Oggi, nella mattinata, Silvio Berlusconi è morto dopo quattro giorni di ricovero presso l’ospedale San Raffaele di Milano. Un uomo che ha segnato la storia dell’Italia, influenzando la politica, l’imprenditorialità, le dinamiche di genere e persino il mondo della televisione. Oltre a tutto ciò, Berlusconi è stato un appassionato collezionista di case da sogno, possedendone 29 tra ville ed appartamenti.
Le sue proprietà si caratterizzavano per la loro grandiosità, con enormi dimore, giardini principeschi e persino stanze segrete. Numerosi sono i luoghi simbolo che hanno segnato il cammino di questo leader di Forza Italia, non solo nel campo politico. Infatti, Berlusconi ha vissuto in molte residenze e, in qualità di imprenditore edile, ne ha anche costruite diverse. Tra le sue case più celebri, troviamo quelle situate a Segrate, nel quartiere noto come Milano 2, che rappresentano solo l’inizio di un percorso ricco di immobili straordinari.
Ville di Berlusconi: quelle personali e quelle tramite la Dolcedrago
Le grandi ville di Silvio Berlusconi sono suddivise in due categorie: quelle appartenenti al suo patrimonio personale e quelle possedute tramite la società Dolcedrago, che si occupa della gestione delle sue principali proprietà immobiliari. Le ville che fanno parte del patrimonio personale includono Villa Campari, situata sul Lago Maggiore, Ville Due Palme a Lampedusa, Villa Belvedere a Macherino e la famosa Villa San Martino ad Arcore. Invece, tramite Dolcedrago, Berlusconi possiede anche Villa Lampara a Cannes, Villa Certosa e Villa Tattilio a Porto Rotondo e Villa Zeffirelli a Roma.
Villa San Martino, Arcore
Residenza stabile di Silvio Berlusconi fin dal 1974, la storica residenza brianzola di Arcore, conosciuta come Villa San Martino, è originariamente costruita nel XVIII secolo dai marchesi Casati Stampa, fu venduta nel 1973 da un’erede di nome Anna Maria Casati Stampa di Soncino all’imprenditore dell’epoca, Silvio Berlusconi. L’acquisto venne effettuato tramite l’avvocato Cesare Previti, che all’epoca era il tutore legale di Anna Maria.
Nel corso degli anni, Villa San Martino è stata soggetta a numerosi interventi di ristrutturazione. La dimora è circondata da un vasto parco e al suo interno si trovano una pregiata pinacoteca e una biblioteca contenente diecimila volumi. Nel parco di Villa San Martino, Berlusconi fece costruire un mausoleo controverso dall’artista Pietro Cascella, chiamato “La volta celeste”. Tuttavia, al momento, la legge vieta che le spoglie del Cavaliere possano essere ospitate all’interno del mausoleo. Nonostante questa restrizione, Villa San Martino rimane un simbolo significativo delle dimore di Silvio Berlusconi e rappresenta uno dei luoghi più iconici legati alla sua figura. Se si considerano anche le altre ville di Berlusconi nei dintorni (Villa Belvedere, a Macherio, e Villa Campari, sul Lago Maggiore), il valore indicativo tocca i 100 milioni di euro circa.
Villa Certosa, Porto Rotondo
Un altro luogo simbolo indubbiamente è Villa Certosa , situata a Porto Rotondo. Questa residenza estiva è diventata estremamente famosa durante gli anni d’oro del Cavaliere, quando Berlusconi accoglieva personaggi illustri e potenti leader politici come il presidente russo Vladimir Putin. Un’immagine iconica che rimane nella memoria è quella in cui Silvio Berlusconi, indossando una bandana, fu fotografato insieme all’allora primo ministro britannico Tony Blair e alla moglie Cherie.
Villa Certosa è diventata sinonimo di sfarzo e prestigio, incarnando il lusso e la grandezza che hanno caratterizzato il periodo di Berlusconi al potere. Durante gli anni, questa dimora è stata il centro di eventi esclusivi e feste che hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo. La proprietà è di 4.500 metri quadrati, con 126 stanze, 174 posti auto, 4 bungalow, un teatro una torre, una serra, una palestra, una zona per la talassoterapia, un orto medicinale e un parco di 120 ettari. A gennaio 2021 una perizia tecnica ha valutato la villa 259 milioni di euro.
Villa Grande, Roma
Dopo aver lasciato i 1000 metri quadrati del piano nobile del Palazzo Grazioli, un edificio cinquecentesco situato nella via del Plebiscito nel cuore di Roma, Silvio Berlusconi si è trasferito a “Villa Grande” sull’Appia, tra Antica e Pignatelli. Nel 2021, Berlusconi decise di trasferirsi in una villa di proprietà della sua società Dolcedrago. Villa Zeffirelli, sull’Appia antica, era stata acquistata per oltre 3 milioni di euro nel 2001 e poi prestata in comodato d’uso gratuito, fino al 2019, a Franco Zeffirelli.
Dopo la scomparsa del maestro Zeffirelli, dalla villa sono stati rimossi gli arredi e gli oggetti scenici, come cornici, argenteria e anche fiori finti, per fare spazio a poltrone damascate, bandiere e drappi. Questo cambiamento ha conferito agli spazi un’atmosfera più “istituzionale”, trasformando la villa in una sorta di quartier generale residenziale, circondato da pini marittimi e viali adornati da busti di senatori e tribuni romani.
Villa Zeffirelli è diventata un luogo di grande importanza per Silvio Berlusconi, rappresentando la sua dimora romana e riflettendo il suo interesse per l’ambiente politico e culturale. La sua scelta di trasferirsi in questa dimora suggestiva testimonia la sua affinità con il prestigio e la storia che Roma rappresenta.
Villa Comalcione, Torno
Tra le dimore attribuite a Silvio Berlusconi, mancava una sulle rive del lago di Como. E così, a Torno, è emersa Villa Comalcione, che in precedenza apparteneva a Marcello Dell’Utri. La villa è stata oggetto di ristrutturazione e successivamente venduta al Cavaliere. Con i suoi 30 locali, tremila metri quadrati di parco, campo da tennis e darsena, Villa Comalcione offre un’ampia gamma di comfort e servizi.
Inoltre, la privacy è garantita dalla difficoltà di accesso alla proprietà, rendendo il luogo un rifugio esclusivo e appartato per Berlusconi e la sua famiglia. Situata sulle pittoresche rive del lago di Como, Villa Comalcione rappresenta una delle dimore di grande fascino e bellezza che hanno caratterizzato la collezione immobiliare di Silvio Berlusconi.
Villa Due Palme, Lampedusa
Uno dei luoghi più ammirati e desiderati è la Cala Francese a Lampedusa, con le sue acque cristalline e il riparo dai venti. Anche Silvio Berlusconi non è stato immune al fascino di quest’isola e della sua baia. Nel 2011, dopo aver visitato Lampedusa, ha acquistato Villa Due Palme. Durante una dichiarazione, il leader di Forza Italia disse: “Io devo diventare lampedusano anch’io. Mi sono collegato a internet e ho scoperto una bellissima casa a Cala Francese, chiamata Due Palme, e l’ho comprata”. La villa, da 250 metri quadrati, otto posti letto e ampio giardino, era stata messa in vendita online a 1,5 milioni.
La villa si trova in uno dei luoghi più suggestivi di Lampedusa, offrendo a Berlusconi un’oasi di bellezza e tranquillità. L’acquisto di Villa Due Palme testimonia l’amore del leader politico per l’isola e la sua volontà di farne parte, rendendola una dimora ideale per le sue vacanze estive. La Cala Francese e Villa Due Palme rappresentano quindi una tappa importante nella collezione immobiliare di Silvio Berlusconi, offrendo un luogo di relax e serenità in una delle destinazioni più ambite del Mediterraneo.
Le altre: da Villa Campari a Blue Horizon alle Bermuda
Oltre alle dimore precedentemente menzionate, ci sono altre residenze che sono state meno spesso al centro dell’attenzione mediatica. Tra queste vi è Villa Gernetto a Lesmo, che si dice dovrebbe ospitare l’Università del pensiero liberale. Ci sono anche le ville ad Antigua (che Berlusconi voleva vendere nel 2010, ma un’inchiesta di Report sugli investimenti immobiliari sull’isola per il valore di 22 milioni di euro, mandò all’aria il progetto) e Villa Maria a Rogoredo di Casatenovo, così come Villa Campari sul lago Maggiore, che è stata a lungo di proprietà del politico e patriota del XIX secolo Cesare Correnti.
Infine, c’è una villa che rimane impressa nella memoria: Blue Horizon alle Bermuda. Questa villa è diventata famosa in tutto il mondo grazie a un’immagine iconica: Silvio Berlusconi che corre insieme a Letta, Confalonieri, Dell’Utri, Galliani e Bernasconi. Tutti insieme a seguire il capo, indossando pantaloncini bianchi durante l’allenamento quotidiano voluto da Berlusconi per mantenere in forma i suoi uomini.
Queste dimore, anche se meno conosciute, fanno parte della ricca collezione di proprietà di Silvio Berlusconi, testimoniando la sua passione per il lusso e il prestigio.