Incentivi auto usate, terminati i fondi 2024 per le 61-135 e le non elettriche: stop alle domande

Ecobonus auto 2024, corsa contro il tempo: terminati i fondi per auto non inquinanti 61-135. Praticamente a zero quelli per gli scooter

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Redazione

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Pubblicato: 5 Febbraio 2024 11:20

Nel panorama delle politiche di incentivazione all’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, la campagna Ecobonus auto 2024 si è distinta per una corsa contro il tempo. Con 640 milioni di euro stanziati, dal 23 gennaio c’è una piattaforma su Invitalia per ottenere gli sconti, messa a punto dal Mise. L’obiettivo è quello di sostenere l’acquisto di vetture full hybrid, mild hybrid o con motorizzazioni tradizionali a basso consumo.

La richiesta per questa tipologia di bonus è stata presa d’assalto. La buona notizia è che i fondi in totale non sono terminati, la cattiva notizia invece è che stanno terminando quelli che riguardano l’acquisto di scooter e sono i finiti i fondi per i veicoli della fascia 61-135 g/km CO2, per cui è obbligatorio consegnare un veicolo usato per ottenere l’agevolazione (61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro).

Ecobonus: fondi praticamente terminati per scooter non elettrici

La situazione è la seguente: nel giorno di lunedì 5 febbraio 2024 rimangono pochissimi euro per acquistare col bonus scooter non elettrici mentre sono terminati i fondi per i veicoli non inquinanti. Questo rapido esaurimento è stato evidente fin dal primo giorno, quando la dotazione a disposizione è stata praticamente dimezzata. Nonostante un iniziale entusiasmo, la domanda ha iniziato a rallentare, ma negli ultimi giorni di venerdì 2 febbraio e sabato 3, c’è stata una ripresa decisa delle richieste di prenotazione. Il nuovo piano entrerà in vigore solo alla fine di marzo e mira a sostenere l’acquisto di veicoli con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di anidride carbonica.

Le vetture elettriche sono state particolarmente premiate dall’ecobonus, che rientrano nella fascia di emissioni comprese tra 0 e 20 g/km, e per le ibride plug-in, con emissioni tra 21 e 60 g/km. Questi segmenti hanno ricevuto un riscontro molto minore rispetto alle aspettative iniziali. Le risorse disponibili attualmente per le auto elettriche sono scese a 186.976.250,00 mentre per le ibride plug-in, il totale è a 229.792.250,00, stando ai dati disponibili sul sito web messo a punto dal Mise, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

I fondi quindi ci sono ancora, stando ai dati residui, anche se quelli che riguardano gli scooter non elettrici e i bonus per quanto riguardano i veicoli non inquinanti stanno per terminare.

Il nuovo piano presentato dal ministro Urso

L’attuale formula di incentivo all’acquisto per vetture full hybrid, mild hybrid o con motorizzazioni tradizionali a basso consumo prevede un beneficio di 2.000 euro in cambio della rottamazione obbligatoria di un veicolo usato. Il nuovo programma, presentato dal ministro Adolfo Urso il primo febbraio 2024, prevede invece un contributo di 3.000 euro nel caso di rottamazione di veicoli Euro 0 a Euro 2, 2.000 euro per Euro 3 e 1.500 euro per Euro 4, che è al di sotto della soglia di contributo di 2.000 euro prevista attualmente. Questo cambiamento potrebbe aver spinto molti clienti a precipitarsi nelle concessionarie per beneficiare degli incentivi rimanenti.

Non ci sono ancora certezze sulla data di entrata in vigore del nuovo piano di incentivi, che prevede ulteriori 283 milioni di euro per le vetture con emissioni tra 61 e 135 g/km, ma che non sarà operativo prima della fine di marzo.

A chi conviene l’Ecobonus

Questi incentivi consentono la rottamazione di veicoli dalla categoria Euro 0 fino alla Euro 5, una novità rispetto alle politiche precedenti che tendevano a premiare maggiormente i veicoli più inquinanti, in particolare quelli classificati come Euro 0, 1 e 2. Questo cambiamento è accompagnato da un ulteriore incentivo destinato alle famiglie con un Isee inferiore ai 30.000 euro.

L’obiettivo principale di questa nuova disposizione è di fornire un maggiore supporto alle famiglie meno abbienti e di rendere più conveniente l’acquisto di veicoli ecologici, soprattutto per coloro che possiedono vetture ormai considerate “anziane”.