Dal 1° settembre 2023 per gli italiani ci saranno importantissime novità in merito al sostegno e al lavoro. A partire da quella data, infatti, diventa attivo il nuovo strumento del Ministero del Lavoro, il cosiddetto Supporto alla Formazione e Lavoro (SFL), introdotto dal Decreto Lavoro 2023, che prevede la partecipazione di chi ne abbia diritto a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro.
Una misura pensata dal governo Meloni per favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, a seguito dell’abolizione del Reddito di cittadinanza. Nel 2023 la durata del Reddito di cittadinanza è di 12 mesi per famiglie con minori, persone con disabilità o persone di età pari o superiore ai 60 anni. Per i restanti nuclei la durata è di 12 mesi solo se risultano presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro. Per tutti gli altri la durata del RdC è di 7 mesi e comunque non oltre il 31 dicembre 2023.
Si può richiedere, dicevamo, il Supporto Formazione Lavoro a partire dal 1° settembre 2023, mentre dal 1° gennaio 2024 si potrà richiedere l’Assegno di Inclusione tramite il portale INPS dedicato, che verrà comunicato nelle prossime settimane.
Indice
Quali lavori rientrano nel Supporto Formazione Lavoro
In particolare, nell’ambito del SFL possono essere avviate attività di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro, orientamento specialistico, avviamento a formazione, supporto all’inserimento o reinserimento lavorativo, supporto all’autoimpiego nell’ambito di programmi di politiche attive del lavoro, compreso quelle del Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL).
Nelle misure del Supporto Formazione Lavoro rientrano anche il servizio civile universale e i progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il comune di residenza, compatibilmente con le altre attività del beneficiario.
In sintesi, quindi, la legge ha definito le attività a cui i destinatari del Supporto per la Formazione e il Lavoro possono aderire e che vengono remunerate:
- orientamento specialistico;
- accompagnamento al lavoro;
- attivazione del tirocinio;
- incontro tra domanda ed offerta;
- avviamento a formazione;
- sostegno alla mobilità territoriale;
- lavori socialmente utili e progetti di utilità collettiva;
- supporto all’autoimpiego.
- servizio civile universale.
Quanto spetta ai beneficiari
Lo svolgimento di queste attività è a titolo gratuito, non è assimilabile a una prestazione di lavoro subordinato o parasubordinato e non comporta comunque l’instaurazione di un rapporto di pubblico impiego con le amministrazioni pubbliche.
Cosa ottiene in cambio chi partecipa, avendone i requisiti? Una indennità di 350 euro al mese. Questo bonus è erogato ogni mese direttamente dall’INPS e per tutta la durata della misura, entro un limite massimo di 12 mensilità.
Chi può accedere al Supporto Formazione e Lavoro
Come spiega il Ministero del Lavoro, proprio in vista dell’avvio, dal 1° settembre, della presentazione delle domande per il Supporto Formazione e Lavoro, a partire dal 25 agosto oltre 33mila nuclei familiari, tra famiglie senza minori, disabili o over 60, hanno ricevuto e stanno ricevendo, tramite sms o email, la comunicazione di aver fruito in questo mese della 7a mensilità del Reddito di Cittadinanza. Solo coloro che ricevono questo messaggio dal 1° settembre possono presentare la domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Per accedere al Supporto Formazione e Lavoro bisogna rispettare comunque precisi requisiti:
- bisogna avere tra i 18 e i 59 anni: nello specifico, possono essere attivati percorsi di lavoro per i componenti del nucleo familiare che abbiano queste caratteristiche:
– tutti i componenti che abbiano più di 18 anni oltre il primo conteggiato nella scala di equivalenza
– che non abbiano disabilità o non autosufficienza
– di età inferiore a 60 anni
– senza carichi di cura
– che non siano in condizione di grave disagio bio-psico-sociale e inseriti in programmi di cura e di assistenza certificati dalla pubblica amministrazione - avere un ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a 6mila euro annui. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia è fissata a 7.560 euro annui
- non avere i requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione (il SFL può essere utilizzato esclusivamente anche dai componenti dei nuclei che percepiscono l’Assegno di Inclusione che decidono di partecipare ai percorsi pur non essendo sottoposti agli obblighi previsti, purché non siano calcolati nella scala di equivalenza).
Nella domanda è fondamentale che i cittadini indichino, dimostrandola, l’iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello, o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico.
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro è incompatibile con il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza e con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.
Come si calcola l’ISEE ai fini del Supporto Formazione Lavoro
Il Ministero del Lavoro precisa che nel valore dei trattamenti assistenziali non vengono calcolati:
- le erogazioni relative all’Assegno unico e universale
- le erogazioni riferite al pagamento di arretrati
- le eventuali misure di sostegno economico di carattere straordinario, aggiuntive al beneficio economico dell’Assegno di inclusione, erogate dal comune o dalla provincia o dalla regione di appartenenza
- le maggiorazioni compensative definite a livello regionale per le componenti espressamente definite aggiuntive al beneficio economico dell’Assegno di inclusione
- le riduzioni nella compartecipazione al costo dei servizi
- eventuali esenzioni e agevolazioni per il pagamento di tributi
- le erogazioni a fronte di rendicontazione di spese sostenute
- le erogazioni in forma di buoni servizio o altri titoli che svolgono la funzione di sostituzione di servizi.
I redditi e i beni patrimoniali eventualmente non compresi nell’ISEE sono dichiarati all’atto della richiesta del beneficio e poi valutati.
Come si richiede il Supporto Formazione Lavoro (SFL)
Per richiedere il SFL ci si può rivolgere a:
- INPS
- Istituti di patronato
- dal 1°gennaio 2024, presso i Centri di Assistenza fiscale online.
Il relativo percorso di attivazione viene attuato mediante la piattaforma di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa presente nel Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) attraverso l’invio automatico ai servizi per il lavoro competenti.
Nella richiesta, l’interessato:
- rilascia la dichiarazione di immediata disponibilità se non ha già una dichiarazione attiva
- autorizza espressamente la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro
- dimostra l’iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione.
La richiesta è quindi accolta dall’INPS, previa verifica del possesso dei requisiti, sulla base delle informazioni disponibili nelle proprie banche dati o tramite quelle messe a disposizione dalle pubbliche amministrazioni detentrici dei dati necessari per la verifica dei requisiti, attraverso sistemi di interoperabilità.
All’esito delle verifiche e al conseguente accoglimento della richiesta, l’INPS informa il richiedente che, ai fini della attuazione della misura deve accedere al SIISL per sottoscrivere il patto di attivazione digitale (PAD).
Il nuovo portale SIISL per trovare lavoro: come funziona
Come si cerca e si trova lavoro, dunque? Come si conoscono le opportunità attivabili? Attraverso il nuovo sito del Ministero SIISL. Questa piattaforma permetterà di gestire anche la misura dell’Assegno di Inclusione (ADI), in vigore da gennaio 2024, destinata ai nuclei in cui siano presenti almeno un minore, un disabile, un over 60 o un componente inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali.
La piattaforma è destinata, dal 1° settembre, a coloro che non percepiranno più il Reddito di Cittadinanza e, in tempi brevi, a chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro o desidera reinserirsi.
Chi fa richiesta chiede di accedere al Supporto Formazione Lavoro online secondo le modalità previste per l’Assegno di Inclusione e con la sottoscrizione, mediante la piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa (SIISL), del patto di attivazione digitale (PAD), in cui il beneficiario si impegna a presentarsi alla convocazione del servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio.
All’esito dell’accettazione della richiesta da parte di INPS e della sottoscrizione del patto di attivazione digitale, il richiedente è convocato presso il servizio per il lavoro competente, per la stipula del patto di servizio personalizzato, dopo la sottoscrizione del patto di attivazione digitale. La convocazione del richiedente da parte del competente servizio per il lavoro può essere eseguita tramite la piattaforma del SIISL o via sms o mail, a seconda dei contatti forniti.
Nel patto di servizio personalizzato vengono indicate almeno 3 agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione individuate dal beneficiario stesso.
Dopo la stipula del patto di servizio, l’interessato, attraverso la piattaforma può ricevere offerte di lavoro e servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, oppure essere inserito in specifici progetti di formazione erogati da soggetti, pubblici o privati, accreditati alla formazione dai sistemi regionali, da fondi paritetici interprofessionali e da enti bilaterali. Il cittadino può inoltre cercare e trovare da solo progetti di formazione di suo interesse, che rispettino i criteri visti, e nel caso comunicarlo attraverso la piattaforma.
L’interessato è tenuto ad aderire alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate nel patto di servizio personalizzato, dando conferma, almeno ogni 90 giorni, ai servizi competenti, anche online, della partecipazione alle attività. In mancanza di conferma, il beneficio è sospeso.
La mancata iscrizione a percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico, nel caso in cui non sia già assolto, comporta la non erogazione del beneficio, che comunque decorre dall’inizio del percorso formativo, fermo restando il periodo massimo di 12 mesi.
In sintesi, dunque, per accedere al Supporto per la Formazione e il Lavoro, oltre alla presentazione della domanda, è necessario:
- sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (PAD)
- contattare almeno 3 agenzie per il lavoro
- sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato
- avviare un’iniziativa di attivazione al lavoro come indicata nel Patto di servizio.