneficiari designati in caso di decesso dell’assicurato durante il periodo di validità del contratto. Questa tipologia di polizza è particolarmente indicata per chi desidera proteggere i propri cari da eventuali difficoltà finanziarie derivanti dalla perdita del principale sostegno economico.

Le principali caratteristiche dell’assicurazione caso morte includono:

  • Durata del contratto: può essere temporanea (ad esempio, 10, 20 o 30 anni) o a vita intera.
  • Premio assicurativo: l’importo da versare può essere fisso o variabile e dipende da fattori come l’età, lo stato di salute e lo stile di vita dell’assicurato.
  • Capitale assicurato: la somma che verrà corrisposta ai beneficiari in caso di decesso dell’assicurato.

Esistono due principali varianti di questa polizza:

  1. Temporanea Caso Morte (TCM): la copertura è valida per un periodo di tempo determinato; se l’assicurato decede entro questo lasso di tempo, i beneficiari ricevono il capitale assicurato.
  2. Polizza a Vita Intera: la copertura è valida per l’intera vita dell’assicurato; il capitale viene corrisposto ai beneficiari al momento del decesso, indipendentemente da quando avviene.

La scelta tra queste due opzioni dipende dalle specifiche esigenze di protezione e pianificazione finanziaria dell’assicurato.

Assicurazione caso vita

L’assicurazione caso vita è una polizza che prevede il pagamento di un capitale o di una rendita all’assicurato stesso, a condizione che sia in vita alla scadenza del contratto. Questa tipologia di polizza è spesso utilizzata come strumento di risparmio o investimento, permettendo di accumulare un capitale da utilizzare per progetti futuri, come l’acquisto di una casa, l’istruzione dei figli o l’integrazione della pensione.

Le principali caratteristiche dell’assicurazione caso vita includono:

  • Durata del contratto: solitamente a medio-lungo termine, con una scadenza prestabilita.
  • Premio assicurativo: può essere versato in un’unica soluzione o attraverso pagamenti periodici; l’importo dipende dalla durata del contratto e dal capitale che si desidera accumulare.
  • Capitale o rendita: alla scadenza del contratto, l’assicurato riceve la somma accumulata, che può essere erogata in un’unica soluzione o sotto forma di rendita periodica.

Esistono diverse varianti di questa polizza, tra cui:

  1. Polizza a Rendita Differita: l’assicurato inizia a percepire una rendita dopo un determinato periodo, utile per integrare il reddito pensionistico.
  2. Polizza a Capitale Differito: prevede il pagamento di un capitale all’assicurato se è in vita alla scadenza del contratto; in caso contrario, i premi versati possono essere restituiti ai beneficiari designati.

Queste polizze offrono l’opportunità di pianificare finanziariamente il futuro, garantendo una somma di denaro utile per affrontare spese importanti o per mantenere il tenore di vita desiderato durante la pensione.

Polizze miste

Le polizze vita miste combinano le caratteristiche delle polizze caso vita e caso morte, offrendo una doppia protezione: garantiscono un capitale ai beneficiari in caso di decesso dell’assicurato, ma se quest’ultimo è ancora in vita alla scadenza del contratto, riceverà lui stesso il capitale accumulato.

Questa tipologia di assicurazione è ideale per chi desidera proteggere i propri cari in caso di eventi imprevisti, ma allo stesso tempo vuole costruire una forma di risparmio per il futuro. Le polizze miste possono essere utilizzate per diversi scopi, come:

  • Integrazione della pensione: accumulando un capitale da utilizzare una volta raggiunta l’età pensionabile;
  • Tutela della famiglia: assicurando ai propri cari un supporto economico in caso di decesso;
  • Investimento con protezione: beneficiando di una copertura assicurativa e di una componente di risparmio.

Varianti delle polizze miste

  • Polizza mista ordinaria: prevede il pagamento di un capitale sia all’assicurato in caso di sopravvivenza, sia ai beneficiari in caso di decesso prima della scadenza del contratto;
  • Polizza mista a termine fisso: se l’assicurato muore prima della scadenza, il capitale viene versato immediatamente ai beneficiari;
  • Polizza mista a capitale crescente: il capitale assicurato cresce progressivamente nel tempo, aumentando così la protezione economica.

Quanto costa un’assicurazione sulla vita?

Il costo di un’assicurazione sulla vita dipende da diversi fattori e può variare in modo significativo in base alle esigenze individuali e alle caratteristiche della polizza scelta.

I principali elementi che influenzano il prezzo includono:

  • Età dell’assicurato: più è avanzata, più alto sarà il premio;
  • Stato di salute: condizioni mediche preesistenti possono far aumentare il costo;
  • Importo del capitale assicurato: più alto è il capitale garantito, maggiore sarà il premio;
  • Durata del contratto: polizze a lungo termine possono risultare più costose rispetto a contratti di breve durata;
  • Tipologia di polizza: le assicurazioni miste o con opzioni di investimento tendono ad avere costi superiori rispetto alle polizze caso morte di base.

Per fare un esempio sul costo dell’assicurazione, potremmo suddividerle in fasce di prezzo stimato, con la consapevolezza che vi siano molte varianti e che l’assicurato può decidere in alcuni casi di versare anche una quota diversa:

  • Polizza caso morte: a partire da circa 30 euro al mese, a seconda della durata e del capitale scelto;
  • Polizza caso vita: mediamente 20-25 euro al mese, in base alle condizioni contrattuali;
  • Polizza vita mista: può variare tra 80 e 200 euro al mese, a seconda del capitale assicurato e delle opzioni di investimento incluse.

Oltre al premio principale, è importante considerare eventuali spese accessorie, come costi di gestione e caricamenti, che possono incidere sul rendimento dell’assicurazione nel caso delle polizze con componente di risparmio o investimento.

Per trovare la soluzione più conveniente è consigliabile confrontare diverse offerte e valutare le condizioni di copertura in base alle proprie necessità.

Quando viene liquidato il capitale della polizza sulla vita?

La liquidazione del capitale assicurato avviene in momenti diversi a seconda della tipologia di polizza stipulata e delle condizioni previste dal contratto.

Le tempistiche di liquidazione possono essere diverse:

  • Polizza caso morte: il capitale viene corrisposto ai beneficiari in seguito al decesso dell’assicurato, previa presentazione della documentazione necessaria.
  • Polizza caso vita: il capitale viene liquidato all’assicurato alla scadenza del contratto, se ancora in vita.
  • Polizza mista: prevede entrambe le opzioni, garantendo il pagamento del capitale sia in caso di morte che di sopravvivenza alla scadenza del contratto.

Per ricevere il capitale, i beneficiari o l’assicurato stesso devono presentare una richiesta di liquidazione alla compagnia assicurativa, allegando i documenti richiesti, che solitamente includono:

  • Certificato di morte dell’assicurato (in caso di polizza caso morte);
  • Documento di identità e codice fiscale del richiedente;
  • Copia del contratto assicurativo;
  • Certificato medico, se necessario, per verificare la causa del decesso.

I tempi di liquidazione variano in base alla compagnia e alla tipologia di polizza. In generale, le assicurazioni prevedono un periodo di 30-60 giorni dal momento della richiesta, purché tutta la documentazione sia correttamente presentata.

In alcuni casi, soprattutto se ci sono indagini sulle cause del decesso (ad esempio per suicidio nei primi anni di validità della polizza), i tempi potrebbero allungarsi. È quindi fondamentale leggere attentamente le condizioni contrattuali per conoscere eventuali limitazioni o esclusioni.

Le detrazioni fiscali in caso di polizza vita

Le polizze assicurative sulla vita offrono non solo protezione finanziaria, ma anche vantaggi fiscali significativi. In Italia, è possibile detrarre dall’IRPEF una percentuale dei premi versati per determinate tipologie di polizze vita.

Per beneficiare della detrazione fiscale del 19%, le polizze devono prevedere:

  • Rischio di morte;
  • Invalidità permanente non inferiore al 5%, derivante da qualsiasi causa;
  • Non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, a condizione che l’impresa di assicurazione non possa recedere dal contratto.

È importante notare che la detrazione si applica solo se la polizza è stipulata o rinnovata entro specifiche date e rispetta determinati criteri stabiliti dalla normativa fiscale.

L’importo massimo su cui calcolare la detrazione varia in base alla tipologia di polizza:

  • 530 euro per le assicurazioni che coprono il rischio di morte o invalidità permanente;
  • 1.291,14 euro per le polizze che coprono il rischio di non autosufficienza nelle attività quotidiane.

Per le polizze a tutela di persone con disabilità grave, il limite detraibile è elevato a 750 euro.

Per usufruire della detrazione, i premi devono essere pagati con strumenti tracciabili, come bonifici bancari, carte di credito o debito. È fondamentale conservare la documentazione attestante il pagamento e la copia del contratto assicurativo, da esibire in caso di controlli fiscali.

Quando va in prescrizione l’assicurazione sulla vita

La prescrizione è il termine entro il quale è possibile far valere un diritto. Nel contesto delle assicurazioni sulla vita, i diritti derivanti dal contratto si prescrivono in dieci anni.

Il termine di dieci anni decorre:

  • Per le polizze con scadenza prestabilita: dalla data di scadenza del contratto;
  • Per le polizze caso morte: dalla data del decesso dell’assicurato.

È essenziale che i beneficiari o gli aventi diritto presentino la richiesta di liquidazione entro questo periodo, altrimenti il diritto si estingue per prescrizione.

In passato, la normativa prevedeva termini di prescrizione più brevi per alcune tipologie di polizze vita. Tuttavia, interventi giurisprudenziali hanno uniformato il termine a dieci anni, riconoscendo la specificità delle assicurazioni sulla vita rispetto ad altre forme assicurative.

È quindi fondamentale essere consapevoli di questi termini e agire tempestivamente per evitare la perdita dei diritti derivanti dalla polizza assicurativa.