Viaggi aerei sempre più turbolenti: cosa attenderci, e perché

A causa dell'aumento della temperatura globale, le correnti atmosferiche sono diventate più instabili, rendendo la vita di passeggeri e personale più complicata

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Nelle ultime settimane si sono verificati diversi incidenti legati alle turbolenze in volo. Il 3 marzo un incidente mortale si è verificato nei cieli del New England, il 2 marzo sette persone sono state ricoverate in Virginia e il 1° marzo venti sono rimaste ferite a Mauritius. Lo scorso dicembre, sopra le Hawaii, altri 36 passeggeri sono rimasti feriti, di cui 11 in gravi condizioni. Anche se questi quattro casi non sono sufficienti per stabilire una tendenza scientifica, gli esperti sono preoccupati per l’incremento dei danni alle persone e ai velivoli causati dalle turbolenze in volo.

Le turbolenze sembrano verificarsi sempre più spesso durante la fase di crociera, quando i passeggeri spesso non indossano le cinture di sicurezza. Le cause di questi incidenti sono molteplici. Da un lato, il cambiamento climatico sembra essere un fattore determinante. Dall’altro, la pandemia da Covid ha influenzato le previsioni meteo in alta quota, a causa della riduzione dei viaggi aerei per diversi mesi.

Morte causata da turbolenze in un volo privato negli Stati Uniti

Il National Transportation Safety Board (NTSB), l’agenzia investigativa statunitense che si occupa di incidenti nei trasporti, ha evidenziato che le turbolenze raramente causano vittime. Tuttavia, il 4 marzo, una persona ha perso la vita a bordo di un Bombardier Challenger 300, insieme ad altre quattro persone. Il jet privato, che stava volando da Keene, New Hampshire, a Leesburg, Virginia, ha incontrato una turbolenza improvvisa e violenta, raggiungendo una velocità verticale di 37,7 metri al secondo, come riportato dai dati di Flightradar24. Gli occupanti del velivolo sono stati sbalzati violentemente, e non è stato chiarito se la persona deceduta avesse indossato la cintura di sicurezza. Il jet è stato dirottato all’aeroporto internazionale Bradley, nel Connecticut, per effettuare gli interventi necessari. Il NTSB sta attualmente indagando sull’incidente.

Incidenti aerei dovuti alla turbolenza: tre episodi recenti

Il pericolo della turbolenza in volo si è manifestato in modo estremamente pericoloso in tre casi di incidenti aerei recenti. Nel primo, un Airbus A330 di Lufthansa diretto a Francoforte ha deviato a Washington dopo aver incontrato una “significativa turbolenza”, con sette persone che hanno riportato ferite lievi. Nel secondo caso, un A330-900 del vettore Condor in viaggio verso Mauritius è finito in mezzo a una massa d’aria instabile, ferendo 20 dei 285 passeggeri a bordo e causando danni strutturali al velivolo. Infine, un volo Hawaiian Airlines diretto ad Honolulu è stato colpito da forte turbolenza in fase di discesa, con 36 passeggeri feriti e 11 giudicati “gravi”. Questi incidenti sottolineano la necessità di essere preparati e di prestare sempre attenzione alle segnalazioni della turbolenza durante il volo.

Turbolenze in volo: un pericolo sempre presente

Secondo un report dell’Ntsb del 2021 basato sui dati raccolti tra il 2009 e il 2018, le turbolenze sono responsabili del 37,6% degli incidenti in volo che coinvolgono gli aerei passeggeri. In particolare, le turbolenze definite come “Cat” o “turbolenze in aria chiara” sono le più pericolose, poiché difficili da prevedere e generate dall’energia del flusso d’aria.

Negli Stati Uniti, i piloti segnalano circa 65.000 turbolenze moderate e 5.500 gravi all’anno al National center for atmospheric research (Ncar). Le turbolenze hanno un impatto significativo sull’aviazione generale, con una stima di 40 decessi all’anno. Inoltre, le spese annuali causate da queste turbolenze sono enormi, tra ferite, assenze dal lavoro, cause per gli infortuni, danni al velivolo, ritardi, ispezioni e riparazioni, oscillando tra i 150 e i 500 milioni di dollari.

In sintesi, le turbolenze rappresentano un pericolo costante per i voli passeggeri e generano costi significativi per l’industria dell’aviazione.

Il cambiamento climatico aumenta le turbolenze nei voli: le previsioni degli esperti

Diversi studi condotti da esperti del settore mostrano che il cambiamento climatico è uno dei fattori principali che contribuiscono ad aumentare la turbolenza sui voli. Uno degli studi più citati è quello condotto dal docente di Scienze atmosferiche all’Università di Reading, Paul Williams, nel 2017. Secondo le simulazioni al computer, il riscaldamento globale sta modificando le correnti d’aria, e nei prossimi decenni (2050-2080), le turbolenze severe sono destinate a raddoppiare o triplicare in tutto il mondo, soprattutto nelle aree dove scorrono i “corridoi” delle rotte più trafficate. Inoltre, la durata delle turbolenze passerà dai 10 minuti attuali a 20-30 minuti su un volo transatlantico. Questi dati portano molte compagnie a valutare se sia il caso di allungare la durata dell’indicazione di tenere allacciate le cinture.

L’effetto del Covid sui programmi di condivisione dei dati meteo

Negli ultimi anni, le compagnie aeree hanno partecipato a programmi di condivisione dei dati meteo in tempo reale per garantire voli più sicuri evitando le aree problematiche. Tuttavia, il Covid ha avuto un impatto su questi programmi, poiché nel 2020 la media dei voli è scesa a 136 mila, principalmente cargo e jet privati, rispetto ai 189 mila voli del 2019. Nel 2021, la media è aumentata a 173 mila, mentre dal 1° gennaio al 5 marzo 2023 è salita a 182 mila. Questi numeri indicano che il Covid ha avuto un impatto significativo sui programmi di condivisione dei dati meteo tra le compagnie aeree, potenzialmente aumentando le turbolenze e le situazioni di rischio durante i voli.

Segnalazioni meteo meno precise e l’utilizzo dei radar aerei

Secondo i piloti e gli esperti, negli ultimi anni le segnalazioni meteo sono state molto meno precise rispetto al passato. Questo ha portato gli aerei a dotarsi di radar meteo, che permettono di controllare la situazione lungo la rotta e di raccogliere dati da inviare ai server per aggiornare costantemente la situazione dei cieli in tutto il mondo.

Oltre ai radar a bordo degli aerei, esistono anche programmi come “Turbulence aware” della Iata, al quale partecipano 15 compagnie aeree tra cui Air France, Delta Air Lines, easyJet, Lufthansa, Qatar Airways, Southwest e United. Questo sistema permette alle compagnie aeree di trasmettere tutti i dati meteo raccolti dai propri aerei in volo all’interfaccia della piattaforma per garantire voli più sicuri.