Il Fair Trade rappresenta un sistema di commercio equo e solidale, un approccio il cui obiettivo è lo sviluppo di un’economia sostenibile e socialmente responsabile. Si tratta di un modello attento al rispetto dell’ambiente e dei lavoratori, basato su principi inclusivi e il contrasto delle disuguaglianze tra gli Stati più industrializzati e i Paesi in via di sviluppo. Vediamo nel dettaglio cos’è il Fair Trade, come funziona e in che modo è regolato in Italia.
Indice
Cos’è il Fair Trade
Con il termine Fair Trade si intende un sistema di commercio equosolidale, una collaborazione internazionale incentrata sulla trasparenza, la dignità dei lavoratori e la tutela dei piccoli produttori locali. Il focus del Fair Trade è l’abbattimento dei rapporti di forza tra i Paesi del Nord e del Sud del mondo, per promuovere lo sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Questo modello prevede l’acquisto da parte dei consumatori di prodotti equosolidali, beni di consumo contraddistinti da un marchio Fair Trade, una certificazione che garantisce una serie di standard qualitativi lungo tutta la filiera. In questo modo è possibile comprare prodotti proposti sul mercato senza sfruttare i lavoratori o le piccole aziende, pagando un giusto prezzo a tutti i soggetti interessati per proteggere artigiani, coltivatori locali e business familiari.
Quali sono i principi del Fair Trade
Il Fair Trade si basa su una serie di principi etici e ambientali, utilizzando delle apposite certificazioni internazionali per offrire ai consumatori la possibilità di comprare prodotti equosolidali. I pilastri del sistema Fair Trade sono:
- tutela delle condizioni dei lavoratori;
- pagamento di un prezzo minimo garantito;
- promozione delle filiere corte;
- salvaguardia delle comunità locali;
- rispetto dell’ambiente per uno sviluppo sostenibile.
Con i prodotti Fair Trade è possibile preservare i diritti dei lavoratori e dei produttori, stabilendo un compenso giusto in grado di assicurare una vita dignitosa a tutte le persone impegnate nella produzione, lavorazione e commercializzazione dei prodotti equosolidali. Ciò include la protezione delle piccole comunità locali e il sostegno dei Paesi in via di sviluppo, affinché l’acquisto di prodotti con marchio Fair Trade garantisca:
- divieto di lavoro minorile;
- diritto dei minori alla formazione;
- accesso a una vita sana e dignitosa;
- possibilità di vivere nel proprio Paese di origine;
- rimozione di qualsiasi tipo di discriminazione sessuale o religiosa.
Inoltre il Fai Trade prevede una serie di standard per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei lavoratori, come il divieto di utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti chimici, favorendo lo sviluppo di sistemi di agricoltura sostenibile. Allo stesso tempo incentiva la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, per ridurre le emissioni di gas serra e contrastare i cambiamenti climatici attraverso la diminuzione dell’impronta ecologica.
Il commercio equosolidale mette al centro del suo modello la filiera corta, cercando di rimuovere gli intermediari per un rapporto più diretto tra produttori locali e consumatori. Un aspetto essenziale riguarda il prezzo stabilito dai produttori e non dal mercato, per garantire agli acquirenti di compiere scelte etiche ed essere sicuri che l’importo pagato sia in grado di coprire tutte le necessità dei lavoratori e dei produttori Fair Trade.
Come funziona il commercio equo e solidale
Il commercio equo e solidale prevede un sistema di certificazioni internazionali, attraverso le quali è possibile garantire il rispetto dei principi di tutela sociale e ambientale. Le principali organizzazioni che rilasciano il marchio Fair Trade sono:
- Fairtrade International
- Organizzazione Mondiale del Commercio Equo e Solidale
Fairtrade International è considerato il punto di riferimento per il commercio equo e solidale, infatti è uno dei principali promotori al mondo del sistema Fair Trade. Si tratta di un’organizzazione internazionale non profit, fondata nel 1997 con sede a Bonn in Germania, un’associazione alla quale sono riconducibili 22 organizzazioni nazionali di Fair Trade. Ad oggi Fairtrade International ha registrato oltre 35 mila prodotti equosolidali in 158 Paesi nel mondo, inoltre coordina diversi progetti di sviluppo e commercio inclusivo in collaborazione con la Commissione Europea.
A livello globale l’istituzione più autorevole è invece l’Organizzazione Mondiale del Commercio Equo e Solidale (World Fair Trade Organization o WFTO), operativa in 76 Paesi del mondo con oltre 1000 imprese iscritte e più di 1500 punti vendita Fair Trade. La WFTO stabilisce gli standard internazionali per il commercio equosolidale, proponendo un codice etico condiviso dagli operatori del settore. Inoltre collabora con il Fair Trade Advocacy Office (FTAO) e il WFTO Europe, per la promozione di progetti Fair Trade in tutto il mondo.
Le diverse tipologie di marchio Fair Trade
L’organizzazione di riferimento per il commercio equo e solidale è Fairtrade International, il consorzio che si occupa di una serie di attività, tra cui il rilascio del marchio Fairtrade per la certificazione dei prodotti equosolidali. Questa etichetta di garanzia consente ai consumatori di realizzare scelte responsabili, acquistando prodotti certificati Fairtrade presso supermercati, bar, negozi e ristoranti.
In particolare, Fairtrade emette una serie di certificazioni ed etichette:
- Marchio Fairtrade, è un marchio di colore nero rilasciato ai prodotti composti da un solo ingrediente, per assicurare che siano stati coltivati e messi in commercio rispettando gli standard del commercio equo e solidale (ad esempio caffè e banane);
- Marchio Fairtrade con freccia, è un’etichetta di colore nero prevista per i prodotti equosolidali composti da più ingredienti, sui quali è obbligatoria la presenza di almeno il 20% di ingredienti certificati Fairtrade, con un’etichetta dettagliata in cui sono disponibili tutte le informazioni sul prodotto (ad esempio cereali per la prima colazione o barrette di cioccolato);
- Ingrediente Fairtrade FSI (Fairtrade Sourced Ingredient), è un marchio di colore bianco per gli ingredienti Fairtrade, con il quale le imprese possono certificare la presenza di materie prime equosolidali all’interno dei prodotti composti da altri ingredienti convenzionali (ad esempio la frutta secca mista con appena uno o più materie prime Fairtrade);
- Marchio FSP (Fairtrade Sourcing Program), sono i vecchi marchi Fairtrade per la certificazione dei singoli ingredienti, utilizzati nei prodotti realizzati con più ingredienti alcuni dei quali equosolidali, ancora in circolazione ma sostituiti progressivamente dal marchio FSI;
- Marchio Fairtrade Oro, è un’etichetta specifica per la certificazione dell’oro equosolidale, con lo scopo di garantire che nei gioielli acquistati il metallo prezioso presente è stato estratto e commercializzato secondo i principi del Fair Trade internazionale;
- Marchio Fairtrade Cotone, è il marchio Fairtrade dedicato alla certificazione del cotone grezzo equosolidale, coltivato e messo in commercio rispettando i principi del Fair Trade;
- Marchio Fairtrade Tessile, si tratta della certificazione degli standard di Fair Trade per l’industria tessile, con l’obiettivo di garantire l’acquisto di capi d’abbigliamento e tessuti ottenuti in base alle regole del commercio equo e solidale.
Il Fair Trade in Italia: aziende e progetti
Per quanto riguarda il commercio equosolidale nel nostro Paese il punto di riferimento è Fairtrade Italia, il distaccamento italiano dell’organizzazione Fairtrade International. Le imprese possono diventare ad esempio aziende Fair Trade accreditate, infatti è possibile richiedere la licenza d’uso per i marchi Fairtrade. In questo modo è possibile certificare i propri prodotti, per ottenere l’etichetta di garanzia su ingredienti o prodotti finiti e proporli sul mercato con il sigillo del commercio equo e solidale.
In alternativa è possibile acquistare prodotti Fairtrade da rivendere con la propria attività, una soluzione valida per ristoranti, negozi e bar che vogliono offrire ai propri clienti prodotti socialmente responsabili, realizzati in modo etico e sostenibile. Allo stesso tempo è possibile rivolgersi a Fairtrade Italia per reperire prodotti equosolidali , per la promozione della sostenibilità sociale in azienda, oppure trovare partner commerciali certificati Fairtrade da integrare nella propria filiera, come fornitori di materie prime certificate o di prodotti semilavorati.
Ad oggi sono disponibili numerosi prodotti acquistabili in Italia a marchio Fairtrade, tra cui:
- caffè
- cioccolato
- zucchero
- miele
- confetture
- creme spalmabili
- prodotti dolciari
- tè e infusi
- bibite
- frutta fresca e secca
- banane
- riso e altri cereali
- spezie
- prodotti di cosmesi
- palloni
- fiori e piante
Sul sito ufficiale fairtrade.it è possibile visualizzare la lista completa dei prodotti equosolidali che si possono comprare nel nostro Paese, inoltre è presente la localizzazione geografica dei punti vendita che propongono prodotti certificati Fairtrade. Tra le iniziative di commercio equo e solidale in Italia ci sono le Settimane Fairtrade, un evento organizzato ogni anno ad ottobre, il cui scopo è aumentare la sensibilizzazione dei consumatori sull’importanza di compiere scelte etiche e responsabili nell’acquisto dei beni di consumo.
Perché è importante il commercio equo e solidale?
Acquistare prodotti certificati Fair Trade permette di supportare il commercio equosolidale, contribuendo alla diffusione di un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e sociali. Innanzitutto queste scelte permettono di aumentare le opportunità per i produttori locali, evitando che rimangano schiacciati dalle logiche di un mercato globalizzato, in cui la forza contrattuale risiede nelle mani di poche multinazionali. In questo modo si possono offrire nuove possibilità per la creazione di micro business familiari, soprattutto attività imprenditoriali per le donne e i giovani che risiedono in zone svantaggiate.
Inoltre è possibile promuovere un sistema di commercio trasparente ed etico, adottando i principi del consumo responsabile e valorizzando i rapporti giusti ed equi all’interno delle filiere. Con i prodotti Fair Trade è possibile diffondere una maggiore responsabilizzazione da parte dei produttori, affinché scelgano soluzioni sostenibili e garantiscano condizioni eque ai propri lavoratori. Tutto ciò è possibile con il pagamento di un giusto prezzo per il mantenimento di una catena del valore che assicura pari opportunità a tutti i soggetti, dalla creazione delle materie prime alla vendita dei prodotti finiti.
Il commercio equosolidale incentiva il biologico e le pratiche agricole ecosostenibili, aiuta a combattere l’illegalità, lo sfruttamento del lavoro minorile e contrastare la fame nel mondo. In più, un prodotto Fair Trade garantisce una qualità superiore rispetto a uno convenzionale, per prendersi cura della propria salute comprando prodotti salubri e naturali con una bassa carbon footprint. Si tratta di un piccolo gesto, un comportamento socialmente responsabile che aiuta a gettare le basi per un mondo più giusto e sostenibile.