In Groenlandia per raccogliere e divulgare i dati sui cambiamenti climatici

Dal 16 al 29 giugno un team di ricerca di 3B Meteo si trasferirà sui ghiacci groenlandesi per monitorare e puntare i riflettori su una situazione allarmante

Foto di Matteo Paolini

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

3B Meteo ha deciso di organizzare una spedizione in Groenlandia insieme ai suoi meteorologi. Lo scopo principale è raccogliere direttamente sul campo dati scientifici che ci permetteranno di verificare da vicino ciò che sta realmente accadendo sull’isola e comprendere l’influenza che i cambiamenti in corso possono avere sul nostro pianeta e sulla nostra vita quotidiana.

Allarmanti dati sulla fusione dei ghiacci in Groenlandia

Dal 16 al 29 giugno, un team di 3B Meteo si trasferirà in Groenlandia per monitorare da vicino la preoccupante situazione dei ghiacci. Grazie all’impegno degli operatori e dei meteorologi sul campo, saranno raccolti dati e testimonianze cruciali sulla fusione in corso. La calotta glaciale groenlandese ha subito una significativa perdita di massa a partire dalla fine degli Anni Novanta, a causa sia della fusione superficiale che del ritiro dei ghiacci. Questi processi sono stati notevolmente accelerati dall’aumento dell’assorbimento di calore causato dal ghiaccio profondo, che risulta più scuro rispetto a quello in superficie. Inoltre, la fusione dei ghiacci a contatto con il mare è stata influenzata dalla crescente temperatura media dell’acqua. La spedizione in Groenlandia ha l’obiettivo di approfondire queste problematiche e contribuire alla comprensione dell’evoluzione del cambiamento climatico.

Perdita di massa glaciale in Groenlandia

Secondo i dati della NASA, la Groenlandia ha subito una drammatica perdita di massa glaciale nel periodo dal 2002 al 2022, con un tasso di fusione fino a 6-7 volte più veloce rispetto a 25 anni fa. Si stima che siano andate perdute circa 5 trilioni di tonnellate di ghiaccio. Se tutto il ghiaccio della Groenlandia dovesse fondersi, il livello del mare si alzerebbe di circa 7,4 metri.

Nonostante sia la seconda area glaciale più estesa al mondo, con i suoi 1,7 milioni di chilometri quadrati, la Groenlandia sta subendo trasformazioni significative. Pertanto, diventa di estrema importanza analizzare e studiare i flussi d’acqua di fusione all’interno della calotta glaciale. I risultati di questi studi saranno fondamentali per valutare e comprendere i processi di adattamento ai cambiamenti futuri, soprattutto per le città costiere.

La perdita accelerata di ghiaccio in Groenlandia presenta implicazioni dirette per le città costiere di tutto il mondo. Con l’aumento del livello del mare, queste città saranno soggette a un maggior rischio di inondazioni e allagamenti. È essenziale sviluppare strategie di adattamento e mitigazione per affrontare questa crescente minaccia. La comprensione dei processi di fusione glaciale in Groenlandia aiuterà a valutare l’entità dell’impatto e a sviluppare soluzioni efficaci per proteggere le comunità costiere.

Il monitoraggio costante dei cambiamenti nella massa glaciale della Groenlandia e la ricerca approfondita sui flussi d’acqua di fusione forniscono una prospettiva chiara sulla velocità del cambiamento climatico. Queste informazioni sono preziose per informare le decisioni politiche e guidare azioni concrete volte a mitigare gli effetti del riscaldamento globale. La Groenlandia, con la sua enorme quantità di ghiaccio in fusione, rappresenta un punto di riferimento cruciale per comprendere i cambiamenti in atto e sviluppare soluzioni sostenibili per il futuro.

Un’analisi cruciale per comprendere l’aumento del livello del mare

Protagonista degli studi di 3B Meteo in Groenlandia sarà l’acqua di fusione, che attraversa processi tortuosi prima di raggiungere il mare e interagisce in modo complesso con la calotta glaciale. I diversi fattori, come l’orografia e il tipo di strato di neve e ghiaccio presenti, influenzano l’organizzazione dell’acqua di fusione in rivoli e fiumi che possono trasformarsi in laghi durante la stagione calda, assumendo dimensioni variabili. Questi depositi d’acqua, a loro volta, sono in grado di scolpire e deformare la calotta di ghiaccio. Durante la spedizione, la ricerca si concentrerà proprio su questi fenomeni, poiché sono le dinamiche che permettono di stimare, in termini di quantità e velocità, l’aumento del livello dei mari. Attualmente la calotta glaciale della Groenlandia è spessa fino a 3,2 Km, ma non è ancora chiaro come sarà la sua evoluzione in futuro.

I protagonisti della spedizione: esperti, divulgatori e creativi

Alla spedizione parteciperanno: Paolo Corazzon, Meteorologo e responsabile media 3B Meteo; Sergio Brivio, Fondatore e socio; Luca Pace, Meteorologo e Responsabile reparto meteo; Vanessa Minotti, Divulgatrice Media; Isacco Emiliani, Fotografo e Videomaker e Samuele Catanese, Social Media Specialist.

Alla scoperta del cambiamento climatico in Groenlandia

La spedizione nella Terra del Ghiaccio si articola in numerose fasi. Il 18 giugno, il team di 3B Meteo incontrerà una guida locale di origine inuik che illustrerà come è cambiato il villaggio di Ilulissat e come esso sia stato influenzato dal cambiamento climatico. Il 19 giugno, il team sarà impegnato nella ricerca delle balene, vittime sempre più frequenti dell’industria baleniera. Il 20 giugno, il team si posizionerà ad Eqi Glacier, uno dei pochi luoghi in cui è possibile osservare da vicino il distacco di masse di ghiaccio dalla calotta.

Il 22 giugno, con una guida locale e i cani da slitta, il team sarà impegnato a conoscere Qaanaaq, la città più a nord della Groenlandia. Il 23 giugno, si partirà in barca alla scoperta di narvali, belughe e foche, tre specie che si stanno spostando sempre più a nord a causa dei cambiamenti climatici. Il 25 giugno, dopo essere venuti a conoscenza attraverso un articolo del New York Times dell’innalzamento della temperatura dell’Artico, si volerà sopra l’area per vedere da un’angolazione privilegiata cosa sta realmente accadendo.

L’esperienza si chiuderà il 26 giugno nella meravigliosa Tundra, con la missione di raggiungere insediamenti abbandonati e antichi cimiteri di un tempo dimenticato. In questo viaggio di scoperta, il team spera di evidenziare l’impatto del cambiamento climatico su queste remote terre della Groenlandia e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione ambientale.