Bonus genitori separati 2025, pagamenti Inps sbloccati per 4.400 famiglie

Dopo anni di ritardi, l’Inps sblocca il bonus per genitori separati: 8,5 milioni di euro per oltre 4.400 famiglie. Il pagamento sarà in un’unica soluzione, ma con tempi da definire

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 19 Marzo 2025 11:03

Dopo oltre due anni di stallo, è finalmente arrivato lo sblocco del bonus per genitori separati. Il Dipartimento per la Famiglia, guidato da Eugenia Roccella, ha firmato il decreto che dà mandato all’Inps di procedere con i pagamenti: 8,5 milioni di euro verranno distribuiti a oltre 4.400 famiglie. Il provvedimento, approvato proprio il 19 marzo, nel giorno della Festa del papà, mette fine (almeno in parte) a una vicenda che ha suscitato non poche polemiche.

Il bonus, nato per aiutare i genitori separati, divorziati o non conviventi che non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento durante l’emergenza Covid, era stato annunciato nell’estate del 2022, ma era rimasto bloccato in un dedalo burocratico che ha impedito a molte famiglie in difficoltà di ricevere il sostegno promesso. Ora si attende che l’Inps provveda ai pagamenti, annunciati come “rapidi”, ma già accompagnati da dubbi sulle tempistiche.

Che fine ha fatto il bonus? Arrivano finalmente i soldi

Il bonus per genitori separati è una misura rimasta ferma al palo per quasi tre anni, nonostante l’intento fosse quello di rispondere all’emergenza generata dalla pandemia. Annunciato nell’estate del 2022, il contributo si è arenato tra ritardi burocratici, richieste di documentazione aggiuntiva e verifiche incrociate che hanno lasciato molti genitori senza risposte.

Il decreto firmato il 19 marzo 2025 autorizza ora l’Inps a procedere all’erogazione di 8,5 milioni di euro per 4.428 beneficiari, selezionati su un totale di 6.428 richieste presentate.

Il Dipartimento per la Famiglia ha giustificato lo stallo con la necessità di fare alcuni controlli. Si possono sintetizzare in:

  • la riduzione di almeno il 30% del reddito dell’ex coniuge (da verificare tramite l’Agenzia delle Entrate);
  • la documentazione dei requisiti di legge;
  • le date corrette di maturazione del diritto;
  • l’assenza dell’atto del tribunale che certifica l’assegno di mantenimento.

Risultano ancora 119 istanze sospese, in attesa di ulteriori chiarimenti, mentre 113 domande sono state accettate senza che venisse assegnato alcun importo.

Chi ha diritto al bonus?

Il bonus, almeno sulla carta, doveva essere una boccata d’ossigeno per i genitori separati che si trovano in difficoltà economica dopo l’emergenza Covid. Nella realtà, ci sono stati molti vincoli. Il bonus infatti era pensato per i genitori separati, divorziati o non conviventi che si trovano in stato di bisogno, ma dovevano non aver ricevuto l’assegno di mantenimento in un determinato periodo e convivere con figli minorenni o maggiorenni con disabilità grave.

Requisiti per ottenere il bonus:

  • non aver ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento;
  • l’inadempienza è dovuta all’incapacità economica dell’altro genitore, a causa della perdita, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 (periodo Covid-19);
  • reddito del richiedente pari o inferiore a 8.174 euro nell’anno in cui non è stato percepito il mantenimento;
  • convivenza con figli minorenni o maggiorenni con handicap grave al momento della domanda;
  • presentazione dell’atto del tribunale che stabilisce il diritto al mantenimento.

Pagamenti Inps in arrivo

Ora che la firma del decreto è arrivata, e i fondi sono stati sbloccati, l’Inps dovrà procedere con i pagamenti, previsti in un’unica soluzione. Secondo le comunicazioni ufficiali, i pagamenti dovrebbero avvenire in tempi rapidi, ma resta da vedere quanto tempo servirà all’Inps per completare le operazioni.

Il contributo può arrivare fino a 800 euro al mese, per un massimo di 12 mensilità. In totale, si può ottenere un aiuto fino a 9.600 euro, ma l’importo effettivo varia in base all’entità dell’assegno di mantenimento non ricevuto.