L’Europa si prepara alla guerra: via libera alla Bussola Strategica

L'Unione europea approva la Bussola strategica: un grande piano d'azione per rafforzare la politica di sicurezza e di difesa europee entro il 2030

Foto di Maurizio Perriello

Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

In un momento caldissimo per gli equilibri europei ed internazionali, in cui assistiamo al ritorno della guerra in Europa, l’Ue approva la Bussola strategica. Di cosa si tratta? La Bussola rappresenta per l’Unione europea un grande piano d’azione per rafforzare la politica di sicurezza e di difesa europee entro il 2030. Con il ritorno della guerra in Europa determinato dall’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, e a causa dei significativi mutamenti geopolitici in atto, la capacità di promuovere e difendere gli interessi europei è messa alla prova. Instabilità, incremento delle forze militari, sofferenze umanitarie e sfollamenti indicibili, minacce ibride anche segnano questi tempi.

L’interdipendenza è sempre più improntata alla conflittualità e il soft power è trasformato in un’arma, denuncia Bruxelles: i vaccini, i dati e gli standard tecnologici sono tutti strumenti di competizione politica. L’accesso all’alto mare, allo Spazio e alla dimensione digitale è sempre più conteso. Ci troviamo anche ad affrontare crescenti tentativi di coercizione economica ed energetica. Inoltre, i conflitti e l’instabilità sono spesso aggravati dai cambiamenti climatici, che agiscono da moltiplicatore della minaccia.

Per tutti questi motivi, l’Unione europea è più unita che mai e determinata a difendere l’ordine di sicurezza europeo, la sua sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza all’interno delle frontiere riconosciute a livello internazionale. “A fronte dell’accresciuta ostilità del contesto di sicurezza, dobbiamo compiere un deciso salto di qualità e aumentare la nostra capacità e la nostra volontà di agire, rafforzare la nostra resilienza e investire di più e meglio nelle nostre capacità di difesa”, spiega il Consiglio. “Le minacce aumentano e il costo dell’inazione è evidente. La Bussola Strategica è una guida all’azione che delinea un percorso ambizioso per la nostra politica di sicurezza e di difesa per il prossimo decennio. Ci aiuterà ad affrontare le nostre responsabilità in materia di sicurezza, di fronte ai nostri cittadini e al resto del mondo. Se non ora, quando?”, commenta Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Perché l’Europa deve difendersi

Con l’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina, la Russia viola palesemente il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite e compromette la sicurezza e la stabilità mondiali ed europee, scrive il Consiglio europeo nel suo documento di analisi. La violazione fa seguito all’aggressione militare in Georgia nel 2008, all’annessione illegale della Crimea e all’intervento militare nell’Ucraina orientale nel 2014.

Attraverso questa ingerenza armata in Georgia e in Ucraina, il controllo di fatto sulla Bielorussia. e la costante presenza di truppe russe nell’ambito di conflitti di lunga durata, tra cui in Moldavia, il governo russo sta attivamente mirando alla costituzione di nuove e più ampie sfere di influenza. L’aggressione armata contro l’Ucraina dimostra che Vladimir Putin è pronto a utilizzare il massimo livello di forza militare, “senza riguardo per considerazioni giuridiche o umanitarie, unitamente a tattiche ibride, attacchi informatici, manipolazione delle informazioni e ingerenze esterne, coercizione economica ed energetica e una retorica nucleare aggressiva”, denuncia Bruxelles.

Atti che l’Europa definisce “aggressivi e revisionisti”, di cui il governo russo, insieme alla Bielorussia, sua complice, porta l’intera responsabilità, minacciano gravemente e direttamente l’ordine di sicurezza europeo e la sicurezza dei cittadini europei. Non solo. La Russia si proietta anche in altri teatri quali la Libia, la Siria, la Repubblica Centrafricana e il Mali, sfruttando le crisi in modo opportunistico, anche attraverso il ricorso alla disinformazione e a mercenari, tra cui il cosiddetto Gruppo Wagner. In questo senso l’Ue deve essere sempre più in grado di proteggere i suoi cittadini e contribuire alla pace e alla sicurezza internazionali. Un’Unione europea più forte e più capace in materia di sicurezza e difesa viene intesa però sempre come complementare alla Nato, che resta comunque il fondamento della difesa collettiva per i tutti i Paesi membri.

Cos’è la Bussola Strategia e cosa significa

La Bussola Strategica copre tutti gli aspetti della politica di sicurezza e di difesa ed è strutturata attorno a quattro pilastri: azione, investimenti, partner e sicurezza.

Azione

Per essere in grado di agire in modo rapido quando scoppia una crisi, con i partner se possibile e da soli se necessario, l’Unione europea:

  • creerà un dispiegamento rapido di un massimo di 5mila militari per diversi tipi di crisi;
  • sarà in grado di schierare 200 esperti di missioni di sicurezza e di difesa comune pienamente equipaggiati entro 30 giorni, anche in ambienti complessi;
  • condurrà esercitazioni reali periodiche terrestri e in mare;
  • rafforzerà la mobilità militare;
  • rafforzerà le missioni e operazioni di sicurezza e di difesa comune in ambito civile e militare promuovendo un processo decisionale rapido e più flessibile, agendo in modo più deciso e garantendo una maggiore solidarietà finanziaria;
  • sfrutterà appieno lo strumento europeo per la pace per sostenere i partner.

Sicurezza

Al fine di rafforzare la sua capacità di anticipare, scoraggiare e rispondere alle minacce e alle sfide che stiamo affrontando e che possono emergere repentinamente, e soprattutto di salvaguardare i suoi interessi di sicurezza, l’Ue:

  • potenzierà le capacità di analisi dell’intelligence;
  • creerà un pacchetto di strumenti e gruppi di risposta contro le minacce ibride, in cui siano riuniti vari strumenti per individuare e rispondere a un’ampia gamma di minacce di questo tipo;
  • svilupperà ulteriormente il pacchetto di strumenti della diplomazia informatica e istituirà una politica dell’Ue in materia di cyberdifesa per essere meglio preparati e rispondere agli attacchi informatici;
  • svilupperà un pacchetto di strumenti contro la manipolazione delle informazioni e le ingerenze da parte di attori stranieri:
  • svilupperà una strategia spaziale per la sicurezza e la difesa;
  • rafforzerà il suo ruolo quale attore della sicurezza marittima.

Investimenti

Gli Stati membri si sono impegnati ad aumentare in modo sostanziale le spese per la difesa per ridurre le carenze in termini di capacità militari e civili, e rafforzare la base industriale e tecnologica di difesa europea. L’Unione europea:

  • procederà a uno scambio in merito agli obiettivi nazionali in materia di aumento e miglioramento della spesa per la Difesa;
  • fornirà ulteriori incentivi agli Stati membri affinché si impegnino nello sviluppo collaborativo di capacità e investano congiuntamente in strategia e capacità di prossima generazione per operare a terra, in mare e in aria, ma anche nel cyberspazio e nello spazio extra-atmosferico;
  • potenzierà l’innovazione tecnologica per la difesa al fine di colmare le lacune strategiche e ridurre le dipendenze tecnologiche e industriali.

Partner

Al fine di affrontare minacce e sfide comuni, infine, Bruxelles:

  • rafforzerà la cooperazione con partner strategici quali la NATO, le Nazioni Unite e i partner regionali, tra cui l’Osce, l’Ua e l’Asean;
  • svilupperà partenariati bilaterali più mirati con Paesi e partner strategici che condividono gli stessi principi, come gli Stati Uniti, il Canada, la Norvegia, il Regno Unito, il Giappone e altri;
  • svilupperà partenariati su misura nei Balcani occidentali, nel vicinato orientale e meridionale, in Africa, in Asia e in America latina, anche rafforzando il dialogo e la cooperazione, promuovendo la partecipazione a missioni e operazioni di pace e sicurezza e sostenendo lo sviluppo di know how.