Addio ai jet? Quanto consumano davvero e perché se ne parla

Il cambiamento climatico è tra le sfide più importanti della nostra epoca e la proposta della politica Italiana per abolire i jet privati ha delle basi solide

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

La questione dell’inquinamento causato dai jet privati ​​è stata ampiamente discussa negli ultimi anni e si è trasformata in un importante tema di campagna elettorale in Italia. La proposta di Europa Verde e Sinistra Italiana di abolire i jet privati, che sono responsabili dell’emissione di elevate quantità di anidride carbonica (CO2), ha sollevato molte critiche da parte di altri partiti. Tuttavia, la proposta ha evidenziato un problema che è stato discusso per molto tempo: la necessità di controllare i voli di breve durata e altamente inquinanti, che potrebbero essere gestiti con altri mezzi di trasporto o con gli aerei di linea.

Lo scoppio delle polemiche

La proposta è subito divenuta oggetto di aspre polemiche. Il deputato di Italia viva Luigi Marattin ha affermato che, a suo avviso, l’eventuale abolizione dei jet privati non avrebbe alcun impatto significativo sull’ambiente. Ha infatti sottolineato che, secondo i dati disponibili, al 31 dicembre 2021 sono stati registrati in Italia solo 133 jet privati. Queste affermazioni hanno sollevato molte critiche, con alcuni che sostengono che l’eliminazione dei jet privati non risolverà il problema dell’inquinamento ambientale in Italia e nel mondo. Tuttavia, è importante considerare che questi veicoli rappresentano solo una minima parte del traffico aereo e che, quindi, il loro impatto ambientale è probabilmente trascurabile.

Dati non significativi

Il dato sulle emissioni di CO2 causate dai jet privati registrati in Italia non è significativo, poiché a incidere sulle emissioni non è tanto la quantità di jet privati registrati in un paese, ma la quantità di voli che vengono effettuati. Inoltre, molti jet privati sono registrati in paesi diversi da quelli di transito e destinazione, rendendo il dato ancora meno significativo.

Secondo la società di analisi del settore aereo privato WINGX, nel 2021 le partenze dall’Italia di jet privati sono state oltre 55mila, con una crescita del 66 per cento rispetto al 2020. Questo aumento è in parte dovuto alle minori restrizioni per la pandemia da coronavirus, che hanno reso possibili gli spostamenti con più facilità. Parte dell’aumento è inoltre spiegata con la scelta di chi poteva permetterselo di viaggiare con un jet privato, in modo da ridurre i rischi di contagio.

L’aumento dei voli dei jet privati

Queste statistiche dimostrano che, nonostante i jet privati ​​siano responsabili solo di circa il 4% delle emissioni causate dal traffico aereo, il loro impatto sull’ambiente è significativo. A causa della pandemia, si stima che il numero di viaggi in jet privati ​​sia aumentato notevolmente, portando così a un aumento delle emissioni di CO2. L’aviazione civile è responsabile del 2-3% delle emissioni di CO2 su scala globale, quindi è importante che i governi e le compagnie aeree prendano misure per ridurre il loro impatto ambientale.

Costi ambientali

I jet privati sono un lusso che permette a un ristretto numero di persone di spostarsi rapidamente e comodamente. Ma questo servizio ha un costo ambientale elevato, dato che le emissioni pro capite sono molto più alte rispetto a un aereo di linea. Secondo una ricerca condotta da Transport & Environment, un jet privato produce circa 2 tonnellate di anidride carbonica in un’ora. Questo significa che l’utilizzo di questo servizio contribuisce in modo significativo alle emissioni di CO2 equivalenti in un anno. Per ridurre l’impatto ambientale, è importante che chi può permettersi di utilizzare i jet privati lo faccia con consapevolezza e cercando di limitare al massimo il proprio utilizzo.

Quanto inquina un jet privato

Secondo diversi studi, il trasporto aereo è una delle principali fonti di inquinamento atmosferico. I jet privati, in particolare, sono tra i mezzi di trasporto più inquinanti in assoluto. Il loro alto tasso di emissioni di diossido di carbonio per passeggero li rende da 5 a 14 volte più inquinanti di un volo di linea. Ciò è dovuto principalmente alla loro grandezza e al loro basso rendimento energetico. Purtroppo, questo significa che gli effetti del loro inquinamento sono avvertiti a livello globale, non solo nei luoghi in cui operano.

Il Cessna Citation XLS è uno dei jet più diffusi al mondo. Consuma 857 litri di carburante per ora di utilizzo, il che significa che rilascia circa 2,5 chili di CO2 nell’atmosfera terrestre per ogni litro di carburante consumato. Gli organismi istituzionali e non che si occupano della salvaguardia ambientale sono concordi nel misurare l’impatto ambientale di questo jet. Un viaggio di meno di tre ore di un aviatore iper-abbiente produce poco meno di 6 tonnellate di sostanze inquinanti. Questo jet è quindi responsabile di un notevole impatto ambientale.

L’impatto ambientale dei voli aerei

Secondo il Department for Business, Energy and Industrial Strategy britannico, i viaggi aerei hanno un impatto molto più negativo sul clima di quanto si pensasse inizialmente. Infatti, tenendo conto delle emissioni di CO2 e di altri gas che intensificano l’effetto di riscaldamento atmosferico, il numero di tonnellate emesse da un aereo in quota dovrebbe essere moltiplicato per 1,9. Questo significa che l’impatto dei viaggi aerei sul clima è molto più significativo di quanto si pensasse inizialmente.

Preservare l’ambiente

In un momento storico un cui c’è grande attenzione per la salvaguardia dell’ambiente è necessario adottare ogni azione in grado di ridurre il nostro impatto negativo sul pianeta. Questo perché come si dice sempre, ce n’è uno solo. Salvaguardarlo, abolendo i voli dei jet privati, promuovendo l’utilizzo di alternative meno inquinanti come treni e bus è una scelta coraggiosa per il bene del pianeta e della nostra salute.