Nel mese di novembre 2024, i beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI) possono segnare due date importanti sul loro calendario per l’accredito del sostegno economico. L’INPS ha previsto i pagamenti per il 15 e il 27 novembre, con l’importo che sarà caricato sulla Carta di Inclusione fornita da Poste Italiane.
Quando viene pagato questo mese il reddito di inclusione?
Nel mese di novembre 2024, il pagamento dell’Assegno di Inclusione avverrà secondo il consueto calendario dell’INPS, con due date di accredito:
- 15 novembre 2024;
- 27 novembre 2024.
Ma chi lo riceverà prima e chi dopo?
Pagamento Assegno di Inclusione: chi lo riceve il 15 novembre
A ricevere per primi l’Assegno di Inclusione saranno coloro che accedono per la prima volta alla misura. Questi beneficiari sono quelli che hanno presentato la domanda e firmato il Patto di Attivazione Digitale (PAD) nel mese di ottobre 2024. Per loro, l’importo sarà precaricato direttamente sulla carta, che potranno ritirare presso l’ufficio postale il giorno 15 novembre.
È importante sottolineare che, affinché il pagamento venga erogato, non basta la sola presentazione della domanda, ma è necessaria anche l’iscrizione sulla piattaforma SIISL e la firma del PAD da parte di tutti i membri del nucleo familiare.
Chi riceve il pagamento dell’Assegno di Inclusione il 27 novembre
La seconda data di pagamento dell’Assegno di Inclusione, quella del 27 novembre, è riservata ai beneficiari che hanno già ricevuto almeno una mensilità dell’assegno e che continuano a mantenere i requisiti previsti dalla legge. Questi beneficiari vedranno il pagamento dell’ADI come parte del rinnovo, continuando a beneficiare della misura in base alla loro situazione economica e familiare.
Assegno di Inclusione, a chi spetta e come funziona
Ricordiamo che l’Assegno di Inclusione è un sostegno economico destinato alle famiglie in difficoltà con un ISEE non superiore a 9.360 euro annui.
Il suo importo può arrivare fino a 6.000 euro annui (500 euro al mese), a seconda del numero di membri del nucleo familiare e del parametro della scala di equivalenza. Inoltre, per i beneficiari è previsto anche un contributo per l’affitto che può arrivare fino a 280 euro al mese. Per cui, le famiglie che soddisfano i requisiti ADI possono ricevere una somma maggiore. Ad esempio, se il nucleo familiare è composto interamente da persone con più di 67 anni, o da persone anziane e disabili, l’importo può arrivare fino a 7.560 euro annui.
Controlli Inps e Assegno di Inclusione sospeso o ridotto
Se l’INPS riscontra incongruenze o discrepanze tra le informazioni fornite dal beneficiario (ad esempio, l’ISEE, la situazione reddituale o patrimoniale) e quelle verificate tramite le sue banche dati, il pagamento dell’ADI potrebbe essere sospeso o ridotto. In particolare, può verificarsi:
- la sospensione temporanea, ovvero l’Inps potrebbe sospendere l’erogazione dell’ADI fino a che non siano chiariti i dubbi e forniti i documenti richiesti per la verifica;
- una riduzione dell’importo, se emerge che il beneficiario ha dichiarato un reddito o un patrimonio maggiore rispetto a quanto dichiarato, l’importo dell’ADI potrebbe essere ridotto in base ai nuovi calcoli.
Inoltre, nel caso in cui un beneficiario non abbia comunicato all’Inps l’inizio di un’attività lavorativa o di aver percepito redditi da lavoro, è possibile che il pagamento venga interrotto e potrebbero essere richieste indietro le somme già percepite, con la possibilità che vengano inflitte anche sanzioni economiche o amministrative per la violazione delle regole.