Bonus trasporti, scatta il click day: come ottenerlo

Il ministero dei Trasporti ha annunciato il nuovo click day per il bonus trasporti: ecco chi può riceverlo e perchè avanzano dei fondi

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Chi intende ottenere il bonus trasporti deve fare in fretta. Ecco in sunto, ciò che accadrà il primo ottobre con quello che ormai viene generalmente definito click day. Le risorse disponibili sono purtroppo pochissime, in un numero ben al di sotto delle prevedibili richieste. Di seguito riportiamo quindi tutti i dettagli per comprendere al meglio questo funzionamento.

Bonus trasporti: pronti al click day

Domenica primo ottobre 2023 è una data da segnare in rosso sul proprio calendario. Il motivo è presto detto. Al mattino, precisamente a partire dalle ore 8.00, si potrà presentare domanda per ricevere il bonus trasporti.

Si tratta di un nuovo click day, per essere precisi, che consentirà la distribuzione dei fondi residuati dal mese di settembre. Il ministero del Lavoro ha precisato come la piattaforma verrà riattivata per quest’unica chance. Una vera e propria corsa al bonus, che vedrà in tanti delusi, magari limitati dalla propria connessione dati. Di questo però parleremo tra poco.

È stata scelta una giornata festiva non a caso. Si intende infatti garantire a quante più persone possibili di poter tentare l’accesso al sistema. Facile immaginare, dunque, un numero di utenti gigantesco, che potrebbe anche generare problematiche di accesso, con possibili crash di sistema. È qualcosa all’ordine del giorno, ad esempio, per la vendita di biglietti. Inoltre i sistemi della Pubblica amministrazione non sono di certo nuovi a blocchi di questo tipo. Basti ripensare a quanto accaduto durante la fase più calda della pandemia di Covid-19.

Conti alla mano, il bonus trasporti doveva vedere la parola fine già ad agosto 2023, ma così non è stato. Sono infatti terminate le coperture, il che ha portato il governo a far ripartire le erogazioni dal primo settembre. Si ritorna ora per l’ultimo click day a disposizione per questo incentivo garantito dal Decreto Aiuti del 2022. Più volte rifinanziato, torna in vita grazie ai soldi non utilizzati in precedenza.

Perché avanzano dei fondi

Viene però da chiedersi, considerando il gran numero di richiedenti, com’è possibile che ci siano ancora dei fondi residui da sfruttare? Il motivo è presto spiegato. Non tutti gli abbonamenti presentano un costo di 60 euro, che è l’equivalente del bonus. Ciò vuol dire che alcuni cittadini che hanno ricevuto il denaro richiesto, ne hanno sfruttato soltanto una parte, a volte il 50%. La media, soprattutto per gli studenti, che ottengono delle agevolazioni, è di circa 30 euro.

Considerando come il sistema non consenta di usare la quota residua per altri abbonamenti, la somma avanzata resta nelle casse dello Stato. Si spiega così il click day di ottobre e non è totalmente da escludere, dunque, anche la possibilità che ciò si ripeta a novembre.

Chi può ottenere il bonus e come

Considerando il gran numero di utenti prevedibilmente in allerta per il click day, il primo consiglio è quello di farsi trovare pronti al computer con largo anticipo. È bene aprire la pagina della piattaforma per tempo, facendo attenzione a non aggiornarla. Si potrebbe infatti finire al termine della fila. Se infatti l’home page dovesse risultare sovrappopolata, per così dire, i primi saranno avvantaggiati.

È bene dunque effettuare anche l’accesso come cittadino nella sezione apposita, magari alle 7 del mattino. L’altro elemento di cui tener conto è la connessione internet. Meglio usare una rete domestica, più stabile di quella mobile, con collegamento via cavo e non Wi-Fi. Ecco come prepararsi al meglio.

Si ricorda inoltre che possono ottenere il bonus trasporti da 60 euro tutti i soggetti con reddito inferiore a 20mila euro. Si tengono in considerazione i redditi personali, quindi un genitore dovrà indicare proprio la situazione reddituale dei figli, nel caso in cui il servizio richiesto sia per loro.