Bonus nido 2024 in ritardo: quando pagano

Sblocata la situazione dei bonus nido ma non del tutto: l'Inps fornisce una data entro la quale i primi pagamenti saranno completati

Foto di Luca Incoronato

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il bonus nido 2024 sta accumulando notevoli ritardi. Lo sanno bene le famiglie che hanno figli all’asilo (fino a un massimo di tre anni), così come i genitori che vantano forme di supporto per minori con delle patologie croniche gravi.

Lo scorso 20 aprile era giunto un aggiornamento che lasciava ben sperare. L’Inps informava infatti d’aver sbloccato il contributo. Il tutto sembra però ancora in salita per alcune famiglie italiane. Di seguito tutte le informazioni del caso.

Bonus nido 2024

Sono due le facce del bonus nido. Da una parte prevede di garantire il rimborso delle rette relative agli asili nido, siano essi pubblici o privati. Dall’altra, invece, garantisce un ritorno economico che copra l’esborso per forme di supporto garantite a bambini con meno di 3 anni con patologie gravi e croniche.

Il 20 aprile scorso l’Inps, attraverso un comunicato, aveva annunciato lo sblocco di tali fondi. La nuova funzione era dunque operativa. Semaforo verde per tutte le sedi territoriali dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, così da procedere alla gestione delle domande presentate. Non solo, era indicato anche come le prime richieste fossero già state accolte, dunque non più in stato di perenne “lavorazione” come in precedenza.

Inps, nuovo blocco

Il procedimento di distribuzione dei fondi previsti non è stato però rapido, anzi tutt’altro. Le rassicurazioni sono state ben accolte ma le settimane sono trascorse e il denaro non è giunto. Lo sottolinea Money, che ribadisce come fonti interne all’Istituto evidenzino una situazione particolare: domande ancora in “lavorazione”, il che vuol dire bloccate, in attesa del denaro per garantire il bonus nido.

Al tempo stesso, però, non ci sarebbe un effettivo e concreto ostacolo da superare. Problematiche burocratiche? Ad oggi non è dato saperlo ma le stesse fonti ribadiscono come nelle prossime settimane i soldi arriveranno. Nessun problema di risorse ma si richiede pazienza.

Al momento la strategia sembra essere quella di prendere tempo e non di garantire una risposta chiara, così come una tempistica certa. Alcuni genitori in diritto dell’aiuto dallo Stato si sono rivolti all’assistenza dell’Istituto via social, ricevendo però tale risposta: “Ci spiace per il disagio e il ritardo accumulato. La problematica è in via risolutiva”.

Domande in lavorazione

Una risoluzione che riguarda però le domande accolte. Molte però sono ancora in “lavorazione”, quasi a lasciar pensare, dopo tutto questo tempo, che ci sia un problema nella richiesta. In realtà la fase istruttoria dell’Inps è ancora in corso.

Torniamo dunque al concetto di pazienza. Occorre aspettare di veder trasformata una dicitura in un’altra. Entro fine maggio gli aventi diritto dovrebbero tutti vedere la propria richiesta approvata, ma non solo. Fine mese è il traguardo fissato dall’Inps per il pagamento di buona parte dei rimborsi.

Si ricorda come il contributo valga fino al terzo anno di vita del figlio, anche se adottato, e che le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre 2024. Il tutto dev’essere svolto esclusivamente per via telematica, allegando la documentazione che attesti la spesa sostenuta. Ecco gli scaglioni previsti:

  • Massimo di 3mila euro – Isee minorenni fino a 25.000,99 euro;
  • Massimo di 2.500 euro – Isee minorenni fino a 40.000 euro;
  • Massimo di 1.500 – Isee minorenni oltre i 40.000 euro.