Bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie 2024 fino a 30.00 euro: il termine per le domande

Il Bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie stanzia un contributo a fondo perduto in conto capitale del 70% della spesa sostenuta. Cosa si può comprare e chi può fare domanda

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

C’è tempo fino al 13 maggio per presentare la domanda per il Bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie 2024. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, riservata al settore della ristorazione e della somministrazione di alimenti e bevande, per le spese sostenute per l’acquisto dei macchinari e di altri beni funzionali all’attività.

A quanto ammonta il Bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie

Le risorse stanziate dal governo ammontano a 56 milioni di euro. I beneficiari potranno godere di un contributo in conto capitale pari al 70% delle spese totali ammissibili. Non vanno, cioè, restituiti né il capitale erogato né gli interessi. Il tetto massimo dell’erogazione è fissato in un limite di 30.000 euro per singola impresa.

In sintesi, per ottenere la massima erogazione di 30.000 euro (che corrisponde al 70% delle spese totali), gli imprenditori del settore dovranno certificare una spesa di quasi 43.000 euro. Di seguito alcuni numeri indicativi relativi all’ammontare del contributo:

  • spesa 2.000 = contributo 1.400;
  • spesa 5.000 = contributo 3.500;
  • spesa 10.000 = contributo 7.000;
  • spesa 15.000 = contributo 15.000;
  • spesa 20.000 = contributo 14.000;
  • spesa 30.000 = contributo 21.000;
  • spesa 42.857,14 (o superiore) = contributo 30.000.

Vengono ammesse al beneficio le imprese in possesso dei seguenti requisiti:

  • ristoranti – l’azienda deve operare nel settore identificato dal codice Ateco 56.10.11, cioè ristorazione con somministrazione. L’azienda deve essere regolarmente costituita e iscritta come attiva nel Registro delle imprese da almeno 10 anni. In alternativa è necessario che abbia acquistato nei 12 mesi precedenti prodotti certificati Dop, Igp, Sqnpi, Sqnz e prodotti biologici per almeno il 25% degli acquisti totali del periodo;
  • gelaterie e pasticcerie – l’azienda deve operare nel settore identificato dal codice Ateco 56.10.30, cioè gelaterie e pasticcerie;
  • pasticcerie – l’azienda deve operare nel settore identificato dal codice Ateco 10.71.20, ossia produzione di pasticceria fresca.

Gelaterie e pasticcerie devono inoltre essere iscritte nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o in alternativa aver acquistato prodotti Dop, Igp, Sqnpi e prodotti biologici per almeno il 5% (per cento) del totale.

Interventi finanziabili

Sono considerate ammissibili le spese sostenute per l’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività d’impresa. Devono essere nuovi, effettivamente funzionali allo scopo e acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non abbiano relazioni con l’impresa.

Perché i beni acquistati siano ammessi al contributo, i pagamenti devono essere tracciabili: ogni bonifico deve partire da conti correnti dedicati intestati all’impresa. Non è dunque permesso pagare in contanti macchinari usati dismessi da un’altra azienda.

I beni acquistati dovranno essere mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo.

Spese escluse

Sono escluse tutte le spese che non riguardano l’acquisto di macchinari nuovi o strumenti nuovi, come pezzi di ricambio, consulenze, utenze, terreni e fabbricati.

Dove presentare la domanda

La misura ha registrato una falsa partenza: le domande sono state aperte l’1 marzo, ma sono state subito chiuse per problemi tecnici. La procedura è stata riaperta il 12 marzo. La domanda va presentata digitalmente sul portale di Invitalia, al quale si accede tramite Spid o Cie. Il sito mette a disposizione info e modulistica.