La Regione Sardegna otterrà 1,4 miliardi di euro in tasse trattenute negli ultimi 15 anni dallo Stato centrale. È il risultato di un accordo tra la Regione e il Ministero dell’Economia, che ha evitato che la vertenza finisse in tribunale. La Sardegna, per raggiungere questo risultato, ha però dovuto scontare 320 milioni di euro a Roma.
I crediti totali accumulati ammontavano infatti a 1,72 miliardi. Le parti si sono anche accordate per una compensazione anticipata per il biennio 2025-2026 e per stabilire regole più precise per il futuro, in modo che non emergano più contenziosi simili.
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Lo Stato darà alla Sardegna 1,4 miliardi di euro
Lo Statuto della Sardegna, che stabilisce le leggi base della Regione a statuto speciale, prevede all’articolo 8 che lo Stato centrale debba attuare una “compartecipazione ai tributi erariali“. Si tratta di una quota fissa delle tasse pagate dai cittadini sardi che Roma deve restituire alla Regione, in modo che sia nella disponibilità della giunta.
Dal 2010, però, questa pratica non è più stata rispettata. Da allora, la Sardegna ha accumulato un credito verso lo Stato di 1,72 miliardi di euro, che la giunta Todde voleva riscuotere grazie a una vertenza presso i tribunali amministrativi. Non c’è però stato bisogno di ricorrere alla giustizia.
La Regione e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno infatti raggiunto un accordo. La Sardegna ha rinunciato alla sua vertenza e in cambio ha ricevuto 1,4 miliardi di euro. “Pagando”, quindi, uno sconto di 320 milioni, la Regione ha ottenuto i fondi immediatamente.
Sul tavolo un accordo per il 2027
Gli 1,4 miliardi di euro non arriveranno immediatamente, ma in diverse fasi:
- 400 milioni entro la fine del 2025;
- 100 milioni tra il 2026 e il 2028;
- 150 milioni nel 2029.
Per raggiungere gli 1,4 miliardi previsti, lo Stato verserà anche 170 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e altri 100 milioni all’anno per il biennio 2026-2027, da inserire nei contributi per l’insularità. Le due parti si sono anche accordate per un tavolo di dialogo per stabilire con esattezza come procedere, riguardo alle compartecipazioni ai tributi erariali, a partire dal 2027.
Todde: “Risultato storico”
La giunta guidata da Alessandra Todde ha festeggiato il risultato. La presidente della Regione ha dichiarato:
Si tratta di un risultato importante che chiude una vertenza durata anni. Avevamo promesso che l’avremmo affrontata e, in tempi brevi, siamo arrivati a questo traguardo. È un ottimo risultato per i sardi, che ci consentirà di aumentare le risorse a disposizione per migliorare i servizi e le politiche di sviluppo.
Il vicepresidente e assessore al Bilancio Giuseppe Meloni ha poi sottolineato: “È il frutto di un lavoro lungo, paziente e complesso, che abbiamo portato avanti con determinazione con la presidente e con gli uffici interessati. Con questo risultato garantiamo alla Regione maggiori certezze e strumenti per programmare il futuro”.
L’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale ha sottolineato invece la disponibilità alla collaborazione istituzionale del Governo Meloni. Il deputato sardo di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda ha dichiarato:
Siamo di fronte a un accordo che né i Governi del Partito Democratico, né i governi Conte, né tanto meno quello Draghi erano riusciti a chiudere. Questo dimostra la serietà e l’efficacia dell’azione politica del centrodestra a livello nazionale. Non è il momento di stappare le bottiglie di spumante, ma è certamente l’occasione per sperare che sia finito il “piagnisteo” della Presidente Todde e dei suoi assessori.