Tutti gli aiuti per i disoccupati nel 2025: che bonus ci sono e cosa spetta

Quali sono gli aiuti per i disoccupati nel 2025 e cosa spetta: l'elenco completo e aggiornato sulle misure di indennità, formazione e sostegno al reddito

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Redazione

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Pubblicato: 22 Gennaio 2025 11:27

Nel 2025, i disoccupati in Italia possono beneficiare di una serie di bonus e aiuti economici e volti al reinserimento lavorativo attraverso formazione e misure di sostegno al reddito.

Vediamo, nel dettaglio, quali sono.

Naspi confermata nel 2025

La Naspi rimane nel 2025 il principale strumento di sostegno per i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro involontariamente. È destinata ai lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro involontariamente e che abbiano versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti alla disoccupazione. L’importo dell’indennità può arrivare fino a un massimo di circa 1.300 euro, ma dipende dalla retribuzione media e dalla durata dei contributi versati, con una durata che può arrivare fino a 24 mesi, a seconda della situazione.

Dis-Coll per i collaboratori

Si può richiedere nel 2025 anche la Dis-Coll, ovvero la disoccupazione destinata ai collaboratori coordinati e continuativi, ai lavoratori autonomi occasionali e ai professionisti senza cassa. Nei periodi di inattività, questa indennità fornisce un sostegno economico simile a quello della NASpI, ma adattato per le forme di lavoro atipiche.

Anche in questo caso, l’importo varia in base alla retribuzione e alla durata della collaborazione precedentemente interrotta.  

Sostegno al Reddito (Sar)

Il cosiddetto bonus Sar è destinato ai lavoratori con contratti di somministrazione che perdono il lavoro. Il sostegno può arrivare fino a 1.000 euro e viene erogato a chi ha accumulato almeno 45 giorni di disoccupazione e 110 giorni di lavoro negli ultimi 12 mesi.

Indennità di disoccupazione agricola

Per i lavoratori del settore agricolo, che hanno perso il lavoro, è prevista un’indennità specifica, cui l’importo e la durata dipendono dai contributi agricoli versati.

La disoccupazione agricola è riservata ai lavoratori agricoli subordinati, ma anche a lavoratori autonomi nel settore agricolo purché risulti un periodo di lavoro agricolo svolto in modo continuativo, almeno 102 giornate di lavoro agricolo negli ultimi 2 anni e che lo stato di disoccupazione sia involontario (ovvero non conseguente a dimissioni volontarie o licenziamenti per giusta causa).

Assegno di Inclusione confermato nel 2025

L’Assegno di Inclusione, confermato anche per il 2025, è destinato a coloro che vivono in povertà (che sono senza lavoro e non sono in grado di lavorare), con un Isee inferiore a 9.360 euro. Possono accedere a questa misura famiglie con minori, disabili, o anziani, ma anche persone che vivono in situazioni di vulnerabilità sociale.

L’assegno, che può arrivare fino a 500 euro al mese, è legato a una serie di requisiti, tra cui la disponibilità a partecipare a percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Le famiglie beneficiarie devono collaborare con i servizi sociali per redigere un “Piano di Inclusione”, che include attività di formazione e percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro. Il beneficiario, infatti, è tenuto ad accettare opportunità di lavoro o formazione per continuare a ricevere il supporto.

Supporto per la Formazione e il Lavoro anche nel 2025

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl) è una misura destinata alle persone occupabili, ossia quelle che, pur trovandosi in condizioni di difficoltà economica, sono in grado di partecipare a corsi di formazione o ad attività lavorative. Il SFL è rivolto a individui di età compresa tra i 18 e i 59 anni con un Isee familiare non superiore a 10.140 euro annui, che nel 2025 rappresenta un incremento rispetto ai 6.000 euro stabiliti nel 2024.

La misura prevede un’indennità mensile di 500 euro, erogata solo in caso di partecipazione a percorsi formativi o progetti utili alla collettività. La durata dell’indennità è di un massimo di 12 mesi, con la possibilità di prorogarla fino a un altro anno, qualora il beneficiario partecipi a un corso di formazione. Il SFL ha sostituito il Reddito di Cittadinanza per le persone occupabili dal 1° settembre 2023 e si integra con l’Assegno di Inclusione (ADI), destinato invece a chi non è in grado di lavorare.