Manovra, più soldi al mese per le famiglie con l’Assegno unico

La rimozione della prima casa dal calcolo dell'Isee causa una serie di aumenti e di accessi a molti strumenti di welfare per le famiglie, tra cui l'Assegno unico universale

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 26 Ottobre 2025 14:07

La principale misura a sostegno delle famiglie introdotta nella Manovra finanziaria per il 2026 sarà la rimozione dal calcolo dell’Isee della prima casa. Questo permetterà infatti a molti nuclei di avere accesso a misure di welfare da cui erano in precedenza esclusi, grazie alla riduzione dell’Isee che ne deriverà.

Sono in tutto quattro le misure che vedranno la loro platea aumentare a seguito di questa decisione. Una quinta, l’Assegno unico universale, manterrà circa lo stesso numero di beneficiari, ma vedrà aumentare l’importo medio.

Prima casa fuori dal calcolo dell’Isee

La norma inserita nel disegno di legge di bilancio dal Governo per la rimozione dall’Isee della prima casa prevede che tutte le famiglie che possiedono un’abitazione con un valore catastale fino a 91.500 euro possano non considerarla nell’indicatore che calcola il patrimonio e i redditi dei nuclei italiani.

Anche se può sembrare una cifra bassa, il valore catastale di una casa è spesso molto minore rispetto a quello di mercato. Questa norma include quindi buona parte delle prime case non di lusso in Italia. L’Isee è la più importante metrica attraverso cui le famiglie italiane possono avere accesso a misure di welfare. Escludere la prima casa dal calcolo dell’Isee significa quindi aumentare la platea e l’ammontare di molte agevolazioni per milioni di italiani.

I bonus per le famiglie che cambieranno

Le agevolazioni a cui si ha accesso tramite il calcolo dell’Isee sono:

  • l’Assegno di inclusione (Isee inferiore a 10.140 euro);
  • il Supporto alla formazione professionale (Isee inferiore a 10.140 euro);
  • il Bonus nuovi nati (Isee minorenni inferiore a 40.000 euro).

Ognuna di queste misure potrebbe vedere la propria platea aumentata proprio per tutte quelle famiglie che non dovranno più considerare la propria casa per l’Isee. Per chi invece ha diritto al Bonus nido, potrebbe cambiare la somma ricevuta. L’Isee, infatti, calibra questo sussidio per le famiglie:

  • massimo 3.000 euro all’anno per le famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro;
  • massimo 2.500 euro all’anno per le famiglie con Isee fra  25.001 e 40.000 euro;
  • massimo 1.500 euro all’anno per le famiglie con Isee superiore a 40.000 euro.

Come cambia l’Assegno unico

Uno dei cambiamenti più importanti, per le famiglie e per le casse dello Stato, arriverà dall‘Assegno unico universale per le famiglie con figli. Essendo assegnato a tutti i nuclei con un figlio minore a carico, l’Assegno unico non vedrà la sua platea, peraltro in costante calo, modificata dalla rimozione della prima casa dal calcolo dell’Isee.

L’indicato del reddito e del patrimonio è il parametro principale con il quale si calcola l’importo dell’Assegno unico, che può variare da poco più di 50 euro per figlio per chi non presenta l’Isee a più di 200 per chi si trova nella fascia più bassa. Secondo i calcoli dei documenti allegati alla Manovra, la modifica al calcolo porterà in media 10 euro mensili in più a famiglia.

Più saranno i figli presenti nel nucleo inoltre, maggiore sarà il valore della casa che potrà essere escluso dall’Isee. È infatti previsto una maggiorazione del limite al valore catastale dell’immobile di 2.500 euro per ogni minore a carico dopo il primo, e non più dopo il secondo come previsto in precedenza.