Bonus colonnine elettriche 2024, domande a partire dal 15 febbraio su Invitalia

Dal 15 febbraio al 14 marzo è possibile fare domanda per il bonus colonnine elettriche. Le domande, di soli di privati e condomìni, sono accolte in ordine cronologico

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Via da oggi 15 febbraio al bonus per l’installazione di colonnine elettriche, confermato anche per il 2024. La misura consiste in un contributo per privati e condomìni per l’acquisto e l’installazione, già precedentemente effettuati, di infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica.

Bonus colonnine elettriche per privati e condomìni

Il bonus colonnine domestiche è un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica. Il bonus può ad esempio essere utilizzato per l’acquisto di colonnine o di wall box.
Il tetto del contributo è pari a 1.500 euro per gli utenti privati, residenti in Italia, e di 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni dei condomìni. Il contributo viene erogato in un’unica soluzione direttamente sul conto corrente indicato al momento della domanda. Per l’erogazione, tuttavia, possono occorrere diversi mesi.

I pagamenti in contanti non sono ammessi: come già avvenuto per il Bonus porte blindate, per il Bonus condizionatori e per diverse altre misure, anche per il Bonus colonnine elettriche tutte le spese devono essere documentate ed effettuate con pagamento tracciabile. In fase di caricamento della domanda è necessario allegare le fatture elettroniche relative alle spese sostenute.

Il governo ha inoltre disposto il divieto di cumulo: qualora l’aspirante beneficiario abbia già scalato la spesa sostenuta ricorrendo a qualsiasi titolo a un altro beneficio, non avrà la facoltà di richiedere anche il Bonus colonnine elettriche.
Niente bonus in caso di acquisto di dispositivi usati: le colonnine e le altre strumentazioni devono essere rigorosamente nuove.

I privati che usufruiscano del bonus sono tenuti a fare utilizzo personale delle colonnine di ricarica. Proibito, in sintesi, metterle a disposizione del pubblico dietro pagamento o anche gratis. In caso l’acquisto sia stato effettuato da un condominio, la colonnina va inibita all’utilizzo di persone estranee all’edificio.

Anche nel 2024 sono stati previsti incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Ma rispetto allo scorso anno, il governo presieduto da Giorgia Meloni ha deciso di elargire la fetta maggiore dei bonus alle più economiche auto a combustione, tanto che per le auto meno inquinanti i fondi sono già terminati.

Chi è escluso dal bonus installazione colonnine di ricarica

I soggetti esclusi dalla misura sono i titolari di ditte individuali e le società. Per imprese e pubbliche amministrazioni, invece, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha previsto altre forme di incentivo nell’ambito del Pnrr.

Dove richiedere il Bonus colonnine elettriche

Chi abbia acquistato e installato le infrastrutture di ricarica elettrica nel corso di tutto il 2023, e che non abbia potuto presentare la domanda più la relativa documentazione entro la precedente finestra messa a disposizione dal governo, può porre rimedio presentando la sua domanda dalle 12:00 del 15 febbraio 2024 alle 12:00 del 14 marzo 2024. Le domande vanno presentate esclusivamente online, tramite la piattaforma messa a disposizione da Invitalia.

Per accedere occorre essere in possesso di un sistema di autenticazione digitale, ovvero Spid, Cie (Carta d’identità elettronica) oppure Cns (Carta nazionale dei servizi). Una volta effettuato l’accesso, bisogna compilare il modulo elettronico seguendo la procedura guidata.

Non è possibile presentare domande multiple: ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola domanda. Le istanze verranno evase secondo ordine cronologico ed entro i limiti delle risorse stanziate. In caso di esaurimento delle risorse, verrà pubblicato un avviso sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.