Rottamazione quater in scadenza il 30 aprile, quando arriva la quinquies?

La fine della rottamazione quater è vicina, ma si parla ancora della quinquies, che dovrebbe aumentare la platea degli iscritti e che ancora non è stata approvata

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 22 Aprile 2025 11:03

Si avvicina una scadenza importante per i contribuenti con debiti ancora aperti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. In base a quanto previsto dal decreto Milleproroghe, il 30 aprile rappresenta il termine ultimo per presentare la richiesta di riammissione alla rottamazione quater. La misura è rivolta a coloro che erano decaduti dal beneficio per mancato pagamento delle rate entro dicembre 2024. Ma sulla domanda di riammissione aleggia però lo spettro dell’entrata in vigore della rottamazione quinquies, da tempo in attesa di approvazione e di cui ancora non si sa nulla.

Cos’è la rottamazione quinquies

La rottamazione quinquies è una misura contenuta in una nuova proposta di legge presentata dalla Lega guidata da Matteo Salvini, che consentirebbe di mettersi in regola versando rate a cadenza mensile e dilazionate in 10 anni, sostenendo dunque importi più leggeri. Tuttavia, il provvedimento è ancora in fase di valutazione: dovrà prima essere esaminato dal Consiglio dei Ministri e poi approvato dal Parlamento.

Nella proposta avanzata dal Carroccio, la rottamazione riguarderebbe i carichi affidati alla riscossione tra luglio 2022 e il 31 dicembre 2023, introducendo inoltre una maggiore flessibilità: non si decadrebbe più automaticamente dal beneficio in caso di un primo ritardo nel pagamento. L’obiettivo della misura, che prevede un piano di rientro decennale con rate mensili, è favorire l’adesione attraverso versamenti più sostenibili.

Perché si vuole sostituire la rottamazione quater

Questa quinta versione della rottamazione punta a ridurre il numero di contribuenti che, ad oggi, finiscono per perdere il beneficio. Uno dei principali ostacoli è infatti il pagamento iniziale, che richiede il versamento del 20% del debito complessivo tra la prima e la seconda rata. Per fare un esempio, su un debito di 30mila euro (al netto di sanzioni e interessi), il contribuente avrebbe dovuto versare 3mila euro entro il 31 ottobre e altri 3mila entro il 30 novembre.

Un ulteriore elemento critico è il piano di ammortamento attuale, basato su 18 rate trimestrali. In alcuni casi, le scadenze coincidono con periodi fiscalmente impegnativi, come novembre, quando si somma il pagamento della rata al versamento del secondo acconto Irpef, generando difficoltà per molti contribuenti.

Come fare domanda per la quater

In attesa di conoscere tempi e modalità di attivazione della nuova rottamazione quinquies, è ancora possibile presentare online la domanda per la riammissione alla quater. Le opzioni disponibili sono due:

  • accedendo nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione con credenziali Spid, Cie o Cns, con il contribuente che potrà compilare il form dedicato e selezionare direttamente le cartelle o gli avvisi da includere nella richiesta;
  • anche senza credenziali, è possibile compilare il modulo online, indicando il numero della cartella o dell’avviso e il numero della “Comunicazione delle somme dovute” originaria, nell’area pubblica del sito. In questo caso, sarà necessario allegare un documento di riconoscimento in formato Pdf e inserire un indirizzo e-mail per ricevere la ricevuta della domanda.

All’interno della richiesta, il contribuente dovrà specificare se intende saldare l’importo in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025, oppure optare per un piano di pagamento dilazionato in un massimo di 10 rate di pari importo. Le prime due scadono il 31 luglio e il 30 novembre 2025, mentre le successive sono previste per il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027.