Pos collegato alla cassa e controlli incrociati, cosa cambia dal 2026 per i pagamenti

Una norma della Legge di Bilancio del 2025 verrà applicata a partire dal 2026 e obbligherà a collegare Pos e cassa, oltre ad aumentare i controlli e a renderli più efficaci

Foto di Matteo Runchi

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato:

A partire dal 2026 diversi esercenti dovranno collegare il proprio Pos, il terminale per i pagamenti elettronici, al registratore di cassa. Dal prossimo anno infatti entrerà in vigore una norma prevista dalla Legge di Bilancio del 2025, quella approvata alla fine del 2024, che prevede una maggiore integrazione tra questi due strumenti.

Non si tratta di un collegamento fisico, ma digitale. Basterà recarsi su una sezione apposita del sito dell’Agenzia delle entrate per poter eseguire l’operazione senza dover sostenere alcuna spesa. L’obiettivo è quello di migliorare i controlli fiscali incrociati riducendo le possibilità di evasione fiscale al momento del pagamento elettronico.

Dal 2026 i Pos andranno collegati al registratore di cassa

L’Agenzia delle entrate ha elaborato un regolamento che permette di applicare una norma sui Pos che risale alla legge finanziaria del 2025, quella approvata a dicembre del 2024. Dopo un anno di ritardi e di contrattazioni con le associazioni di settore, l’Ade ha diramato quali saranno le procedure che determineranno il collegamento dei terminali per il pagamento elettronico ai registratori di cassa.

Il timore principale degli esercenti è stato evitato. Non sarà infatti necessario nessun investimento in collegamenti fisici o sostituzioni di Pos o di registratori di cassa. L’intera procedura si svolgerà online, attraverso un portale messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate nell’area riservata di ogni esercente. L’obiettivo è quello di avere un maggior controllo del fisco sulle operazioni di pagamento elettronico.

Quando e come registrare il proprio Pos

Per poter effettuare il collegamento tra il Pos e il registratore di cassa sarà sufficiente accedere quindi alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle entrate. Per completare l’operazione, bisognerà dotarsi:

  • del numero di matricola del registratore di cassa telematico;
  • dei dati identificativi del Pos.

Il sistema permetterà di inserire entrambi e di comunicare all’Ade il loro collegamento. Il registratore di cassa telematico deve essere già censito in Anagrafe tributaria. Il portale dovrebbe anche elencare all’esercente, in maniera automatica, gli strumenti di pagamento elettronico di cui risulta titolare, per facilitare l’operazione.

Nel caso in cui non si usi un registratore di cassa ma una procedura web, si potranno utilizzare gli stessi strumenti messi a disposizione dall’Ade.

Per quanto riguarda i nuovi Pos, o quelli che hanno subito modifiche, la registrazione sul portale dovrà avvenire a partire dal sesto giorno del secondo mese successivo all’attivazione e non oltre l’ultimo giorno lavorativo dello stesso mese. Un Pos attivato, per esempio, a marzo 2026 andrà quindi associato tra il 6 e il 30 maggio 2026.

I nuovi controlli contro l’evasione

A questa nuova procedura si assocerà anche una stretta contro l’evasione fiscale nei pagamenti elettronici. Anche se eludere il fisco è più difficile quando il cliente paga con carta di credito o di debito, non è impossibile, soprattutto se Pos e registratore di cassa non sono collegati.

Il nuovo collegamento obbligatorio permetterà all’Agenzia delle entrate di effettuare controlli incrociati molto più facilmente che in passato. In questo modo si potranno riscontrare eventuali discrepanze tra gli scontrini fiscali emessi e i pagamenti elettronici ricevuti e quindi richiedere un intervento.