Il Bonus musica è garantito anche nel 2025 e permette di ottenere una detrazione fiscale, pari al 19% delle spese sostenute, sia a titolo di iscrizione che di abbonamento, per chi abbia figli che frequentano scuole di musica riconosciute dalla pubblica amministrazione, anche diverse dal conservatorio.
La detrazione Irpef, che è concessa dall’articolo 15 del Tuir (primo comma, lettera e-quater), si applica quindi agli Afam (cioè agli istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica), a scuole musicali regolarmente iscritte nei registri regionali, alle bande e ai cori, sempre riconosciuti, così come ai conservatori.
Indice
I requisiti del Bonus musica 2025
La detrazione per il Bonus musica 2025 è valida, sempre al 19%, fino a un importo di 1.000 euro per ogni figlio.
Ci sono però quattro requisiti da rispettare:
- il figlio che prende lezioni deve avere un’età fra i 5 e i 18 anni;
- il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere stato inferiore ai 36.000 euro per l’anno 2024;
- le spese di iscrizione o di abbonamento devono essere state effettuate dall’1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024;
- il pagamento deve essere stato effettuato in modalità tracciabile, cioè tramite versamento postale, bonifico bancario, assegni (sia bancari che circolari) o tramite carte (carte di debito, di credito o prepagate). No, dunque, ai pagamenti in contanti anche a fronte del rilascio di regolare ricevuta.
Attenzione: fino ad ora si è parlato di “figli” perché, generalmente, sono i genitori a pagare per le spese relative alla formazione, anche musicale. Nulla vieta però che un minore di 18 anni, indipendente e che lavora, con obbligo di dichiarazione dei redditi, possa chiedere e ottenere per sé stesso la detrazione fiscale.
Come ottenere la detrazione fiscale
La detrazione Irpef viene garantita a partire dall’anno di imposta 2021. Il cosiddetto Bonus musica 2025 si comporta come tutte le altre detrazioni fiscali: non occorre fare alcuna domanda. In sede di dichiarazione dei redditi tramite Modello 730 o Modello Redditi, basta presentare la ricevuta che provi la spesa sostenuta. In caso si abbiano più figli che prendono lezioni private di musica, si potrà ottenere la detrazione per ciascuno di loro.
Facciamo un esempio:
chi abbia un figlio adolescente che studia basso (o chitarra o pianoforte oppure canto, eccetera…) presso una scuola di musica legalmente riconosciuta, può scaricare il 19% di quanto speso fra iscrizione e retta, secondo queste simulazioni:
- spesa di 250 euro = detrazione di 47,50 euro;
- spesa di 500 euro = detrazione di 95 euro;
- spesa di 750 euro = detrazione di 142,50 euro;
- spesa di 1.000 euro = detrazione di 190 euro;
- e così via.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha ribadito che il limite dei 36.000 euro annui è riferito al reddito complessivo della famiglia del minore e non al reddito del contribuente che ha effettivamente sostenuto la spesa.
La detrazione può andare in capo a un solo beneficiario, o essere ripartita tra entrambi gli aventi diritto, cioè i genitori.
Ecco cosa succede se un figlio diventa maggiorenne nel corso dell’anno: in considerazione del principio di unitarietà del periodo d’imposta, il requisito anagrafico si considera rispettato purché il figlio sia stato minorenne anche durante una sola parte dell’anno.
Come inserire la richiesta in dichiarazione dei redditi
Salvo cambiamenti nei prossimi modelli fiscali, le spese devono essere indicate nel quadro Rp del modello Redditi Pf o quadro E del Modello 730, nei righi da Rp8 a Rp13 (E8 a E10 per il 730) indicando il codice 45.