Ma quanto ha speso Berlusconi in processi?

Silvio Berlusconi è stato assolto dal Tribunale di Siena nel processo Ruby Ter. Ma quanto ha speso per gli innumerevoli processi a suo carico?

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Silvio Berlusconi è stato assolto dal Tribunale di Siena nel processo Ruby Ter. Il processo era arrivato verso la conclusione già nel 2020, ma la richiesta del Cavaliere di rendere spontanee dichiarazioni in aula e le istanze della difesa di rinviare le udienze per legittimo impedimento a causa del suo stato di salute avevano fatto slittare più volte le udienze.

Berlusconi assolto nel processo Ruby Ter

L’accusa era corruzione in atti giudiziari, ma il Tribunale ha deciso che il fatto non sussiste. La Procura sosteneva che il leader di Forza Italia avesse pagato il pianista Danilo Mariani per indurlo a falsa testimonianza sulle ormai celebri “cene eleganti” nella sua villa di Arcore. Il pm aveva chiesto per entrambi gli imputati una pena di 4 anni di reclusione.

Il processo era diviso in tre – Ruby, Ruby bis e Ruby ter – e collegato a tale Karima El Marough, meglio conosciuta come “Ruby Rubacuori”, ragazza marocchina fermata dalla Questura di Milano nel maggio del 2010, da cui partirono testimonianze e pesanti accuse ai danni del Cavaliere per quanto, secondo lei e altre ragazze, sarebbe accaduto durante delle feste nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore, con tanto di presunto giro di prostituzione.

Nel processo Ruby nel 2015 Berlusconi è stato assolto dall’accusa di concussione e prostituzione minorile. Nel Ruby bis sono stati condannati per favoreggiamento della prostituzione Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Nel Ruby Ter sono finite sotto indagine decine di persone per il presunto pagamento di 10 milioni di euro per corrompere i testimoni dei due processi precedenti.

Quante condanne ha avuto Berlusconi

I processi a carico del Cavaliere sono stati tantissimi. Ma l’unica sentenza di condanna definitiva per lui è per falso in bilancio e relativa al processo Mediaset.

I giudici hanno ritenuto che Berlusconi avesse intascato fondi neri, pari a 280 milioni di euro, in dollari, lire, franchi francesi e svizzeri e fiorini olandesi, in nero, senza pagare le tasse e frodando i suoi azionisti. Il 1º agosto 2013 la Corte di Cassazione ha confermato la decisione di condanna della Corte di appello a 4 anni di detenzione, di cui 3 però beneficiati dall’indulto.

Il 27 novembre 2013 il Senato della Repubblica ha votato a favore della decadenza del titolo di senatore. Il 18 marzo 2014 la Corte di Cassazione ha confermato la pena accessoria di 2 anni di interdizione dai pubblici uffici inflitta dalla Corte d’Appello di Milano, rendendola così definitiva, e accettato la proposta di affidare il leader di FI in prova ai servizi sociali, condanna che ha scontato fino al 6 marzo 2015 presso una clinica per anziani di Cesano Boscone.

Quante volte è stato assolto Berlusconi

Due le sentenze di assoluzione per il Cav perché il fatto non costituisce più reato: All Iberian 2 per falso in bilancio aggravato e Processo SME.

Sette quelle per insussistenza del fatto: SME, tangenti alla Guardia di Finanza, Telecinco, Medusa cinematografica, acquisto dei terreni di Macherio, Mediatrade e caso Ruby.

Quanti processi sono caduti in prescrizione e per amnistia

In prescrizione sono caduti invece i processi relativi al Lodo Mondadori, All Iberian 1, con il famoso presunto finanziamento illecito al PSI, Consolidato Fininvest, Bilanci Fininvest 1988-1992 e Processo Lentini per falso in bilancio.

Sono stati cancellati per amnistia invece il reato di falso in bilancio nell’acquisto dei terreni di Macherio e quello per falsa testimonianza nel corso di un processo penale per diffamazione, avviato da una sua stessa querela a un articolo comparso sulla rivista Epoca nel 1987, in cui giurò di non aver corrisposto nulla a Licio Gelli all’atto di iscriversi alla Loggia P2, nel 1981.

Quanti processi ha ancora il Cavaliere

All’attivo al momento di processi Berlusconi ne ha ancora 4. Uno allo stato di udienza preliminare per il cosiddetto processo escort: secondo la Procura di Bari il leader di Forza Italia avrebbe pagato Gianpaolo Tarantini, tramite Lavitola, perché nascondesse ai magistrati baresi la verità sulle escort portate alle feste organizzate nelle abitazioni dell’ex premier.

Gli altri 3 sono in fase istruttoria: finanziamento illecito ai partiti (Berlusconi è indagato dalla Procura di Napoli, da pm Henry John Woodcock per finanziamento illecito ai partiti a causa di finanziamenti che sarebbero stati erogati negli anni scorsi al Movimento Italiani nel Mondo); corruzione dei senatori Razzi e Scilipoti (con un’indagine partita nel 2013 da un esposto alla procura di Roma da parte dell’ex pm e politico Antonio Di Pietro riguardante la presunta corruzione dei senatori del suo partito Razzi e Scilipoti per passare dall’IdV al PdL, tenendo così in piedi la maggioranza nel dicembre 2010); mafia e stragi del 1992-1993 (la Procura di Firenze ha ottenuto nel 2017 la riapertura del fascicolo archiviato nel 1998, dopo le dichiarazioni del boss Giuseppe Graviano, intercettato nell’ambito del processo Trattativa Stato-mafia mentre parlava di Berlusconi e di Marcello Dell’Utri).

Quanto gli sono costati gli avvocati

Anni di processi che hanno fatto ripetere a Berlusconi di essere “l’uomo più perseguitato d’Italia”, anni di “legittimi impedimenti”, di amnistie e depenalizzazioni dei reati che hanno allungato i tempi all’infinito. Ma quanto sono costati al Cavaliere tutti questi processi, tra avvocati e cause?

Difficile naturalmente avere una stima precisa, ma lui stesso ha detto una volta “se vi dico cosa ho speso penso sveniate”. La cifra spesa per difendersi? Senza dubbio astronomica. Il Cavaliere una volta ha parlato di qualcosa come 600 miliardi di lire, che corrispondono grosso modo a 300 milioni di euro.

Dopo la condanna in primo grado nel processo Mediaset nel 2012 si è messo persino a snocciolare numeri e cifre dei suoi guai giudiziari: “Ho subito più di 60 procedimenti, più di 1.000 magistrati si sono occupati di me. Il mio gruppo ha avuto 188 visite della Polizia giudiziaria e della Guardia di finanza, ci sono state 2.666 udienze in questi 18 anni e abbiamo dovuto spendere più di 400 milioni di euro in parcelle di avvocati e consulenti”.

Nel 2018 la cifra si alza: “Mi è costato 770 milioni pagare i 105 legali che mi hanno assistito nel corso dei processi a mio carico, con oltre 3mila udienze che mi hanno costretto a passare tutti i sabati e le domeniche pomeriggio a lavorare con gli avvocati in vista dei processi”.