Putin minaccia l’Europa: “Pronti alla guerra”. L’Ue proibisce il gas russo

A margine dei colloqui di pace per l'Ucraina Vladimir Putin ha minacciato l'Europa, facendo riferimento alla distruzione del continente; l'Ue vieta "per sempre" il gas russo

Foto di Matteo Runchi

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato:

Il leader della Russia Vladimir Putin ha minacciato l’Europa, affermando che il Paese è pronto a una guerra totale con l’Ue e che, in tal caso “non rimarrà nessuno con cui negoziare“. Le dichiarazioni sono arrivate a margine dei colloqui con gli inviati americani in Russia, Steve Witkoff e Jared Kushner, sulla pace in Ucraina, che si sono però conclusi senza risultati.

Nel frattempo il Consiglio europeo e il Parlamento dell’Ue hanno raggiunto un accordo per un regolamento che proibisca agli Stati dell’Unione di utilizzare gas russo. Il divieto totale entrerà in vigore tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027.

Putin minaccia l’Europa: “Non rimarrà più nessuno”

In alcune dichiarazioni prima dell’incontro per i colloqui di pace con gli inviati degli Usa Witkoff e Kushner, il presidente russo Putin ha utilizzato una retorica molto aggressiva nei confronti dell’Europa, arrivando a ventilare la distruzione del continente in caso di guerra:

Non vogliamo la guerra con l’Europa. Ma se l’Europa dovesse voler iniziare una guerra, noi siamo pronti fin da ora. Solo che non sarebbe come in Ucraina, dove agiamo in modo chirurgico. Se l’Europa dovesse iniziare, potrebbe rapidamente crearsi una situazione in cui non avremo più con chi negoziare.

Vladimir Putin ha anche minacciato attacchi alle navi di Paesi che sostengono l’Ucraina se Kiev dovesse continuare ad affondare le petroliere della cosiddetta “flotta fantasma” russa nel Mar Nero. La scorsa settimana i droni marini ucraini ne hanno colpite due.

Nonostante la retorica, la Russia si trova in grande difficoltà nel continuare a sostenere lo sforzo bellico. La guerra in Ucraina ha dimezzato il fondo sovrano russo e Mosca è stata costretta a bloccarlo per evitare che si esaurisca. Il Cremlino, che non può finanziarsi facendo debito sui mercati internazionali, sarà costretto ad alzare le tasse.

L’Ue blocca il gas russo

Una delle ragioni per cui il fondo sovrano russo si sta esaurendo è che la sua principale fonte di introiti, gli acquisti di gas da parte dei Paesi europei, si è quasi del tutto azzerata negli ultimi tre anni.

Il Consiglio europeo e il Parlamento dell’Ue hanno fatto un altro passo avanti proprio in questo senso. Hanno raggiunto un accordo per un regolamento che proibisca interamente l’acquisto di gas russo da parte degli Stati dell’Unione.

Il commissario europeo all’energia Dan Jorgensen ha commentato:

Finalmente, e per sempre, stiamo chiudendo il rubinetto del gas russo. Non torneremo mai più alla nostra pericolosa dipendenza dalla Russia.

Lo stop al gas russo sarà graduale ed entrerà in vigore tra la fine del 2026 e l’autunno del 2027, dopo essere stata ratificata dalla plenaria del Parlamento e dai 27 membri del Consiglio.

I colloqui di pace per l’Ucraina

Il viaggio del genero di Donald Trump, Jared Kushner e dell’inviato speciale per la guerra in Ucraina Steve Witkoff a Mosca non ha portato i risultati sperati. Oltre alle dichiarazioni belligeranti di Putin, la delegazione russa ha fatto sapere che la pace in “non è più vicina” e che il piano di pace americano sarebbe condiviso da Putin “solo in parte”.

I due inviati statunitensi vedranno, secondo fonti di stampa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella giornata di oggi. Zelensky si è già detto disponibile a incontrare Donald Trump per parlare del piano di pace.