I partiti di maggioranza hanno presentato in totale 1.600 emendamenti alla Manovra finanziaria. Le richieste riflettono in parte le tensioni emerse tra le forze che sostengono il Governo durante la stesura del testo in Consiglio dei ministri. In particolare, si tenta di risolvere la questione della cedolare secca sugli affitti brevi.
Tante però anche le novità, dal bollo da 500 euro sui pagamenti in contanti fino a 10.000 euro alla tassa sui pacchi provenienti da fuori l’Unione europea. In discussione anche un bonus tombe e un condono edilizio in Campania, a pochi giorni dalle elezioni regionali.
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Perché la maggioranza ha presentato 1.600 emendamenti
Durante la scorsa settimana i partiti di maggioranza hanno presentato più di 1.600 emendamenti alla Manovra. Si tratta di un numero altissimo di modifiche a una legge che è stata elaborata dai leader dei partiti stessi, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi Moderati, in Consiglio dei ministri.
Questa pratica, che in termini giornalistici è spesso chiamata “assalto alla diligenza“, è però molto comune durante la discussione della legge di bilancio. I partiti tentano infatti di far rientrare nella legge che deciderà dove verranno spesi i soldi dello Stato per tutto il 2026, vari provvedimenti spesso promessi in campagna elettorale e ancora non realizzati.
Nel 2025 le tipologie di intervento presentate sono due. Da una parte nuove tasse che permettano di ottenere coperture in una Manovra molto attenta ai conti pubblici. Dall’altra i provvedimenti che prevedono una spesa, tra questioni irrisolte dalla stesura del testo della legge di bilancio e nuove idee emerse dai partiti.
Le nuove tasse, dal contante ai pacchi dell’e-commerce
Tra le tasse, la novità più rilevante sarebbe un’imposta di bollo da 500 euro per tutti i pagamenti in contanti superiori a 5.000 euro. In questo modo si alzerebbe di fatto la soglia massima per eseguire pagamenti non tracciati a 10.000 euro, seppur con il lato negativo di una tassa in più.
C’è poi l’ecotassa sui pacchi dall’estero. Dopo aver ottenuto che l’Ue promettesse di applicare un dazio di 1 euro su tutti i pacchi provenienti dall’estero sotto i 150 euro di valore, l’Italia si muove da sola tassando gli stessi pacchi a seconda del peso. Due euro per ogni pacco sotto i due chili, per compensare i costi di smaltimento degli imballaggi e al contempo contrastare l’e-commerce cinese.
La Lega continua invece a spingere per alzare ulteriormente le tasse alle banche e alle assicurazioni. Il partito di Matteo Salvini vuole aumentare l’Irap agli istituti di credito, portandola dal 2% al 4%. Una misura che permetterebbe di ricavare 1,1 miliardi di euro. Ancora in discussione anche il condono sull’oro e la revisione della norma sui dividendi.
La cedolare secca, il condono e il bonus tombe
Questi aumenti a tasse e imposte serviranno per finanziare le misure di spesa presentate. La questione più urgente è la cedolare secca sugli affitti brevi, di fatto alzata al 26% dalla Manovra. L’obiettivo è riportarla al 21%, mentre Noi Moderati chiede una riduzione di quella sugli affitti lunghi al 15%.
La proposta che ha fatto più scalpore è però il condono edilizio in Campania. A pochi giorni dal voto per le elezioni regionali, il centrodestra propone di riaprire il condono edilizio del 2003, a cui la Regione campana non aderì. Le opposizioni accusano però il Governo di voler “comprare” voti in vista della tornata elettorale locale.
Infine, tra le proposte portate avanti da Forza Italia c’è quella del bonus tombe. Si tratterebbe di una detrazione fiscale, simile a quelle per la ristrutturazione delle case, ma da fornire per gli interventi di manutenzione e restauro di tombe, cappelle e sepolcri.